Jan 28, 2018 - Senza categoria    Comments Off on IL PALAZZO ANTONINO PASSARELLO A MISTRETTA

IL PALAZZO ANTONINO PASSARELLO A MISTRETTA

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Il Palazzo Antonino Passarello, di proprietà di una delle famiglie benestanti della città di Mistretta, si trova lungo la strada in discesa che si deve percorrere per raggiungere il quartiere di Santa Nicola attraversando l’ampio piazzale oggi denominato il “Largo P. Insinga, ex via Tolentini”.
Posto al di sotto del livello stradale della via Libertà, l’edificio doveva elevarsi per superare, col piano nobile, il dislivello con il corso principale della città.
Il palazzo guarda davanti a sé l’Istituto Scolastico, che attualmente comprende la Scuola Media “Tommaso Aversa” e la Scuola Elementare “Giuseppe Cocchiara”.
Un tempo fu sede del monastero  di Santa Maria del Soccorso e abitato dalle suore benedettine.
La costruzione del palazzo Passarello, come quella del Circolo Unione, fu ostacolata dalle suore del monastero che possedevano il vantaggio di affacciarsi su quelle aree.
L’appello del legale Giuseppe D’Arrigo così recitava: “causa alle suore claustrali gravi danni, disordini, e, appunto, scandalo”.
Il Palazzo Antonino Passarello si trova vicino al Circolo Unione, separato da questo dalla Via Maria Lo Iacono.

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Maria Lo Iacono fu una delle tre donne più importanti di Mistretta alle quali sono state intitolate le strade.
A Maria Lo Iacono perché, essendo una donna generosa, lasciò i beni ereditati da marito e, per sua volontà, all’ospedale SS.mo Salvatore di Mistretta.
Ad Anna Salamone, anche lei grande benefattrice.
A Maria Messina perché nei suoi racconti ha spesso citato la città di Mistretta dove lei dimorò per nove anni.
La costruzione del palazzo Antonino Passarello, iniziata nel 1860 e terminata nel 1865, presenta una struttura architettonica lineare.
Molto bello da ammirare è il portale di pietra, di stile neoclassico.
Per le sue notevoli dimensioni, inserito fra le alte e semplici colonne, occupa la facciata principale del palazzo e sostiene le mensole del balcone sovrastante.

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 La chiave di volta, al centro dell’arcata, finemente scolpita con fiori, foglie e archi riproduce lo stemma di famiglia.

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Al primo piano sono allineati i balconi, al secondo piano le finestre.

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Nella facciata laterale alcune finestre, poste quasi al limite della strada e chiuse da aste di ferro incastrate, permettono l’ingresso alla luce solare nel cortile interno dove, anticamente, erano custoditi cavalli e carrozze.

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