Dec 9, 2015 - Senza categoria    Comments Off on DELPHINIUM CONSOLIDA REGALIS – SPERONELLA

DELPHINIUM CONSOLIDA REGALIS – SPERONELLA

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La Delphiniumconsolida regalis è stata una delle poche piante che ho visto fiorita nella villa comunale “G.Garibaldi” di Mistretta nel mese di novembre. Ha continuato a fiorire grazie alla temperatura che, pur essendo in uno stadio avanzato della stagione autunnale, quest’anno è stata gradevole.

Certamente adesso il freddo è arrivato ed è pungente!

La Delphinium consolida regalis è conosciuta con tanti altri sinonimi. Linneo la nominò con la vecchia denominazione “Delphinium consolida”, termine d’origine greca “δελφίς” “delfino” in riferimento alla forma del bocciolo fiorale e dello sperone in cui si individuò la forma di un delfino e della sua pinna. Altri sinonimi comuni sono: “Erba cornetta, Speronella, Sperone di cavaliere” per la presenza dello sperone nel fiore.

La Delphinium consolida regalis è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee e, probabilmente, originaria dell’Asia minore e delle zone mediterranee dell’Europa. E’ molto diffusa in tutte le regioni d’Italia dove cresce alle altitudini comprese tra 0 e 1200 metri.

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Presenta il fusto epigeo eretto, angoloso, molto ramificato, peloso, alto da 30 a80 centimetri, sostenuto da una radice principale esile e fittonante. Le foglie, tripalmatosette, divise in lacinie lineari, filiformi, lunghe da 15 a25 millimetri, quelle cauline inferiori sono a lacinie lineari lanceolate, quelle superiori a lacinie strettamente lineari. L’asse fiorale allungato è spesso privo di foglie.

La Consolida regalis saluta l’estate con slanciate infiorescenze a pannocchia di fiori peduncolati, marcatamente irregolari. LaConsolida regalis, presente nel giardino di Mistretta, ha luminose tonalità azzurro-violette, anche se esistono rare varietà di colore bianco, crema, rosa, lilla. I fiori sono costituiti da elementi disposti in due verticilli. Il verticillo esterno è formato da 5 sepali petaloidi di cui i due anteriori forniscono la base d’appoggio agli insetti impollinatori, mentre quello posteriore si estende in uno sperone lungo 15-18 millimetri e ricurvo verso il basso, peloso e di colore leggermente più chiaro. Il verticillo interno è formato dai petali, in numero da due a quattro, molto piccoli. I due petali superiori sono estesi all’indietro adattandosi all’interno del sepalo con lo sperone alla base del quale viene secreto il nettare.

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Gli stami sono disposti in serie spiralate e si schiudono gradatamente. Il pistillo è unicarpellare. Gli stami circondano un gruppo centrale di carpelli ognuno dei quali contiene molti ovuli. I fiori sbocciano da maggio a giugno e con rifioriture anche autunnali. L’impollinazione è favorita dalla visita delle farfalle, delle api, dei bombi  e dei calabroni che estraggono il polline, anche se le raccolte sono modeste. Il frutto è costituito da un follicolo monocarpellare, simile ad un piccolo baccello di fagiolo, oblungo, lungo circa 10 millimetri, glabro, brevemente rostrato, di colore marrone chiaro dove, all’interno, maturano i semi di colore scuro, piccoli, tetragoni, ricoperti da squame membranose. A maturità, il frutto si apre per tutta la sua lunghezza liberando i tantissimi semi, circa 400, prodotti dalla pianta. La semina si effettua da settembre a marzo.

La Consolida regalis ha scarse esigenze di vegetazione. Preferisce ricevere i raggi diretti del sole per molte ore al giorno posta su un terreno calcareo e ben drenato. Sopporta bene le temperature rigide dell’inverno mistrettese. Spontanea, è frequente ai margini dei sentieri e colonizza i campi coltivati  a cereali, soprattutto a grano, dove si è adattata e si è diffusa seguendo il ciclo biologico lungo i millenni e modificando la sua presenza con la rotazione delle coltivazioni; meno frequente è la sua presenza nei campi incolti. Un tempo infestante, ora è in forte regressione per l’utilizzo diffuso dei diserbanti chimici. Coltivata come pianta ornamentale, è eccellente sia per creare bordure nei giardini, per la bellezza del suo portamento e per la particolarità dei fiori, sia come fiore reciso.

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Inoltre, fin dai tempi antichi è stato citato l’uso dei fiori e delle foglie della Speronella per preparare infusi aventi proprietà diuretiche, vasodilatatorie, antielmintiche, antinfiammatorie. Dalla vecchia medicina popolare la pianta era ritenuta capace di fare cicatrizzare le ferite e di fare saldare le fratture ossee, da cui l’appellativo di “consolida”.

I preparati con le foglie dellaSperonelle, di sapore acre e amaro, contengono glucosidi e vari alcaloidi che li rendono tossici, ad azione simile a quella del curaro, e pertanto riservati dalla fitoterapia classica al solo uso esterno. Sono possibili avvelenamenti anche con le Speronelle ornamentali. I semi, particolarmente velenosi, ricchi di consolidina, hanno proprietà insetticide e antiparassitarie. L’utilizzo a scopo terapeutico della Speronella, però, è stato da tempo abbandonato e le sue proprietà non sono riconosciute dalla moderna farmacologia, pertanto, ormai, è una pianta medicinale quasi completamente dimenticata. Dalla pianta si ricavano anche coloranti e inchiostro blu.

Nel linguaggio dei fiori la Speronella simboleggia “leggerezza, spirito caritatevole”.

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