Jul 15, 2023 - Senza categoria    Comments Off on LA PHYLA NODIFLORA – IL TAPPETO DI PICCOLI FIORI COLORATI

LA PHYLA NODIFLORA – IL TAPPETO DI PICCOLI FIORI COLORATI

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Ho notato questo tappeto di fiori in un’aiuola passeggiando all’interno del Porto Turistico “Marina di Cala del Sole” a Licata la scorsa estate.
E’ la “Phyla nodiflora” ,detta Lippia nodiflora”.

https://youtu.be/JOEyg2LuJ0k

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 Nomi comuni sono: “ Lippia repens o Lippia nodiflora, Pianta a dente di Sega, Groviglio di tacchino, Erba di Santa Luigia minore”.
Il nome generico Lippia deriva dal greco φῦλονtribù ed è riferito alle fitte colonie dei fiori che ricordano una tribù.

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La Phyla nodiflora è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Verbenaceae.
Originaria dell’America meridionale, si è diffusa allo stato spontaneo quasi ovunque. In Europa e in Italia vive in modo spontaneo soprattutto dove può godere di un clima mite.
La Phyla nodiflora è una pianta sempreverde, perenne, tappezzante, di piccole dimensioni, alta circa 10 cm, ideale per formare prati colorati molto belli.
Possiede radici non molto profonde, mentre la parte aerea è formata da una fitta serie di fusti molto sottili che si allungano, quasi strisciando sul terreno. Forma tappeti erbosi molto fitti per mezzo dei rizomi che si sviluppano emettendo radici ai nodi delle foglie. Le piccole radici rizomatose si allargano orizzontalmente sul terreno ricoprendo in breve tempo ampie aree favorisendo un ulteriore sviluppo della pianta in tutte le direzioni.

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Sui fusti, sottili, spuntano le foglie, piccole, disposte a coppie opposte. Possiedono piccioli corti, a forma di cuneo, che sostengono la lamina fogliare di forma ovata-lanceolata e con il margine frastagliato.
Il colore delle foglie può variare a seconda della specie di Phyla nodiflora e dell’ambiente in cui essa si trova a proliferare.
Possono essere di colore blu-verde ma nelle regioni con inverni rigidi allora diventano brunastre e possono anche cadere per poi essere ricacciate nella primavera successiva. Sia gli steli che le foglie sono generalmente glabri.

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La produzione dei fiori è abbondante.Da  maggio a settembre alla base delle ascelle fogliari spuntano i fiori numerosi, riuniti in infiorescenze profumate. Sono un’ottima fonte di nettare per le api e per le farfalle essendo una pianta mellifera.
I fiori, profumatissimi, sono di piccole dimensioni. Hanno la corolla composta da 5 petali lobati e di vari colori, che possono spaziare dal giallo al rosa porpora al violetto al bianco rosato.

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I frutti sono delle piccole capsule a due celle ognuna contenente minuscoli semi di colore grigiastro, molto fertili.
Infatti, quando cadono sul terreno, germinano dando vita a nuove piantine.
La moltiplicazione può avvenire sia per seme, sia tramite la propagazione agamica, che può essere effettuata agevolmente per divisione dei cespi in primavera. Le piante di Phyla nodiflora si possono mettere a dimora tutto l’anno, ma il momento migliore è l’inizio dell’autunno.
La piantumazione primaverile è valida per una crescita armonica delle piantine.
La Phyla nodiflora è una verbenacea adatta a realizzare tappeti erbosi fioriti, a coprire muri di recinzione e anche scarpate oppure lastricati in pietra nelle zone di passaggio.

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Può essere coltivata anche come pianta ornamentale per abbellire balconi e terrazze posta in vasi abbastanza ampi riempiti con un un normale terreno non argilloso e ben drenato in modo che l’acqua defluisca bene.
La Phyla nodiflora gradisce qualsiasi terreno, meglio se soffice, sciolto, asciutto, ben drenato e con una discreta dose di nutrienti. E’ una pianta dei climi tropicali, quindi necessita di una posizione in pieno sole per almeno 3-4 ore al giorno. Si adattata anche alla mezz’ombra, ma producendo fioriture meno abbondanti.
Teme le gelate prolungate ed intense, ma riesce a sopravvivere anche a temperatura inferiore ai -10° C. Nelle regioni con clima invernale rigido perde la parte aerea ed entra in uno stato semi -vegetativo per poi risvegliarsi nella primavera seguente più forte e più bella di prima.
Nuovi germogli, infatti, compariranno sugli steli stoloniferi radenti al terreno.
Nei climi miti vegeta tutto l’anno, anche se le foglie tendono a imbrunire.
E’ una pianta che non teme la siccità e, anche se generalmente si accontenta delle acqua piovana, va irrigata saltuariamente altrimenti non riesce a svilupparsi in altezza e il tappeto erboso sarà rado e sottile.
Per assicurare i nutrienti indispensabili allo sviluppo della pianta e alla produzione dei fiori, in primavera bisogna somministrare sul terreno un concime granulare ricco di azoto e di potassio. Ha una buona resistenza alla salsedine.
Per contenere lo sviluppo della pianta ed evitare che possa diventare un’erbacea infestante può essere tagliata 1-2 volte all’anno. Le cure periodiche prevedono l’eliminazione degli steli secchi e danneggiati.
La Phyla nodiflora è una pianta rustica. Resiste alle malattie fungine, ma teme il marciume delle radici che insorge solo se il terreno non è drenante o gli apporti idrici sono inadeguati.Tra i parassiti animali, anche se raramente e quando il clima è particolarmente umido, teme l’attacco degli Afidi e delle Coccinelle che colonizzano i nodi dei fusti.
Alla Phyla nodiflora sono state riconosciute proprietà erboristiche calmanti, antibatteriche, diuretiche, e refrigeranti.
In erboristeria, il succo della pianta è consigliato per sedare la tosse e per lenire i sintomi dell’influenza, del raffreddore, nel trattamento di disturbi gastrici.
In cucina le foglie fresche sono usate come sostituto del tè, dal sapore erbaceo, non particolarmente distintivo.

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