Dec 23, 2013 - Senza categoria    Comments Off on L’EUPHORBIA PULCHERRIMA – LA STELLA DI NATALE

L’EUPHORBIA PULCHERRIMA – LA STELLA DI NATALE

 

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Per la festività del Santo Natale ho ricevuto in regalo tre piante di Euphorbia pulcherrima. Sono tre bellissime Stelle di Natale!
E’ ormai consuetudine anche in Italia regalare a Natale ad amici e a parenti questa pianta, oppure semplicemente comprarla dal fioraio per rendere ancora più magica l’atmosfera natalizia della propria abitazione unitamente al presepe, all’albero, alle luci e ai regali.
Ringrazio, pertanto, gli amici che mi hanno fatto dono di queste coloratissime, simpatiche, delicate e preziose piante che ho posizionato ai piedi del piccolo presepe allestito a casa mia.
Dopo che le feste natalizie saranno trascorse provvederò a curare, per farle crescere bene, queste piante trapiantandole nella mia campagna in contrada Montesole-Giannotta a Licata.
Ho già scelto per loro un luogo adatto alle loro esigenze. Una lunga aiuola, posta tra un muro della casa e la parete rocciosa, benevolmente accoglierà le mie tre piantine proteggendole dal vento insidioso.
La grande chioma di un albero di carrubo, come un largo ombrello, le proteggerà dai raggi diretti del sole.
In genere la Stella di Natale è una pianta che vegeta bene anche in inverno, soprattutto dove il clima è mite quasi per tutto l’arco dell’anno, cosi come avviene a Licata, tanto che poeticamente è chiamata “Rosa invernale”.
Perché la Stella di Natale è una pianta che si regala a Natale?
La pianta raggiunge il suo massimo splendore proprio durante il periodo della ricorrenza del Santo Natale.
Per questo motivo le è stato attribuito tale nome dai missionari spagnoli. Si utilizzò per la prima volta nel secolo XVII, in Taxco, nello Stato del Guerrero, quando, durante le feste natalizie, fu raccolta dai monaci francescani che si trovavano in quel luogo proprio nel periodo di Natale eleggendola come “pianta simbolo delle festività“.
Da allora la Stella di Natale fu utilizzata per abbellire presepi e per creare ghirlande decorative augurali da affiggere sopra lo stipite delle porte.

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Il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima però, essendo una pianta molto conosciuta in tutto il mondo e, appunto, regalata durante le festività natalizie, è giusto citare gli altri suoi nomi comuni: Poinsettia pulcherrima, Stella di Natale, Mexican flame leaf, Christmas star, Winter rose, Noche Buena, Lalupatae, Atatürk çiçeği (“Fiore di Atatürk”, in Turchia), Αλεξανδρινό, Pascua.
L’Euphorbia pulcherrima, appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee, è una ornamentale pianta tropicale originaria del Messico, dove è considerata quasi sacra, e, in realtà, non sarebbe adeguata a vivere in luoghi dove il clima è invernale.
Nel suo habitat naturale cresce spontaneamente e, allo stato selvatico, può raggiungere anche un’altezza dai due ai quattro metri. Fu scoperta nel 1520 dagli spagnoli di H.Cortès giunti nella capitale aztzeca Tenochtitlán.
La notarono tra i fiori e i frutti che erano destinati a Montezuma, un imperatore azteco che regnò dal 1502 al 1520. Sconosciuta fino alla fine dell’800, è stata importata in Europa solo da recente.
Le è stato attribuito anche il nome scientifico “Poinsettia Pulcherrima” in onore di Joel Roberts Poinsett, il primo Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico che, nel 1825, portò alcuni esemplari di questa pianta nella sua casa, nella Carolina del Nord, per coltivarla nel suo giardino.
Era rimasto favorevolmente colpito dalla bellezza delle colline messicane ricoperte dagli arbusti carichi di vistose foglie rosse che gli indigeni utilizzavano per tingere le stoffe e il lattice, secreto dai fusticini, come insetticida.
LEuphorbia pulcherrima è un piccolo arbusto legnoso particolarmente fragile.

