Oct 30, 2017 - Senza categoria    Comments Off on LA DEVOZIONE A MARIA SS.MA DEI MIRACOLI- LA SUA CHIESA “A SANTUZZA”A MISTRETTA

LA DEVOZIONE A MARIA SS.MA DEI MIRACOLI- LA SUA CHIESA “A SANTUZZA”A MISTRETTA

Il culto mariano ha sempre coinvolto la città di Mistretta perchè la Madonna dei Miracoli, col suo sguardo benevolo, vigila sulla vita dei suoi devoti, sulle loro famiglie e sulle loro case.
Maria SS.ma dei Miracoli è venerata nella Parrocchia di Santa Lucia che, con decreto di Mons. Ignazio Zambito del 25 luglio del 2016,  è stata elevata a Santuario della “Madonna dei Miracoli” il 31 ottobre del 2016.
La marmorea statua, datata 1495 e attribuita a Giorgio da Milano, è custodita nel suo altare posto nel transetto a destra dell’altare maggiore circondata dei marmi policromi ad intarsio dallo splendido effetto decorativo.
La Madonna è raffigurata col volto austero e pensieroso, ma bello e benevolo. In braccio accoglie il Bambino Gesù che tiene in mano il balaustio, la melagrana, simbolo della Chiesa. Il chicco di melagrana, accostato alle sue labbra, rappresenta ogni cristiano membro della Chiesa.
Nella base marmorea è stata incisa l’iscrizione: ” Sancta Maria de Loreto 1495” per la festività del 1995.
Nel basamento marmoreo sono scolpite le immagini di San Giovanni Battista, dell’Annunciazione, da una parte l’angelo Gabriele e dall’altra la Vergine Maria, al centro la nascita di Gesù e l’immagine di Santa Lucia.

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Foto di Giuseppe Ciccia

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lateralmente questa bella faccia d’angelo

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Promotore del progetto di elevazione della Parrocchia di Santa Lucia a Santuario della Madonna dei Miracoli  è stato l’arciprete della chiesa, Mons. Michele Placido Giordano che, nell’omelia, durante la solenne funzione religiosa, ha espresso la sua riconoscenza al vescovo della diocesi di Patti S. E. Mons. Ignazio Zambito per aver accolto la richiesta del popolo amastratino di elevare il Sacro Tempio della Parrocchia di Santa Lucia di Mistretta a Santuario della “Madonna dei Miracoli”.
L’arciprete Mons.Michele Placido Giordano ha detto:“Il Santuario dellaMadonna dei Miracoli sia clinica dell’anima. La chiesa Madre diventa la casa della Mamma che accoglie tutti i suoi figli per essere una cosa sola, al di là delle divisioni, e per costruire un futuro di speranza”.
Anche il sindaco di Mistretta, avv. Liborio Porracciolo, così si è espresso: “Facciamo in modo che questo momento di Grazia sia l’inizio di una nuova vita, di un rilancio per il nostro centro e per tutto il territorio dei Nebrodi. Dedichiamo questo evento ai nostri bambini perché abbiano la fortuna e il privilegio di crescere qui e di rimanerci  anche da adulti”.
Era la domenica del 15 dicembre del 1619 quando il Santo Simulacro della Madonna di Loreto versò tanto umore “con stupore e commozione di tutta la città”.
Ecco perché per questo miracolo il titolo di “Sancta Maria di Loreto” fu cambiato in “Maria SS.ma dei Miracoli” meglio invocata dai mistrettesi “A Matr’i Mraculi”.
Nella Formula di Giuramento, il pubblico atto redatto dal notaio D. Francesco Pedevillano e datato 16 febbraio 1783, conservata nella Chiesa Madre, che è ripetuta l’11 gennaio di ogni anno, si legge:” Sempre noi mistrettesi abbiamo riconosciuto di essere stati liberati da tutti i mali e da ogni sciagura per la protezione di Maria SS.ma dei Miracoli e massimamente dalla domenica del 15 dicembre dell’anno 1619, quando questo santissimo venerando simulacro, dopo vespro, per lo spazio di 3 ore, con stupore e commozione di tutta la città, mandò fuori tanto umore da tutte le parti che se ne poterono riempire caraffe e inzuppar bambagie e tovaglie. ..Ad essa Mistretta  ascrive… non avere il mercoledì 5 febbraio dell’anno 1783, ad ore 19 circa, rovinato sin dalle fondamenta per la terribile e lunghissima scossa di terremoto e per varie altre che susseguentemente se ne sono intese. Per riconoscenza, dunque e gratitudine di quel favore, noi Arciprete,Vicario e Clero, Capitano e Giurati e Sindaco qui sotto firmati, a nome e parte di tutto il popolo di questa imperiale città di Mistretta, promettiamo a Dio onnipotente, con pubblico comun voto, di celebrare con pompa e solennità il dì 11 gennaio di ogni anno in infinito ed in perpetuo, consacrandolo agli onori e alle glorie della nostra Liberatrice, secondo il voto fatto dai nostri predecessori quando, nell’anno 1783 il dì predetto, furono liberati dal terremoto, promettendo di sentir Messa come nei giorni festivi e obbligandosi all’astinenza delle opere servili. Promettiamo inoltre di rinnovare pubblicamente ogni anno l’11 gennaio questo voto…uniti Magistrato e Popolo affinché fosse in Noi perpetua la memoria di tutti i benefici, e di questo singolarmente di non essere restati seppelliti sotto le pietre il dì memorato 5 Febbraio ed acciocchè Iddio, per la Intercessione potente della Divina Sua Madre, ci sottragga in avvenire da tutti i pericoli e mali, e ci conceda tutte le Grazie per ben servirLo e poi goderlo eternamente in Paradiso”.

