May 11, 2015 - Senza categoria    Comments Off on LE PEONIE

LE PEONIE

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Nella villa comunale “G.Garibaldi” di Mistretta è possibile ammirare in questo periodo un bellissimo e ricco cespuglio di Peonia arbustiva che, grazie alle costanti cure del giardiniere, il signor Orazio Scilimpa, ha saputo resistere alle rigide temperature di questo freddo inverno mistrettese.

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La Peonia, appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, detta anche “Rosa d’inverno”, proviene dalla Peonia, regione della Macedonia settentrionale, dalla quale prende il nome di origine greca “Пαιονία”, e da dove si diffuse in Asia, in Cina, in Giappone e in Europa. Esistono diverse specie di Peonie sia erbacee sia arbustive provenienti per ibridazione con la Peonia officinalis, che nel mese di luglio si copre di fiori rosa,e soprattutto dall’incrocio con la Peonia lactiflora che fiorisce tardivamente. Mostrano un aspetto sublime, emanano una fragranza che incanta, sono un trionfo di colore. Tutte le specie di Peonie arbustive, chiamate anche arboree o legnose, possiedono radici rizomatose, veri e propri rami legnosi che danno alla pianta adulta una forma tondeggiante e sui quali, in primavera, spuntano i getti portanti foglie caduche e fiori ermafroditi magnifici, profumati, soffici, carnosi, di una gran varietà di colori, che presentano stami molto numerosi e semi molto grossi.

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Purtroppo la fioritura delle Peonie è piuttosto breve, appena una quindicina di giorni all’anno, ma i fiori recisi impreziosiscono qualsiasi ambiente. Dopo la fioritura, il ciuffo di foglie ingiallisce progressivamente fino all’autunno. Compariranno subito dopo nuovi getti che, però, non si svilupperanno fino alla primavera successiva.

Per ottenere dalle Peonie il massimo rigoglio fiorale è bene lasciarle indisturbate nello stesso luogo per almeno sei anni. La moltiplicazione avviene per seme in autunno. I semi germineranno lentamente e le nuove piante cominceranno a fiorire dopo 7-8 anni. E’ consigliabile effettuare la divisione dei cespi.

Le Peonie arbustive tendono a crescere in altezza e in larghezza, come tutti i cespugli, raggiungendo, in alcuni casi, dimensioni ragguardevoli fino ad un metro.

Coltivare le Peonie, sia in piena terra sia in vaso, non è difficile perché sono piante di grande adattabilità e poco esigenti. La Peonia è una pianta che si può coltivare nel giardino per tutto l’arco dell’anno, non teme il freddo e si adatta ad un clima rigido sopportando bene le asprezze invernali.

Per uno sviluppo equilibrato è opportuno piantarla in luogo dove non ci sono correnti d’aria e dove può ricevere almeno alcune ore di luce solare diretta o in ombra leggera, particolarmente adeguata alle varietà dai colori scuri che al sole tendono a sciuparsi.

La Peonia arbustiva, però, va collocata al riparo dal sole del mattino che, riscaldando le gocce di rugiada della notte, potrebbe rovinare i boccioli. Vive in quasi tutti i terreni preferendo quelli soffici, profondi, umidi, ben drenati evitando gli eccessi e i ristagni d’acqua. Sopporta sia pH acidi, sia calcarei, ma l’optimum è il pH neutro.

Le Peonie crescono estendendosi, quindi è necessario distanziarle tra loro poiché hanno bisogno di molto spazio per espandere le loro radici.

Le Peonie sono molto longeve: quando si pianta una Peonia, si pianta perché duri per tutta la vita. Non amano essere disturbate, perciò, una volta piantate, non andranno più spostate.

La diffusione delle Peonie nei giardini italiani è ancora relativamente limitata e, solo da pochi anni, grazie al lavoro del giardiniere, si comincia ad apprezzare il grande effetto decorativo.

La fioritura, che avviene fin dalla metà di aprile fino alla fine di giugno, è una delle soddisfazioni più grandi per il signor Orazio Scilimpa  che ha saputo accostare meravigliosamente la morbida opulenza dei loro fiori alle altre varietà di piante vicine.

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 Il periodo migliore per piantare le Peonie va da settembre agli ultimi giorni di novembre. Piantandola in autunno si permette alla Peonia di sviluppare e di ramificare il suo sistema radicale prima dell’inizio della ripresa vegetativa.

Le Peonie possono essere coltivate in aiuole da sole o assieme ad altre piante. Per fare risaltare la loro bellezza, è bene circondarle di una corta siepe di bosso. Le Peonie sono coltivate a scopo ornamentale e, pur non richiedendo cure particolari, sanno esprimere al meglio le proprie capacità decorative grazie alla delicatezza e alle splendide sfumature cromatiche dei fiori.

Sono piante rustiche e resistenti agli insetti ma, in caso di eccessiva umidità, sono facilmente attaccate da agenti che causano rapidi appassimenti delle foglie e dei boccioli.

Il clima primaverile, con un elevato sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne e le piogge abbastanza frequenti possono favorire lo sviluppo di malattie fungine che vanno trattate preventivamente con un fungicida specifico da utilizzare prima che le gemme ingrossino eccessivamente.

