Dec 17, 2016 - Senza categoria    Comments Off on LA PAULOWNIA IMPERIALIS NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

LA PAULOWNIA IMPERIALIS NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

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Nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta la Paulownia imperialis è l’importante alberello  nascosto dietro la casa dove il giardiniere custodisce gli attrezzi. Questa essenza vegetale meriterebbe di essere maggiormente valorizzata per la grande bellezza delle sue grandi foglie e dei suoi fiori, che cominceranno a fiorire proprio in questo periodo dell’anno.

 

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La Paulownia imperialis è un albero originario della Cina e diffuso recentemente anche in Europa e in Italia nei giardini di tutta la penisola. Inizialmente la specie fu importata dai paesi esotici per scopi ornamentali, poi è diventata infestante. In Cina si ritiene che i fiori della Paulonia, vellutati e profumati, rappresentino la benedizione degli dei e, per questo motivo, presso i templi vegetano enormi esemplari della specie “lilacina” che è la più spettacolare. La pianta prende il nome da Anna Paulowna (1795-1865), figlia di Paolo I imperatore di Russia.

L’albero appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae e si presenta con un portamento maestoso raggiungendo un’altezza fino a 15 metri. Ha enormi foglie cuoriformi, caduche, vellutate al tatto, che compaiono solo dopo la fioritura, in primavera, quando la pianta si ricopre di numerosi racemi di bellissimi fiori dallo splendido colore lavanda-lilla e leggermente profumati.

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I fiori si formano all’apice dei rami e i boccioli appaiono in autunno e permangono sulla pianta per tutto l’inverno protetti da un involucro vellutato e rossastro.

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I frutti sono capsule deiscenti che contengono una grandissima quantità di piccoli semi alati facilmente trasportati a notevole distanza dalla pianta madre per la disseminazione. I frutti rimangono sulla pianta fino all’anno successivo e spesso sono presenti sulla stessa pianta, contemporaneamente, i fiori primaverili e i frutti dell’anno precedente.

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La Paulonia è una pianta abbastanza rustica, adatta ai nostri terreni e al nostro clima e necessita di poche attenzioni colturali annuali. Non molto longeva, dopo una trentina di anni, ammalandosi di vecchiaia, deperisce e muore. Resiste bene alle basse temperature, ma il gelo rischia di far cadere i boccioli fiorali compromettendo così la sua fioritura. Sopporta anche l’inquinamento non eccessivo dell’aria assorbendo una gran quantità di anidride carbonica. Preferisce essere messa a dimora in un terreno profondo temendo quello troppo umido e i ristagni idrici che potrebbero provocare fatali marciumi delle radici.

Ama un’esposizione soleggiata e isolata, in un luogo dove può esprimere al massimo le sue potenzialità. Le sue grandi foglie sanno dare un tocco di esotico alla villa comunale di Mistretta creando una zona d’ombra durante l’estate.

Non necessita di regolari potature ma, se potata drasticamente, vegeta subito emettendo numerosi polloni uscenti dalla base e che crescono velocemente. Essendo una pianta legnosa, produce una buona quantità di biomassa utilizzata come combustibile solido per la produzione di calore e di energia elettrica.

La Paulownia è coltivata in diverse parti del mondo per il suo legno leggero e adatto alla produzione di mobili e di altri oggetti decorativi. Dal suo fusto si ricava legname di notevole leggerezza e di bassa durezza ma di straordinaria stabilità. Il legno ha proprietà di isolamento acustico, termico, elettrico e igroscopico e, da secoli, nell’ebanisteria giapponese è utilizzato per la produzione di armadietti porta kimono e di strumenti musicali poiché è un eccezionale legno di risonanza. Il legno è usato anche per la produzione dei Geta, i caratteristici zoccoli rialzati giapponesi.

In Cina, un’antica tradizione popolare imponeva alla famiglia di piantare nel proprio giardino di casa un alberello di Paulownia imperialis per la nascita di una figlia femmina.

Giunto il momento del matrimonio, con il legno dell’albero abbattuto costruivano mobili e oggetti utili per la casa dei novelli sposi.

 Recentemente il suo utilizzo si è allargato anche in Italia nell’industria del mobile, degli infissi e del packaging.

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