Nov 1, 2017 - Senza categoria    Comments Off on IL PROF. FRANCESCO CUVA PRESENTA IL SAGGIO “ODISSEA NELLA STEPPA”

IL PROF. FRANCESCO CUVA PRESENTA IL SAGGIO “ODISSEA NELLA STEPPA”

24294105_10210781810688967_7450064949949802921_nok

Il giorno 22 ottobre 2017, nel salone dei convegni della parrocchia del Santuario della Madonna dei Miracoli a Mistretta il prof. Francesco Cuva ha presentato il suo saggio dal titolo “ODISSEA NELLA STEPPA“, edito dalla tipografia A&G sas, CUECM, Catania, 2017, e con l’introduzione di Sebastiano Maggio. I disegni, realizzati  dall’arch. Liborio La Vigna, hanno impreziosito il contenuto del libro.
Sono intervenuti: Mons,Michele Giordano, il sindaco, avv. Liborio Porracciolo, il vicesindaco avv. Vincenzo Oieni, i parenti di chi ha sperimentato la disavventura bellica in terra di Russia (1941-1943), un folto pubblico di amici.

ada sx: Giuseppe Cuva- Francesco Cuva- Vincenzo Oieni-Rosalinda Sirni

ok

Il tavolo dei relatori da sx: Giuseppe Cuva- Francesco- Cuva- Liborio Porracciolo-Rosalinda Sirni

Il giornalista Giuseppe Cuva ha condotto i lavori.

b

c

Dopo il saluto di Mons. Michele Placido Giordano, arciprete del santuario della Madonna dei Miracoli, il sindaco della città di Mistretta, l’avv. Liborio Porracciolo, dopo avere portato i saluti in nome di tutta l’amministrazione comunale, si è ampliamente complimentato con l’autore per la sua nuova fatica letteraria.

d

Ha relazionato lo stesso autore che ha reso molto interessante e didascalico il contenuto del suo libro.
Il  prof. Francesco Cuva racconta le peripezie vissute dagli uomini siciliani dei Nebrodi in Russia durante la seconda guerra mondiale.

3

Mediante la proiezione di immagini, ha spiegato le vicende dei giovani dell’area dei Nebrodi in quel lontano e sfavorevole ambiente.
In particolare, ha sostenuto che tutta la campagna di Russia è stata un’odissea che ha comportato sacrifici e tragedie notevoli.

4

Ha fatto rivivere, inoltre, le drammatiche vicende dei signori: Saro Accidente, Carmelo La Porta, Vito Portera, Totò Ortolani.
Ha fatto cenno all’eroismo di Giuseppe La Porta, di Nicosia, che ha guadagnato sul campo la medaglia d’argento. Ritornato in patria, questo brav’uomo si è dedicato all’attività di contadino, senza chiedere nulla allo Stato.
Il prof. Francesco Cuva ha sottolineato che questa triste storia non era voluta nemmeno da Mussolini, che si voleva alleare con Stalin.
Il duce, succube di Hitler, lo ha assecondato sacrificando nella steppa la migliore gioventù.
Il prof Sebastiano Maggio ha esposto gli avvenimenti della tragedia causata dalla seconda guerra mondiale e la campagna in Russia dei nostri uomini. La guerra provocò l’olocausto che ha eliminato 6 milioni di  ebrei, figli del popolo eletto.
Nell’introduzione al saggio il professore Sebastiano Maggio  così scrisse: “ La morte di 150 mila soldati schierati sul Don, 87 mila dispersi, 27 mila feriti, durante l’inverno del 1942-‘43”.
Inoltre affermò che:“ Questo libro dovrebbe essere letto dai ragazzi e dalle ragazze che frequentano la Scuola affinché possano capire i drammi, derivanti dalle guerre e dalle scelte irrazionali, che producono effetti disastrosi”.
Secondo fonti più recenti la guerra causò circa 74 milioni di vittime fra militari e civili, in Europa, in Giappone e in altre nazioni guerreggianti .
Ha letto brillantemente, a intervalli, alcune pagine del libro la bravissima giornalista Rosalinda Sirni.