OGGI, IN MISTRETTA, Lì 16 FEBBRAIO, PRIMA INDIZIONE 1783
PROT. APOST. MICHELE PEDEVILLANO ARCIPRETE;
GASPARE GALLEGRA – VICARIO FORANEO;
GIUSEPPE MARIA GALLEGRA DEI BARONI DI SAN GIUSEPPE;
REGIO CAPITANO;
BIAGIO LOMBARDO – GIURATO;
GIUSEPPE TITA – GIURATO;
IGNAZIO MATTIA SCADUTO – GIURATO;
PIETRO NICOLA DI MARCO, BARONE DI TERRANOVA – GIURATO;
ANTONIO CAMPO – SINDACO.
Seguirono le firme dell’Arciprete, del Vicario, del Sindaco, di due Baroni, di tre Giurati, e del Notaio che stilò l’atto.

Il popolo di Mistretta attribuisce alla Madonna dei Miracoli la protezione da tutte le calamità naturali confermando la sua devozione.
L’attestato di filiale devozione del popolo mistrettese  alla Madonna dei Miracoli così recita: “Da allora si è accesa in tal modo la fiamma della devozione a questa venerabile Immagine che par che ognuno, sin dalle fasce, non respiri che devozione, confidenza, tenerezza ed amor filiale verso Maria dei Miracoli. A Lei Mistretta ricorre nei bisogni, nei pericoli, nelle angustie. Ella ringrazia dei favori e delle grazie che da Dio riceve e non attende, o spera di ricevere dono, o di essergliene stato conceduto alcuno, se non per questo efficace e dolce Mezzo”. 
L’undici gennaio di ogni anno, quindi, è un’importante ricorrenza!
Preceduta dalla novena, si celebra il Rinnovo del Giuramento a Maria SS.ma dei Miracoli.
La coinvolgente cerimonia religiosa si svolge nella Chiesa Madre, oggi Santuario, alla quale partecipano in forma ufficiale: i sacerdoti, il notaio, il sindaco, il capo dei servizi militari, le associazioni, una grandissima folla di fedeli. Viene letta la formula del giuramento e, tra la commozione generale, giurando sul Vangelo, ci si impegna di rinnovarlo ogni anno e di tramandarlo alle future generazioni affinchè la Madonna dei Miracoli possa continuare a proteggere i mistrettesi da ogni calamità.

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Da sx: il sindaco Sebastiano Antoci, il maresciallo Giuseppe Mammano, il notaio Filippo Porracciolo,  Mons. Michele Giordano

Per noi mistrettesi è indimenticabile la data del 31 ottobre dell’anno 1967 a ricordo che 50 anni fa, esattamente la sera del 31 ottobre del secolo scorso, alle ore 22.08 un violento terremoto, di magnitudo 5.6 della scala Richter, per un lungo tempo di 15 secondi  scosse la tranquillità del piccolo paese di Mistretta quasi addormentato. La terra tremò violentemente. Balzarono  e sussultarono tutte le case di Mistretta. Caddero muri, larghe fenditure si aprirono nelle case, le chiese subirono notevoli danni ma, miracolosamente, gli amastratini non  videro nemmeno un ferito perché da tutti i cuori  partì un solo grido:”Madonna dei  Miracoli, aiutaci!”.
Anche per questo terremoto i mistrettesi hanno potuto verificare la benevolenza della Madonna dei Miracoli!
Questi ripetuti violenti terremoti, che non hanno causato danni, hanno rafforzato la devozione dei mistrettesi alla Madonna dei Miracoli che ancora oggi, dopo tanti secoli, continua a raccogliere preghiere dal popolo amastratino che consegna nelle sue mani le incertezze, le difficoltà quotidiane e le speranze di un popolo che vive la sua contemporaneità.

