Mar 27, 2023 - Senza categoria    Comments Off on LA CRASSULA OVATA NELLA MIA CAMPAGNA, IN CONTRADA MONTESOLE, A LICATA

LA CRASSULA OVATA NELLA MIA CAMPAGNA, IN CONTRADA MONTESOLE, A LICATA

Superato il cancello d’ingresso della mia campagna, in contrada Montesole, a Licata, il muro che circonda la grande aiuola è abbellito dalla presenza di alcuni vasi, provenienti dalla ceramica di Santo Stefano di Camastra, dove vegetano bene le piante di Crassula ovata protette dalla Tuya e in compagnia dell’ Oleandro.
Altri vasi di Crassula ovata circondano il perimetro della terrazza attorno alla casa all’ombra degli alti Pini.









 

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Il genere Crassula è estremamente vasto e vario. Infatti, sono raggruppate oltre 300 specie diverse nell’aspetto e nelle dimensioni e quasi tutte provenienti dagli stati meridionali dell’Africa.
La specie più diffusa è la Crassula ovata.
Il suo nome scientifico è “CRASSULA ARBORESCENS” .
Il nome italiano è “CRASSULA OVATA”.


Altri nomi sono:” Albero di Giada, Crassula argentea, Cotyledon arborescens, Crassula portulacea,Crassula obliqua. Precedentemente la specie fu classificata col nome di Cotyledon ovata (Mill., 1768).
Ha ottenuto l’attuale denominazione nel 1917 ad opera di George Claridge Druce.
E’ conosciuta anche con il nome di “Albero di Giada” in riferimento al colore delle foglie simili alle verdissime pietre di giada, un minerale molto apprezzato in gioielleria.

Etimologicamente il nome del genere “Crassula” deriva da latino “crassus” “grasso, spesso”, per le foglie carnose.
Il nome della specie “Ovata” deriva dal latino “óvum”, ” uovo”, in riferimento alla forma delle foglie della pianta che richiamerebbero la caratteristica forma delle uova.
La Crassula ovata è una pianta succulenta molto apprezzata a scopo ornamentale, pertanto è molto diffusa.
È, infatti, molto semplice da coltivare e, nelle favorevoli condizioni, regala un’abbondante e prolungata fioritura molto decorativa.
Non indugiamo a coltivarla!
La pianta di Crassula ovata, originaria dalle aree più meridionali dell’Africa, è giunta in Europa nel XVIII secolo, dove si è diffusa rapidamente grazie all’adattabilità al clima. Quindi è stata esportata in tutto il mondo, come varietà ornamentale, per le sue foglie singolari.
E’ una pianta arbustiva succulenta, appartenente alla famiglia delle Crassulaceae.
Ha l’aspetto di un arbusto molto ramificato, eretto, che può ragiungere l’altezza di 1 metro ma, se coltivata in uno spazio adeguato, può crescere fino a 2 metri sia in altezza sia in larghezza. La sua crescita è abbastanza lenta.
Dalla radice fuoriescono i fusti, spessi, di colore grigio-marrone, robusti, di forma cilindrica e dalla consistenza carnosa, che si ramificano creando una chioma tondeggiante formata da un singolare fogliame.


Le foglie, di forma ovata, mediamente affusolata e bombata, carnose, turgide, per la grande quantità di acqua che contengono, sono di colore verde scuro, ma spesso il bordo ha sfumature rossastre se esposte al sole intenso per molte ore del giorno. Sono sessili e crescono a coppie contrapposte.



I fiori, ermafroditi, con la corolla di forma stellare, formata da petali lanceolati di colore bianco-rosato, sono raccolti in grandi infiorescenze a corimbo raggruppati agli apici dei rami e sostenuti da lunghi steli.






