May 22, 2014 - Senza categoria    Comments Off on LA ROSA CANINA

LA ROSA CANINA

rosa canina  prima

Il recinto che circonda il mio terreno in contrada Montesole-Giannotta a Licata è stato adornato da alcuni giorni da molti cespugli di Rosa selvatica i cui fiori, alcuni bianchi, altri rosati, sono sbocciati improvvisamente e quasi tutti insieme. Le corolle aperte sorridono al sole della bella giornata di fine primavera.
La Rosa canina, detta Rosa selvatica, pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, è una delle innumerevoli specie di rose spontanee presenti nella nostra campagna italiana e facilmente distinguibile nella macchia mediterranea.
É diffusa in tutta l’Europa, ad eccezione delle regioni dell’estremo nord, nell’Africa settentrionale e nell’Asia occidentale. In Italia cresce fino ai 1500 metri di quota nei margini dei boschi, nelle macchie, nei campi; può formare siepi impenetrabili raggiungendo anche i tre metri d’altezza. La Rosa canina da sempre è stata usata come porta innesto per tutte le altre specie di rose coltivate.
Plinio il Vecchio la chiamò “Rubus caninus”, reputandola estranea al genere Rosa. Lo scienziato svedese botanico e zoologo Linneo, considerato uno dei più grandi naturalisti d’ogni tempo, le diede il nome di “Rosa canina” perché anticamente si pensava che le radici di questa pianta fossero utilizzate contro la rabbia trasmessa all’uomo dal morso dei cani rabbiosi. In realtà la farmacologia ha escluso la connessione fra la Rosa e la rabbia. Le sue proprietà fisioterapiche sono altre.
Attingere alle innumerevoli proprietà della Rosa canina, ammirarne la soavità e la bellezza è merito del dio Bacco, il dio del vino. Bacco, invaghitosi di una ninfa, tentò di possederla. Per sfuggire ai suoi desideri, lei si mise a correre inciampando in un cespuglio che Bacco, per riconoscenza, trasformò in una pianta di rosa dalla quale spuntarono splendidi fiori di un delicato colore rosato: il colore delle guance della sua ninfa.
Tutte le rose simboleggiano amore e ad ogni colore si associa uno specifico significato; la Rosa canina, in particolare, simboleggia “indipendenza e poesia”. La mitologia cede il posto alla scienza. L’esame dei reperti fossili rinvenuti in Germania, nel Colorado e nell’Oregon permette di riconoscere la presenza di rosai già oltre quaranta milioni d’anni fa. La pianta, per la sua resistenza, nel corso dei secoli si è evoluta nelle tantissime specie di rose oggi coltivate.

rosa canina 1 ok

La Rosa canina è un arbusto cespuglioso i cui rami, lunghi, eretti o arcuati, sono provvisti di aculei adunchi, dilatati alla base. Le foglie, alterne e imparipennate, sono composte da cinque-sette foglioline di forma ovale e a margine dentato. I fiori ermafroditi, di colore bianco  o rosa pallido, leggermente profumati,sono semplici, solitari o riuniti in piccoli corimbi che sbocciano in primavera e in estate tra maggio e luglio nelle prime ore del mattino. I frutti falsi, derivanti dal ricettacolo, chiamati cinorrodonti, rossi a maturità, lucidi, di forma ovale, allungata, sono raccolti tra agosto e settembre e sono eduli, pur avendo un sapore aspro.

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La Rosa canina è una pianta importantissima nella medicina popolare per la cura di svariate patologie. Di essa, infatti, sono utilizzate, infatti, tutte le sue parti.
Con le foglie, raccolte in estate senza il picciolo, e con i fiori si preparano infusi che hanno proprietà diuretiche, antinfiammatorie, vitaminizzanti e costituiscono blandi astringenti intestinali.
Migliorano la circolazione del sangue, ripristinano la capacità di dare risposte immunitarie corrette, prevengono le allergie respiratorie. Con i semi si preparano antiparassitari, con i petali dei fiori, che hanno proprietà analoghe a quelle delle altre rose, si prepara il miele rosato.
Il frutto è stato usato da tempi immemorabili nella medicina popolare. Infatti la parte erboristicamente più interessante della pianta è proprio il frutto, una bacca che si raccoglie a settembre incidendola lateralmente ed estraendo i semi, gli acheni.
Il suo contenuto interno ha proprietà pruriginose, mentre quello esterno ha un alto potere alimentare e serve per preparare marmellate, confetture, gelatine e sciroppi dal profumo particolare. Abbondante è la presenza di vitamine A, B1, B2, E, P, K, PP e di altri principi attivi. Il frutto è la ”sorgente naturale” più concentrata in vitamina C presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto a quella contenuta negli agrumi tradizionali: arance e limoni.
Questa è in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo che, per lo stress della vita di tutti i giorni, per l’inquinamento atmosferico, per il fumo e per altri fattori, ne richiede una quantità sempre maggiore rispetto a quella che può dare una normale alimentazione. É immunostimolante nel prevenire le malattie da raffreddamento e le affezioni asmatiche.
Combatte l’affaticamento generale, aiuta negli stati di convalescenza, rimuove le malattie virali. Secondo il premio Nobel Linus Pauling, assunta in dosi molto concentrate, la vitamina C previene e combatte la crescita cancerogena delle cellule. Durante la seconda guerra mondiale la vitamina C della Rosa canina ha aiutato moltissimi bambini britannici i quali, in mancanza di quella presente in Natura negli agrumi, hanno fatto di essa largo consumo. La Rosa canina è utilissima anche nelle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo; in questi casi possono essere molto utili impacchi e lavaggi praticati con un infuso preparato lasciando riposare per 10 minuti 50 grammi di foglie in un litro d’acqua bollente.
I decotti, come le tisane, sono pure indicati nella cura preventiva e curativa dell’influenza. In cosmesi, la maschera di bellezza, ottenuta frullando i frutti freschi di Rosa canina, rende la pelle levigata, tonica, chiara, lucida prevenendo le rughe, ritardando l’invecchiamento e combattendo gli eritemi solari. La Rosa canina è molto usata anche in cucina perché, col frutto essiccato e triturato, si preparano tisane dal gusto gradevole.
É utilizzato anche per aromatizzare i liquori.

 

 

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