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La devozione mariana rimane, quindi, il fulcro della fede religiosa dei mistrettesi che si rinnova nei suoi rituali e nella sua spiritualità per celebrare la Madonna dei Miracoli che ha saputo trionfare sulle conseguenze avverse della forza della Natura.
In seguito al violentissimo terremoto del 31 ottobre del 1967, poiché non si sono verificati danni alla popolazione grazie all’interposizione della Madonna dei Miracoli, sotto la guida spirituale dell’arciprete di allora don Arturo Franchina, il popolo La ringraziò donandoLe un medaglione d’oro che la Madonna dei Miracoli porta deposto sul suo petto, come simbolo di affidamento e di accoglienza nel Suo cuore della città di Mistretta e dei suoi cittadini posti sotto la Sua protezione.
Nel  medaglione è incisa la frase: “ Il popolo di Mistretta, grato alla Madonna dei Miracoli per avere salvato la vita dei suoi figli in occasione del terremoto del 31 ottobre 1967”.
Abbiamo fede nella Madonna dei Miracoli!

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Il 31 ottobre di ogni anno noi mistrettesi tutti ci inginocchiamo davanti alla Madonna dei Miracoli per ringraziarLa dell’amore protettivo che ci dà.

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Foto di Giuseppe Ciccia

L’anno 2017, per ricordare il 50° anniversario del terremoto, sono stati organizzati gli eventi come da programma GRAZIE,MADRE

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Il  29 ottobre 2017, presso il cinema comunale Odeon, è stata allestita una mostra fotografica con le varie testimonianze del sisma e un convegno durante il quale illustri relatori hanno affrontato la tematica dei terremoti sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello economico.
Il 31 ottobre l’Assemblea dei fedeli, riunita nella chiesa della Madonna delle Grazie e di Padre Pio, ha iniziato il pellegrinaggio/ fiaccolata con le fiaccole accese.
Il corteo, giunto al Santuario della Madonna dei Miracoli,  dopo un momento si silenzio, ha partecipato alla celebrazione della solenne Santa Messa di ringraziamento officiata da Mons. Michele Giordano. Erano le 22,08!
A quella tarda ora del 31 ottobre del 1967 il terremoto scatenò sulla città di Mistretta tutta la sua energia.

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Foto di Mattia Lo Iacono

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Foto di Rosalinda Sirni

Quale miracolo più grande nel proteggerci!
Altri eventi calamitosi hanno ferito la città di Mistretta, ma la Madonna dei Miracoli ha sempre steso la sua mano protettrice.
Nel 2003 un fulmine colpì la cupola della chiesa di San Sebastiano senza causare danni alle persone.
L’11 marzo del 2007 circa 40 chilogrammi di stucco sono caduti nel transetto del Santuario della Madonna dei Miracoli.
Fortunatamente l’evento è successo di notte.
Nel 2014 un fulmine colpì la chiesa di San Nicola.
Anche in questo caso non ci sono stati danni alle persone.
Preghiamo tutti insistentemente la Nostra Madre, la Madonna dei Miracoli!
Pertanto, fare memoria è mantenere viva la tradizione rafforzando nella popolazione il senso di comunità e di appartenenza a un territorio, a una storia e a valori comuni condivisi nel tempo.
Maria è “Madre dei Miracoli”, “Regina”, “Madre di Misericordia”, “Mediatrice della riconciliazione tra Cristo e la Chiesa”, “Madre degli uomini”.
La preghiera più comune e frequente rivolta alla Madonna è ”L’Ave Maria”.
Nella prima parte si ripetono il saluto dell’angelo al momento dell’annunciazione e quello di Elisabetta all’inizio della visitazione. La seconda parte è un’invocazione di origine più tarda, nata in ambito ecclesiastico.
Lo studioso Messori riporta la più antica preghiera mariana: “ Sotto la tua misericordia ci rifugiamo o Madre di Dio, le nostre preghiere non disprezzare nelle disgrazie ma dal pericolo libera noi: tu la sola pura e la sola benedetta”.
Dante Alighieri nel XXXIII, 1-21 del Paradiso riporta la straordinaria preghiera del doctor marianus Bernardo di Chiaravalle affinché egli stesso possa ottenere la grazia della visione della Trinità divina:

« Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ‘ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz’ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate. »