Essendo un specie originaria dell’emisfero australe, la temperatura influisce molto sulla fioritura.
Pertanto, se posta nelle giuste condizioni ambientali, la fioritura avviene, in generale, nel periodo autunno- inverno. Con una buona esposizione solare la pianta fiorirà in primavera anche alle nostre latitudini.
A Licata dove l’inverno è mite, le mie piante fioriscono a partire dal mese si Febbraio e continuano a fiorire fino alla primavera inoltrata.
L’impollinazione avviene grazie alla visita delle api, delle vespe, delle mosche, degli scarafaggi e delle farfalle, animali attirati dal profumo dolce e tenue dei fiori della pianta.
I frutti sono dei piccoli follicoli lunghi circa 3 mm, di forma ovoidale che contengono piccoli semi.
La Crassula si propaga per seme, per polloni, per talea.
La moltiplicazione per seme avviene a marzo o a settembre. Bisogna mettere i semi all’interno di un contenitore contenente terriccio misto a sabbia sottile adeguatamente bagnato. Mantenendo il vaso all’ombra, i semi germoglieranno.
La moltiplicazione per polloni avviene prelevando il pollone durante la stagione primaverile e piantarlo in un terriccio misto a torba e a sabbia e concimarlo almeno una volta al mese. Quando si notano i primi germogli, significa che la pianta ha radicato.
Il metodo più semplice di moltiplicazione è la talea, da effettuarsi nei mesi di maggio- giugno. Bisogna prelevare piccoli steli lunghi 10-15 cm e piantarli nel vaso a 5 cm di profondità esponendolo al caldo e alla luce diretta del sole. Quando compariranno le prime radici allora la Crassula ovata può essere trattata come una pianta adulta.
Come tutte le piante succulente, la pianta di Crassula ovata non ha bisogno di cure particolari, per cui può essere efficacemente coltivata sia in piena terra, nel giardino, sia in vaso all’esterno del balcone, sia dentro l’appartamento e, nelle giuste condizioni, darà una fioritura ricca e molto decorativa.
La Crassula ovata ama i climi caldi e secchi, pertanto vegeta bene nelle regioni meridionali e sulle coste dove la temperatura, tra i 10°C e i 25°C., non scende mai al di sotto dello 0°C. La sua crescita vegetativa si arresta completamente solo quando il termometro scende sotto i 5°C.
Per garantire la piena salute è necessario far vegetare la pianta su un suolo morbido, leggermente acido, asciutto e ben drenante accettando anche quelli argillosi, sabbiosi. S adatta alle tipiche condizioni costiere ventose e di salsedine, mentre soffre l’umidità e il gelo.
Ama essere posizionata in un luogo dove poter ricevere la luce del sole e dove la temperatura rimane alta anche durante le ore notturne.
La pianta tenderà a svilupparsi in direzione della luce del sole.
Per questo motivo è bene girare frequentemente il vaso affinché la crescita dei vari rametti risulti equilibrata.
Accetta anche l’esposizione a mezz’ombra diventando più scura e più bella, ma non fiorirà. Posizionata in pieno sole, diventerà tutta rossa, virerà dal colore verde al colore giallo, ma non morirà e fiorirà ugualmente.
Se riceverà il sole la mattina o nel tardo pomeriggio regalerà grandi fioriture invernali e mostrerà il suo bel colore verde- giada delle foglie. Andrà a riposo in estate, quando diventerà un pochino avvizzita, fermerà la sua crescita e per qualche settimana berrà poca acqua.
Come tutte le piante succulente, anche la Crassula ovata non ha bisogno di annaffiature frequenti, che devono essere abbastanza parsimoniose perchè, essendo dotata di tessuti particolari, è in grado di contenere grandi quantitativi d’acqua come riserva riuscendo a disperderne pochissima.
Le annaffiature eccessive potrebbero causare il temuto marciume radicale. La pianta non ama, infatti, i ristagni d’acqua.