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Le foglie, grandi, ovato-ellittiche, dentate e lobate, appuntite, di colore verde, con nervature in rilievo, sono caduche. Le brattee verdi, le foglie modificate, sono sfumate di un colore rosso vivo, ma esistono varietà dalla colorazione bianca o rosa, picchiettate o ad effetto marmorizzato.

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Erroneamente esse sono chiamate ”fiori”.
I veri fiori, composti da petali e sepali che formano una sorta di coppa, detti ciazi o ciati, piccoli, giallognoli, o di colore rosso, o rosa salmone, o bianchi, poco vistosi, si trovano all’apice dei rami posti al centro della corona di cinque brattee in genere colorate di rosso. In una infiorescenza si trovano numerosi fiori maschili, ridotti a stami, ed un solo fiore femminile che, se fecondato, dà origine ad un frutto che al suo interno custodisce una capsula con tre semi.
La bellezza della pianta è dovuta proprio alle infiorescenze formate dai piccoli fiori gialli. La fioritura avviene da dicembre a marzo ed è molto influenzata dalla luce.

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La riproduzione si effettua prevalentemente per talea in primavera prelevando dalla pianta madre dei rametti lunghi fino a venti centimetri.
Una volta reciso il ramo con una lametta sterilizzata, è bene bruciarlo alla base o scottarlo nell’acqua bollente per fare cicatrizzare la ferita; quindi si colloca in un vaso di terracotta riempito di terra fertile e normalmente idratata per farla radicare. La talea richiederà alcuni giorni per emettere le radici.
La pianta, se coltivata adeguatamente, potrà vivere molti anni divenendo perenne.