Oggi la Dottrina Mariana si basa soprattutto sulla “Lumen Gentium”, costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II che presenta Maria in veste di “Madre del Salvatore” inserita nel mistero di Cristo, della Chiesa e della Salvezza universale.
Dopo il Concilio Vaticano II Papa Paolo VI pubblicò l’esortazione apostolica “Marialis cultus” per il retto ordinamento e sviluppo del culto della Beata Vergine.
Il papa Giovanni Paolo II, affascinato dalla figura della Vergine Maria, scelse come motto apostolico il “Totus tuus” consacrando il suo mandato a Maria.
In epoca più recente, nel 1974,  Papa Paolo VI scrisse la lettera apostolica “Marialis Cultus” inserendo  la figura di Maria all’interno della storia della salvezza dell’uomo al fine di comprenderne il valore salvifico. Essa riconosce i misteri di Maria all’interno della Chiesa dandole spazio nella liturgia e proponendola come modello della Chiesa e come specchio delle virtù evangeliche.
Per ricordare il prodigio della miracolosa sudorazione la terza domenica di maggio di ogni anno si festeggia la Madonna dei Miracoli.
E’ tradizione a Mistretta  portare la reliquia della Sudorazione della Madonna dei  Miracoli in processione dal Suo Santuario fino alla chiesetta “ra Santuzza”per la benedizione. La processione inizia a mezzogiorno poi, alla sera, si effettua  il percorso tradizionale
Precede un triduo che si tiene presso la chiesetta della “Santuzza”.

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Oggi 17 maggio 2020, il COVI-19 ha impedito ai mistrettesi, tutti devoti della Madonna dei Miracoli, di partecipare alla processione per il trasporto delle reliquie della sudorazione e di assistere alla benedizione della città di Mistretta.

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foto di Sebastiano Zampino

Dopo la celebrazione della Santa Messa vespertina, il percorso è stato iniziato da Mons. Michele Giordano accompagnato da Carmelo Marinaro, da Paolo Trincavelli e da un numero ristrettissimo di fedeli.
Le reliquie della sudorazione della Madonna, dal Suo santuario, in piazza Unità d’Italia, hanno attraversato il primo tratto della via Libertà, quindi la via Monte, la via del Bevaio, la via San Biagio fino a giungere alla chiesetta “ra Matr’i Mraculi” o “a Santuzza” a Mistretta.
I balconi, al passaggio delle reliquie, sono stati abbelliti con l’esposizione di coperte e di lenzuola ricamate su suggerimento di Mons Michele Giordano. Le luci delle candele e delle torce elettriche hanno illuminato lo stesso percorso.

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foto di Giuseppe Ciccia

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Foto di mio cognato Giuseppe Timpanaro

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la Benedizione

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foto di Giuseppe Ciccia

 Il cammino processionale di ritorno si è concluso partendo dalla chiesa della “Santuzza” e percorrendo la via Roma, il tratto della via Libertà, fino a giungere in Piazza Unità d’Italia, al santuario della Madonna dei Miracoli.

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foto di Giuseppe Ciccia

LA CHIESA DI MARIA SS.MA DEI MIRACOLI – “A SANTUZZA” – A MISTRETTA

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La chiesa di Santa Maria dei Miracoli, una piccola cappella, edificata sui resti dell’ex chiesa dedicata prima a San Filippo Neri, a Santa Maria della Lettera e a Santa Sofia, è ubicata a Mistretta nella grande piazza del quartiere conosciuto “A Santuzza”.
Si trova nella parte alta del paese, sopra il quartiere di San Biagio.
Nella seconda metà dell’800 la chiesa di Santa Sofia fu ricostruita e la cappella fu intitolata alla Madonna dei Miracoli.
Caratteristico è il portale neoclassico in pietra locale, riccamente scolpito

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 L’ adornano i due volti di angeli sulla chiave di volta e l’angelo con le ali aperte sull’architrave.

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Una piccola torre di ferro, che sostiene la Croce e la campana, ricorda che è un luogo di culto.

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L’interno della chiesa è a navata unica.

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L’unico altare custodisce l’icona devozionale bizantina raffigurante la Madonna dei Miracoli incoronata dagli angeli e illuminata da un ricco lampadario.

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E’ un dipinto ad olio su tela, di ignoto pittore, del 1805, su incarico di Sebastiano Scuderi.
Il quadro è stato restaurato recentemente.
La stessa immagine della Madonna dei Miracoli, dipinta su ardesia, è contenuta nell’edicola votiva posta nella parte retrostante della chiesetta.

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Davanti a questa edicola si fermano i contadini, i pastori, che si recano o tornano dal lavoro, e quanti percorrono quella strada, che porta fuori della città, per pregare e per ringraziare la Madonna dei Miracoli.
Nella terza domenica di maggio di ogni anno un folto numero di fedeli, in processione,  parte dal Santuario della Madonna dei Miracoli per portare nella chiesetta della “Santuzza” la reliquia della sudorazione miracolosa attinta dal simulacro quattrocentesco della Vergine Maria.
Il percorso è ricco di fede e di suggestione.

Dalla stessa chiesa passa il Corpus Domini

https://www.youtube.com/watch?v=fQywMhnQBpc&t=6s

 

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