La Crassula ovata va concimata durante il periodo vegetativo, cioè tra la primavera e l’autunno, utilizzando un fertilizzante ricco di azoto, di fosforo e di potassio e anche di microelementi utili che favoriscono la crescita equilibrata della pianta.
Quando la pianta va a riposo vegetativo non deve essere concimata. All’interno degli appartamenti la pianta deve essere coltivata nei vasi garantendo ad essa una buona quantità di luce essendo posta vicino a una finestra.
La Crassula ovata non necessita di potature. E’ sufficiente eliminare i rami secchi e le foglie morte.
Solitamente, non è colpita da malattie o da parassiti.
Occorre, tuttavia, fare molta attenzione alle annaffiature, alle esposizioni in luoghi molto assolati e ad altre cattive tecniche di coltivazione. Il suo maggior nemico è il ristagno idrico, che causa il marciume delle radici e la conseguente perdita delle foglie.
Quindi bisogna limitare le irrigazioni e scegliere un terreno sufficientemente drenante.
Un altro nemico della Crassula è la muffa grigia, che causa delle macchie gialle sulle foglie. Il trattamento prevede la somministrazione di anticrittogamici.
La Cocciniglia cotonosa è un parassita molto dannoso. Deposita sulla foglie un cotone bianco appiccicoso che blocca la funzione vitale della pianta.
Per eliminarla è necessario tagliare la parte “malata” della pianta o strofinare le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e di acqua.
Il Ragnetto rosso causa il colore rosso delle foglie.
Per prevenire la comparsa del ragnetto rosso è bene mantenere alta l’umidità poichè esso prolifera proprio in ambienti caldi e secchi.
L’Oidio è una malattia fungina che crea macchie bianche irregolari sparse sulle foglie della pianta.
Questo problema emerge quando si effettuano eccessive annaffiature, quando esiste un alto grado di umidità, quando la temperatura è bassa, quando la luminosità e la circolazione dell’aria sono scarse.
L’Oidio si combatte utilizzando una soluzione composta da bicarbonato di sodio e da aceto e spruzzata sulla foglie.
Le tartarughe si nutrono delle foglie della Crassula, però raramente le divorano completamente.
Frequentemente le vespe nidificano tra i suoi rami.
La Crassula ovata è un alimento tradizionale per alcune tribù dell’Africa Meridionale tra i quali i Khoi.
La cucina locale prevede, infatti, che le parti edibili, cioè le radici, dopo la raccolta, vengano grattugiate e poi bollite nel latte.
Nella loro medicina tradizionale queste popolazioni utilizzano lo stesso procedimento per realizzare rimedi curativi contro la diarrea, l’epilessia e per rimuovere i calli.
La Crassula ovata è tossica in tutte le sue parti se mangiata dai cavalli, dai cani e dai gatti. Mediamente è anche tossica per l’uomo. L’ingestione può causare diarrea e vomito. Il contatto della linfa con la pelle può dar luogo a pruriti e a irritazioni. Sintomi simili, ma più intensi, si hanno sugli animali domestici. Si è osservato come, tra le chiamate d’emergenza all’American Association of Poison Control Centers (AAPCC), la Crassula ovata sia risultata la nona specie più comune tra i casi di intossicazione da piante, specialmente nei bambini.
Una curiosità: questa pianta ha la capacità di assorbire l’inquinamento elettronico prodotto dagli elettrodomestici aiutando l’aria dell’appartamento dove si abita ad essere depurata in modo del tutto naturale.
Nel linguaggio dei fiori in Cina, nei principi del Feng Shui, la Crassula ovata è descritta come simbolo di “prosperità, di fortuna e di ricchezza” per la forma delle sue foglie che ricordano quella delle monete. E’ capace, quindi, di portare benessere nella casa in cui vegeta. Per questo motivo è chiamata “L’Albero dei Soldi”.
E’ di buon auspicio regalare una pianta di Crassula ovata a tutte le persone alle quali si è legati affettivamente non solo come porta fortuna, ma anche come dono simbolo di “forza e di solidità”.

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