e

Giuseppe e Rosalinda, i giornalisti di Telemistretta, con le loro letture e relazioni, hanno animato la serata rendendola piacevole.
Importante e molto significativo è stato l’intervento della prof.ssa Gina Cacciato che ha presentato “ il ruolo della scrittura storica in quanto memoria da non smarrire”.
La dott.ssa Mariella Di Salvo ha raccontato l’esperienza di un mistrettese, suo parente,  protagonista e vittima della campagna in Russia, assieme ad altri paesani e non, voluta da Benito Mussolini e dal regime fascista.
Per la stesura del libro il prof. Francesco Cuva ha fatto riferimento alle fonti storiche classiche e tradizionali, ma soprattutto ha attinto alle fonti orali, cioè alle testimonianze di quei pochissimi siciliani di Mistretta, di Santo Stefano di Camastra, di Nicosia, di Pettineo e di altri paesi dei Nebrodi che hanno vissuto la triste esperienza della Grande Guerra ritornati salvi nelle loro famiglie, ma profondamente segnati nell’animo.
Molti altri soldati sono classificati DISPERSI dal Ministero della Difesa.
Risulta disperso mio zio Giuseppe Seminara, nato a Mistretta il 13/02/1919.
Sua madre, mia nonna Isabella Sebastiana, ogni giorno aspettava il ritorno di suo figlio “Pippinuzzu”.
Ha aspettato invano fino al giorno della sua morte.
Molto attento è stato l’uditorio presente che ha ringraziato il prof. Francesco Cuva con un caloroso e scrosciante applauso.

 

CLICCA QUI

 

1 OK

2 OK

4 OK

5 OK

6  OKOK7 OK

DSC_4883 ok

Lo zio Giuseppe Seminara

11

12

13

Questi documenti gentilmente sono stati forniti da mio cugino Enzo Di Salvo, che ringrazio

Il 5 gennaio del 2018 il libro “ODISSEA NELLA STEPPA” è stato presentato nell’Aula Consiliare del Comune di Nicosia.

 1 ok

L’evento è stato organizzato dall’ “Ecomuseo “Petra d’Asgotto” con la impeccabile  collaborazione del dott.  Salvo Burrafato .

1a  ok

3 ok

3a ok

3b ok

Il prof. Francesco Cuva ha ricordato,  nel suo paese, la figura del signor  Giuseppe La Porta per il suo gesto di alto valore militare.
Il 24 agosto del 1942 il signor Giuseppe La Porta, da solo, riuscì ad attaccare il comando russo tagliando i fili delle comunicazioni radio.
Per questo eroico gesto fu insignito della Croce d’argento al valor militare.
Ritornato a Nicosia,  Giuseppe La Porta continuò a svolgere il suo lavoro nei campi in contrada Perciata.
Giuseppe fu un uomo umile, buono, dotato di sani principi morali e di grande volontà, ma, soprattutto audace e coraggioso.
Molto numeroso il pubblico intervenuto.

5 ok

6 ok

7 ok

Foto di Salvo Burrafato

Francesco Cuva è nato Mistretta il 14/03/1944.