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La stella di Natale è una pianta foto-periodica e brevidiurna, regola cioè la sua fioritura e la fotosintesi clorofilliana sulla lunghezza del giorno, sull’intensità e sulla quantità di luce. Proprio per questo motivo la stella di Natale inizia il processo di fioritura solo quando il periodo di illuminazione nell’arco della giornata è inferiore a 12 ore.
Questo spiega il motivo per cui molte piante crescono in modo differente da luogo a luogo, anche se in apparenza la temperatura è la stessa. Quindi è bene tenere la pianta di Euphorbia pulcherrima in luoghi con poca luce a partire dalla fine del mese di settembre.
L’induzione alla fioritura, che avviene da dicembre a marzo, dal solstizio d’inverno all’equinozio di primavera, è “innescata” dalla quantità delle ore di buio rispetto alle ore di luce. Il numero delle ore di luce deve essere di 8-9 al massimo.
In Italia la Poinsettia è una pianta molto coltivata e, nella coltivazione industriale, a partire dal mese di ottobre dalle ore 17:00 del pomeriggio alle ore 7:00 del mattino successivo e per circa 45 giorni i coltivatori costringono la serra al buio in modo che la pianta possa essere esposta a molte ore di buio e a poche ore di luce.
Nelle altre ore del giorno la pianta riceverà tanta luce. Pertanto, per avere le stelle di Natale fiorite durante il periodo natalizio è sufficiente allungare o accorciare artificialmente la lunghezza del giorno. Una buona luminosità favorirà la crescita rigogliosa della pianta.
Una posizione al buio per buona parte della giornata favorirà la fioritura. Se saranno rispettate queste condizioni allora la pianta fiorirà nel suo periodo naturale, ovvero in inverno, per Natale.
Nel Nord dell’Europa, dove le piante di Poinsettia sono vendute durante tutto l’anno, la fioritura è ottenuta artificialmente e forzatamente con l’uso di teli oscuranti che rivestono le serre. E’ coltivata anche nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. In America inizialmente è stata coltivata per i fiori recisi e, successivamente, come pianta da vaso.
In Italia è coltivata nei climi miti della Sicilia e della Riviera Ligure dove può vivere anche all’aperto. In genere è una pianta che vive dentro gli appartamenti.
La Stella di Natale è una pianta relativamente esigente.
Solo il pollice verde del coltivatore riesce ad ottenere buoni risultati. Ama i terreni leggermente acidi, composti da torba, argilla espansa e sostanza organica, ben drenati in modo che rimangano leggeri per consentire alle radici di arieggiare.
Il terreno, nel periodo dello sviluppo e della fioritura, deve essere concimato ogni 15 giorni con un fertilizzante ricco di fosforo e di potassio e diluito nell’acqua. Vive bene tra i 14 e i  22 °C di temperatura.
Teme gli sbalzi termici, le gelate, i raggi diretti del sole, le correnti d’aria, i ristagni idrici. Le annaffiature devono essere moderate e solo quando il terreno è ben asciutto utilizzando poca acqua a temperatura ambiente.
Le Stelle di Natale rimangono fiorite fino al mese di maggio. Terminata la fioritura, la pianta perderà parte delle foglie.
Dalla metà del mese di luglio, con l’utilizzo di cesoie affilate e sterilizzate, bisognerà eseguire la cimatura che consiste nel tagliare di circa un terzo della loro lunghezza tutti i rami: una vigorosa potatura aiuterà la pianta a crescere meglio.
I rami tagliati, se fatti radicare nel terreno, daranno vita a nuove piantine. Il taglio delle foglie e del fusto costringe la pianta ad emettere un lattice tossico di colore bianco-latte altamente irritante contenente euforboni, alcaloidi e triterpeni, una sostanza che provoca reazioni allergiche se viene a contatto della pelle e della mucosa della bocca. Può provocare eritema, prurito, bruciore delle mucose; se ingerito causa nausea, vomito, diarrea e perdita di coscienza.Anche gli animali domestici, cani e gatti, possono essere attratti dalla Stella di Natale e mordere sia le foglie sia il fusto.
E’ tossica anche per loro.
Come tutti gli esseri viventi, anche la Poinsettia è attaccata da diverse malattie. I funghi aggrediscono le radici se nel terreno ristagna l’acqua.
Il rimedio è quello di spolverarle con un fungicida ad ampio spettro. Se nelle brattee e nelle foglie appaiono zone decolorate o se si staccano facilmente vuol dire che la pianta ha subìto eccessive annaffiature che fanno provocato il marciume delle radici.
Se le foglie ingialliscono e cadono significa che soffrono per il calore eccessivo nell’ambiente in cui la pianta si trova, oppure per insufficiente umidità e scarsa illuminazione. Bisogna aiutare la pianta spruzzando le foglie con l’acqua e posizionando il vaso in un luogo migliore.
Le foglie, che presentano macchie grigiastre e al tatto si sbriciolano producendo una polvere sottile, sono state aggredite dal Botritis, un fungo molto pericoloso che si debella con l’uso di fungicidi specifici. La Cocciniglia bruna attacca le foglie procurando macchie brune sulla pagina inferiore.
È possibile rimuovere la Cocciniglia strofinando sulle foglie di una piccola pianta coltivata in vaso un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
Se la pianta è un arbusto grande, per rimuovere i parassiti si deve lavare con acqua e sapone strofinando molto delicatamente con una spugna le parti infette. Successivamente, per eliminare tutto il sapone, la pianta deve essere lavata con abbondante acqua. Oppure si possono usare degli antiparassitari specifici.
I piccoli insetti, di colore bianco-giallastro, che si muovono su tutte le parti verdi della pianta rendendole appiccicose, sono gli afidi comunemente chiamati “pidocchi”. Molto utili anche in questo caso sono gli antiparassitari specifici. Anche le mosche bianche e il ragnetto rosso danneggiano le foglie della Stella di Natale.

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