Le Peonie si possono riprodurre per semina, da effettuare verso la fine dell’estate ma, siccome fioriscono lentamente, è sempre preferibile una propagazione per talea, per suddivisione dei cespi o per sfoltimento delle radici. Subito dopo la fioritura, è bene ripulire i cespi della pianta togliendo i rami secchi.

“[…] La Peonia è il capolavoro dei cinesi. E’, bisogna aggiungere, la massima sublimazione del cavolo: guai se nella manifestazione più alta non si percepisse anche un’ombra della più infima. Mi è difficile esprimere la grande passione che ho per le peonie […]”. In accordo con la filosofia orientale, così si è espresso il botanico Ippolito Pizzetti a proposito delle Peonie.

In oriente e in particolare in Cina “la regina dei fiori” è oggetto di un vero e proprio culto. Già mille anni prima di Cristo era protetta dagli imperatori che pagavano generosamente le varietà più belle favorendo così il lavoro d’incrocio e di selezione degli ibridi. Grazie al favore degli imperatori, le Peonie diventarono il principale motivo decorativo delle porcellane cinesi.

Tutte le Peonie erano conosciute nell’antichità soprattutto per le loro virtù medicinali e considerate il rimedio di tutti i mali.

I decotti curavano gli squilibri mentali e tutti i dolori in genere. Infatti i Greci e i Romani usavano gli estratti di Peonia per combattere l’epilessia, l’insonnia e per guarire le piaghe infette. In seguito si scoprì che la Peonia, pur avendo proprietà antispasmodiche, era fortemente tossica quindi si doveva usare con molta precauzione.

Per Plinio il Vecchio la Peonia era la pianta del dio Peone.

Il dio Peone fu tramutato in questo bellissimo fiore, la Peonia appunto, dopo aver liberato Latona dai dolori del parto.

La mitologia greca racconta che Peone, medico degli dei ed allievo di Esculapio, ha curato Plutone da una brutta ferita utilizzando radici di Peonia. Il dio Plutone, per ringraziarlo e per sottrarlo all’invidia dei colleghi, gli diede il dono dell’immortalità. Lo trasformò nel più bel fiore di Peonia.

 In Europa, il valore ornamentale delle Peonie, soprattutto di quelle arboree, sconosciute nel nostro continente, è stato apprezzato già dal XVIIII secolo. Alcuni botanici inglesi e francesi, di ritorno dai loro viaggi, hanno introdotto la pianta e ne hanno favorito la coltivazione. Bisogna aspettare i primi anni del ‘900 perché, grazie al lavoro degli studiosi francesi Louis Henry, Maxim Cornù e Pierre Le Moine, si sono potute ammirare le prime Peonie gialle a grande fiore enorme doppio, ibridi della Peonia suffruticosa, coltivata per secoli in Cina e in Giappone, e i fiori della Peonia lutea descritta per la prima volta e portata in Europa, dalla Cina, dall’abate Delavay alla fine dell’800 insieme a quella che verrà chiamata Peonia delavayi.
Esistono anche diversi ibridi di Peonie arbustive che, in genere, sono precoci ma lente nella crescita: fioriscono per circa un mese a partire dalla metà di aprile. Sono piante bellissime e, tra le migliori varietà, si notano la “Peonia suffruticosa”, la “Fragrans Maxima Plena”’, dai fiori stradoppi di forma perfetta, dal colore rosa salmone chiaro, leggermente profumati.

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I primi ibridi di Paeonia lutea, ottenuti dai francesi, hanno, però, lo stelo floreale debole ed il fiore talmente pesante che tende a piegarsi verso il suolo e si deve sostenere con dei tutori se si vuole apprezzare totalmente l’effetto decorativo. Per ovviare a questo inconveniente Saunders, negli anni ’50, negli Stati Uniti, selezionò, con una serie di incroci miranti ad aumentare la robustezza dello stelo ed il vigore vegetativo della pianta, tutta una serie di ibridi a fiore semplice, di grande effetto ornamentale e ad accrescimento più rapido sia delle varietà di Paeonia suffruticosa, sia degli ibridi francesi di Peonia lutea. Altri appassionati americani proseguirono il lavoro di Saunders.

Nassos Daphnis fu il creatore di alcuni fra i più splendidi ibridi di Peonia lutea come la varietà “Gauguin”, che deve il nome allo splendido effetto cromatico del suo fiore rosso e giallo, la varietà “Leda”, e la varietà “Zephirus”.
Un nuovo fronte dell’ibridazione delle Peonie è stato aperto negli anni ‘70 dal giapponese Toichi Itoh che riuscì ad incrociare una varietà di Paeonia lactiflora con un ibrido di Peonia Lutea. Ha ottenuto una pianta che ha riunito i caratteri di un’erbacea, cioè il disseccamento in autunno della parte aerea erbacea, e di un’arborea, cioè la ramificazione del fusto e un migliore aspetto delle foglie e dei fiori.

 Nel linguaggio dei fiori la Peonia è simbolo “di vergogna, di timidezza, di bellezza che “incanta”.

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