5

Foto dal sito del prof. Tatà Lo Iacono Mistretta.eu

Vissuto in una famiglia di sani principi morali e religiosi, è stato cresciuto dai genitori che hanno allevato, educato i figli, tre maschi e una femmina, con tanto affetto e molta dignità.
Francesco ha acquisito gli insegnamenti della famiglia attuandoli correttamente nella sua vita.
Suo padre, un dignitoso ebanista, ha esercitato a Mistretta la professione con serietà e bravura.
Per la sua serietà nel comportamento il prof. Francesco Cuva è, pertanto, una persona molto amata dalla moglie, la signora Mariaantonella Mazzara, stimato dai suoi paesani e, nella qualità di docente, è stato molto apprezzato dai tanti suoi alunni per la sua preparazione culturale, per la disponibilità al dialogo, per la sua competenza didattica.
A Mistretta Francesco ha frequentato regolarmente le scuole di base ricevendo la sua formazione umanistica al Liceo “Alessandro Manzoni”.
Eravamo compagni di Scuola e di classe!
Allora esisteva un vero e sincero legame che univa tutti i compagni della stessa classe.
Amicizia leale con Franco, che continua ancora adesso!
Conseguita la laurea in Lettere presso l’Ateneo di Messina, Francesco divenne il serio e bravo professore Cuva, insegnando materie letterarie, preferendo la Storia, negli Istituti Comprensivi e nei Licei di alcuni paesi della provincia di Enna e di Messina.
Ha insegnato materie letterarie anche a Mistretta, nel suo liceo “Alessandro  Manzoni”, e dove ha concluso la sua lunga attività di docente.
A Mistretta, attualmente, conduce la sua tranquilla giornata compiendo lunghe passeggiate o soffermando la sua attenzione sulla lettura degli amati libri.
Francesco Cuva è autore di molti altri testi.
E’ lo storico per vocazione.
Come riferisce Sebastiano Lo Iacono nel sito Mistretta.eu : “Le sue opere sono state definite <<minuziose, precise, corrette, sapienti, frutto di un lavoro paziente e certosino>> sui documenti di archivio. C’è la grande storia, ma c’è anche la storia minuta, quella della vita quotidiana, e quella che interessa i piccoli paesi . Nel flusso della grande storia, fiume principale che tutto avvolge e a volte dimentica, c’è un fiume di minore portata, per così dire, che Cuva ha alimentato con la sua ricerca di archivio. Il suo lavoro non è stato solo un completamento dell’attività didattica. È stata anche una fase di creatività che si è realizzata nella ricostruzione di capitoli dimenticati e poco conosciuti del passato, quel passato, non ancora del tutto passato, che interessa i Nebrodi e molti suoi comuni. I libri di Cuva non sono esibizioni di retorica. Hanno uno stile lineare e concreto. La sua prosa è asciutta. Ma i contenuti sono rigorosi ed esatti”.
Francesco Cuva, storico e scrittore, nei suoi numerosi saggi ha raccontato di alcuni paesi dei Nebrodi.
Ha descritto la vita e la capacità artistica di Noè Marullo, bravo scultore amastratino.
Ha esposto il ritratto di San Sebastiano Martire, il santo patrono della città di Mistretta il cui culto è diffuso in tante altri paesi della Sicilia e dell’Italia.
Ha pubblicato:
-“Cerami, Ipotesi e fatti dalle origini al 1800”, ed. Zampino, Mistretta, 1984.

6

-“Noè Marullo, scultore amastratino”, Thule/Romano editore, Palermo, 1985 con presentazione di Luigi Maniscalco Basile.

7 Noè Marullo ok

-“Società e cultura a Capizzi”, Edizioni Pungitopo, Marina di Patti, 1987.

8  società e cultura a capizzi ok

-“Nicosia: la rinascita mancata (1400-1500), Thule/Romano editore, Palermo, 1989.

9

-Su San Sebastiano, Mistretta, Tipografia Zampino, 1985
-“Mistretta, da Martino il giovane ad Alfonso il magnanimo (1392-1458)”, Edizione Valdemone, Troina, 1991.

11

-“Mistretta nel ‘500”, Ed. Tip. La Celere, Messina, 1997.

2mistretta ok

-“ Sulla linea del fuoco” . Edizioni Salernitano, Messina, 2005.

12  Antonino bartolotta ok

-“Giarabub”, Thule/Romano editore, Palermo, 2012.

13  giarabub ok

In “Giarabub” Francesco Cuva descrive un avvenimento riguardante i soldati italiani in Libia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Giarabub si trova in Libia, in pieno deserto.
Nella sua recensione il poeta Filippo Giordano così scrive: ” Nel mese di giugno del 1940, al momento della dichiarazione di guerra fatta unilateralmente da Mussolini alla Francia e all’Inghilterra, l’esercito italiano di stanza in Libia, si trovò improvvisamente in guerra con i vicini inglesi. Scarsamente armati, i giovani soldati italiani, combatterono strenuamente per quasi un anno in difesa di quell’avamposto, fino alla inevitabile capitolazione. Francesco Cuva narra le gesta di quei ragazzi strappati al nativo suolo italiano dal dovere patriottico imposto dalla illusione del Duce di spartirsi l’Europa con Hitler. Al piglio distaccato dello storico, l’autore alterna la pietà per quegli audaci soldati (alcuni dei quali suoi conterranei successivamente conosciuti nonché fonti dirette di alcuni degli episodi narrati) fatti prigionieri dagli inglesi e ritornati in patria solo nel 1946.
-La Rivoluzione delle Collegine – Supplemento a Mistretta senza frontiere n° 89 aprile-giugno 2016.

14  la rivoluzione delle collegine ok

San Sebastiano Miles Christi, tra fede e culto”, Tipografia A&G sas, CUECM, Catania, 2016.
San Sebastiano, il santo “laico” della prima cristianità, della Chiesa cattolica e della Chiesa cristiana ortodossa.

15  San Sebastiano miles Cristiok

-“ Odissea nella steppa“ tipografia A&G sas, CUEC, Catania, 2017.

 16 odieea nella steppa ok

 

 

Comments are closed.