May 30, 2016 - Senza categoria    Comments Off on LA CHIESA DI SANTA MARIA DI TAGLIAVIA “A MATRI TAGLIAVIA”

LA CHIESA DI SANTA MARIA DI TAGLIAVIA “A MATRI TAGLIAVIA”


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La chiesetta di Santa Maria di  Tagliavia è una piccolissima chiesa rurale extra moenia, posta fuori dalle mura del paese, distante dal centro abitato di Mistretta appena 2,5 chilometri e ad un’altezza di 1100 metri.
La chiesetta si raggiunge percorrendo la regia trazzera interna del boschetto in contrada Neviera.

 

 

 

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Anticamente, in questo luogo prima della chiesetta fu edificata l’edicola votiva dedicata alla Madonna del Santo Rosario o Madonna di Pompei.

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La sua edificazione risale al 1845 per volere dei fratelli Lo Iacono, Si narra che i fratelli Lo Iacono, allevatori di Mistretta, agli inizi dell’‘800 si trovavano a Corleone per avere preso in affitto, dalla Mensa Arcivescovile di Monreale, il feudo, di proprietà  dei baroni Tagliavia, per portare al pascolo i loro animali.
Per la costruzione ” ru zaccinu “, il recinto che circonda “u marchitu”, il luogo dove la sera si riuniscono pecore, capre, mucche, i due fratelli raccoglievano le pietre necessarie per portare a termine il loro lavoro.
Sepolta sotto un cumulo di pietre trovarono una bella lastra di ardesia, alta circa 72 cm e ben levigata. Osservandola con curiosità, con grande meraviglia i due fratelli scoprirono che nella lastra era dipinta l’effigie della Madonna del Rosario.
I fratelli Lo Iacono, contenti, ma stupiti, raccontarono la loro recente vissuta esperienza ai parenti, agli amici, ai vicini.
Per permettere a tutti di andare ad ammirare il dipinto e di venerare la sagra immagine della Madonna, alla quale imputarono una serie di eventi miracolosi successivi al ritrovamento della lastra di ardesia, la deposero su un cumulo di pietre.
Oggi, a Corleone, nello stesso luogo dove fu ritrovata la lastra sorge un grandioso Santuario detto, appunto, della “Madonna di Tagliavia “.
I fratelli Lo Iacono, dopo 45 anni di permanenza nel feudo di Corleone, ritornati a Mistretta, notarono che in un margine del sentiero che circondava i loro campi e l’ovile c’era un mucchio di pietre.
Era un segno premonitore!
Bisognava edificare lungo quel polveroso sentiero, sopra quelle pietre, un’edicola dedicata alla Madonna del Santo Rosario.
Era, come già detto, l’anno1845.
Quindi promotori del culto alla Madonna del Rosario a Mistretta sono stati due fratelli Lo Iacono. L’edicola di Mistretta è stata dotata di un dipinto a tempera su faesite, realizzato dal pittore amastratino Antonio Biffarella intorno alla metà del XX secolo, che riproduce l’immagine della Madonna del Rosario uguale a quella trovata dai fratelli mistrettesi Lo Iacono sotto il mucchio di pietre nel feudo di Corleone. Ai lati della Madonna del Rosario giacciono: Santa Caterina da Siena e San Domenico di Guzman detto il “Surione”.

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Il dipinto è stato recentemente restaurato da Mario Biffarella, figlio di Antonio, grazie all’interessamento della signorina Pina Giletto e dalla signora Rita Marchese che hanno coinvolto il cuore dei mistrettesi con le loro donazioni.

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La signora Liria Travagliato, che mi ha dato queste informazioni orali, concorde anche la guida turistica Nino Dolcemaschio, mi ha raccontato che, come testimonia la tradizione, ogni persona che, percorrendo il sentiero passava davanti all’edicola, lasciava una pietra come esortazione a costruire una vera chiesa dove potere effettuare le funzioni religiose.
Il cumulo di pietre attorno all’edicola c’è sempre. Oggi vi si accede salendo un certo numero di gradini.

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Costatata la grande partecipazione dei fedeli mistrettesi alla festa della Madonna di Pompei che sempre più numerosi si recano a visitare la sacra immagine della Madonna del Rosario custodita nell’edicola, il Parroco e la comunità parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria proposero di edificare una chiesetta davanti alla piccola edicola.

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La chiesetta è stata edificata nel 1909, come attesta la data incisa sul concio della chiave del portale in pietra arenaria locale.

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L’arredo della chiesetta è molto povero. Sull’unico piccolo altare, sul quale poter celebrare regolarmente la Santa Messa, è collocato un dipinto, dono del pittore amastratino Peppino Lupo, che raffigura l’immagine della Madonna del Rosario con il Bambino e ai lati due Santi.

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L’altare è continuamente abbellito dai fedeli con fiori e ceri.

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Un piccolo Crocifisso arreda la parete.

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La chiesetta della “Matri Tagliavia” è molto piccola e può accogliere contemporaneamente solo poche persone. Lo spiazzale è grande anche perché c’è la lunga strada detta “ra Matri Tagliavia” col significato che la Madonna taglia la Via a quelle persone che avrebbero intenzione di compiere cattive azioni a danno di altre e aprendo, al contrario, la strada della retta Via.
Due volte all’anno, l’otto maggio, perché è il mese di Maria, e il sette ottobre, perchè è la festa della Madonna di Pompei, i fedeli si recano in pellegrinaggio alla piccola chiesetta “ra Matri Tagliavia” per festeggiare la Madonna del Rosario. I fedeli si riuniscono nello spiazzale della Parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria e, accompagnati dal parroco Sac.Giovanni Lapin, preceduti dall’icona con l’immagine della Vergine effigiata su una lastra di maiolica, si avviano verso la chiesetta a piedi e anche scalzi per venerare la Madonna e ringraziarla per grazie ricevute.

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 Questa icona è stata regalata dalla comunità di Corleone ai fedeli amastratini quando si sono recati alcuni anni fa a visitare la grande chiesa dedicata alla Madonna di Pompei nel feudo di Tagliavia, luogo da dove è iniziato Il desiderio di costruire la chiesetta dedicata alla Madonna del Rosario anche a Mistretta. Durante il pellegrinaggio i fedeli recitano il Santo Rosario, cantano lodi alla Madonna e recitano:

Vi viegnu a-vvisitari, o ruci ronna,

Matrizza ri la Santa Tagghiavia,

ca ri stu munnu siti la culonna

e-ddi-ddu munnu siti la me-ddia!

Viegnu a-vviriri a-vui, filici ronna,

Matruzza ri la Santa Tagghiavia!

 

P’u rrusariu:

 

-Cu laramu tutt’a via?

A la Matri Tagghiavia! –

– E – llaramu a-ttutt’a via

La Matruzza Tagghiavia! –

La Madonna del Rosario è miracolosa.

Anche oggi, 8 maggio 2017, si è ripetuto il tradizionale pellegrinaggio alla chiesa della Matri Tagliavia

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foto di Antonio Biffarella e di Mattia Lo Iacono

La chiesetta è stata restaurata con lavori effettuati all’esterno e anche all’interno per eliminare l’umidità causata dalle infiltrazioni dell’ acqua piovana.
Il recente restauro della chiesa è stato finanziato per il 90% dalla signorina Pina Giletto  e per la restante parte da alcuni fedeli.
Anche il quadro è stato restaurato grazie all’interessamento della signorina Pina Giletto e dalla signora Rita Marchese.
Davanti all’altare è stata incastonata una bellissima croce realizzata con la pietra dorata locale dal maestro muratore, il signor Felice Ruggeri, che ha eseguito i lavori di restauro della chiesetta e alla quale ha donato la Croce .
Grazie a tutti i fedeli devoti che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere.
Grazie, Lucia Tamburello, per avere arricchito l’articolo con queste notizie.
Dalla viva voce del signor Antonino Bongarrà ho appreso la storia della guarigione della sua giovane mamma per intercessione della Madonna del Rosario. La giovane signora Marietta Giordano, già madre di tre figli, di due femminucce e di un maschietto, Antonino, che allora aveva quattro anni, contrasse una butta malattia facendo molto preoccupare per la sua vita il marito e il medico di famiglia. Il farmaco specifico, somministrato nell’arco di breve tempo, l’avrebbe salvata da morte sicura. A Mistretta quella salutare medicina non era reperibile. Bisognava andarla a cercare nel più vicino paese: a Santo Stefano di Camastra.  Allora a Mistretta non erano arrivate le veloci autovetture, ma i mezzi di trasporto erano il carretto e, per chi la possedeva, la bicicletta.
Il parente, il signor Benedetto Rossini, si offrì di raggiungere la cittadina di Santo Stefano di Camastra a cavallo della bicicletta. Percorrere la strada in discesa dalla montagna al mare per il ciclista è stato facile, il ritorno, dal mare alla montagna, in salita e in poco tempo, gli è stato molto più difficile.
Fortunatamente portò il farmaco necessario all’ammalata che, prontamente curata, miracolosamente già al mattino successivo si svegliò senza la pericolosa febbre che la tormentava da diversi giorni. Per ringraziare la Madonna del Rosario della “Matri Tagliavia”, supplicata per ottenere la grazia della guarigione dell’amata moglie, il marito, il signor Francesco Lucio Bongarrà, organizzò una grande festa nello spiazzale della piccola chiesa. Dopo la celebrazione della Santa Messa di benedizione, la folla dei mistrettesi, intervenuta per ringraziare la Madonna del miracoloso Suo intervento, fu saziata con la grande quantità di alimenti trasportati sul dorso di quattro muli. E’ sovrabbondato tanto cibo, più di quanto ne è stato consumato.
La signora Marietta, nata a Mistretta nel 1908, agli inizi degli anni ’60 dello scorso anno si adoperò per ristrutturare la chiesetta della Matri Tagliavia che l’azione del tempo e la disattenzione stavano per distruggerla. La chiesa, restaurata, fu riaperta al culto nel 1963.
A tutt’oggi alcuni fedeli si adoperano per pulire l’interno della chiesa, per togliere le erbe dall’esterno. Sarebbe necessario un nuovo intervento per eliminare le infiltrazioni d’acqua piovana che stanno rovinando gli intonaci interni.
Anticamente la porta della chiesa era sempre aperta e l’interno accessibile a chiunque, passando da lì, o si fermava per accudire gli animali al pascolo, poteva trovare rifugio durante le intemperie e i temporali.

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Oggi la porta è chiusa, per precauzione, ma facilmente apribile girando la chiave inserita nella serratura.
Il luogo dove sorge la chiesetta della “Matri Ttagliavia” è incantevole. Si ammirano le montagne dei Nebrodi che circondano il territorio di Mistretta, le isole Eolie nel mar Tirreno. Colori accesi e brillanti illuminano i semplici e spontanei fiorellini da campo. Il suono dei campanacci degli animali al pascolo sembra una dolce melodia. L’aria è fresca, pulita, salubre, ossigenata, profumata. E’ un luogo di meditazione, di riflessione, di attrazione naturalistica.

 

 

 

 

 

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