Oct 20, 2014 - Senza categoria    Comments Off on LE PIANTE DI CYCAS REVOLUTA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

LE PIANTE DI CYCAS REVOLUTA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

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 La fotografia di questo bellissimo esemplare di Cycas revoluta, circondato da alcune piante di Celosia plumosa, mi è stata donata da mia cugina Lucia Lorello. Pertanto la trattazione della pianta di Cycas revoluta è un omaggio ai giovani del servizio civile di Mistretta che, attualmente, si stanno prendendo cura anche della villa comunale  “G.Garibaldi” guidati dall’ing Marco Fallaci.
In ordine sono: Azzolina Antonino, Coniglio Maria Grazia, Gentile Maria Grazia, Iudicello Dalila, Liddino Eleonora, Lorello Lucia.
Le Cycas sono piante preistoriche. Appartengono ad una delle più antiche famiglie vegetali apparse sulla terra. Sono dei fossili viventi. Oggi il Cycas è l’ultimo vegetale che rappresenta un mondo quasi scomparso. Fossili di Cycas sono stati ritrovati nel Triassico superiore e nel Giurassico vissuti circa 250 milioni di anni fa. Nel Cretaceo, che va da 66 a 140 milioni di anni addietro, le Cycas si svilupparono enormemente per decrescere gradatamente durante l’era Terziaria.
Tuttavia, pur essendo piante arcaiche, hanno conservato, sostanzialmente, le loro caratteristiche. E’ straordinario pensare come questo genere di piante sia sopravvissuto agli sconvolgimenti geologici adattandosi ai cataclismi provocati dall’uomo.

 

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Sono piante originarie dell’Asia tropicale, della Polinesia, del Madagascar, dell’Oceania, del Giappone, dell’Africa orientale e dell’Australia. Esistono dodici specie di Cycas tutte appartenenti alla famiglia delle Cycadaceae e, tra queste, la più comune, notevole per la sua bellezza, è il “Cycas revoluta”.
Scoperta alla fine del ‘700, la prima pianta di Cycas revoluta arrivò in Europa per la prima volta nel 1793 e fu messa a dimora nell’Orto Botanico di Palermo.

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 La Cycas revoluta è una bellissima pianta dall’aspetto di una palma. Si presenta con il fusto eretto, generalmente non ramificato, che ha la funzione di riserva d’acqua alla quale la pianta attinge nei periodi di siccità. Ha uno sviluppo molto lento, raggiunge la lunghezza di pochi centimetri nelle piante giovani, di 6-7 metri negli esemplari vecchi di oltre i 50 anni d’età. Il fusto porta alla sua sommità un ciuffo di foglie disposte a spirale. Le foglie giovani appaiono in primavera, raggomitolate e coperte da una densa peluria e, nello spazio di pochi giorni, si allargano e assumono rapidamente l’aspetto delle foglie mature. Sono sempreverdi, grandi, pennate, lunghe fino ad 1,5 metri, leggermente arcuate e formate da moltissime foglioline coriacee, di un bel colore verde intenso brillante, lucide ed appuntite all’estremità e circondano il fusto come se fosse una corona.
Le singole foglie, disposte a verticillo, si formano da una costa centrale assumendo, sia le foglie sia la costa, una forma più o meno inarcata verso il basso. Le foglioline più vicine al fusto si modificano in spine. Il diametro della chioma può misurare anche 2,5 metri. Tutte le Cycas sono dioiche, cioè esistono piante che portano solo i fiori femminili e piante che portano solo i fiori maschili.

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                                                                                                             Coni maschili

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                                                                                                             Fiori maschili

I fiori maschili, i microsporofilli, di forma squamosa, inseriti a spirale su di un’asse allungata, portano sulla faccia inferiore numerose sacche polliniche. I fiori femminili, macrosporofilli, riuniti in strobili terminali, si sviluppano in gran numero alla sommità del fusto ed hanno l’aspetto di tante foglie pennate e con gli ovuli posti al margine. Si formano al centro del ciuffo di foglie.

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                                                                                                                           Fiori femminili

Per poter fiorire, la pianta, deve contare almeno quindici anni d’età. Fiorisce nella tarda primavera e il fenomeno non si ripete ogni anno. Di solito, nelle condizioni ottimali di coltivazione, fiorisce una volta ogni due anni. L’impollinazione è entomofila ed anemofila. I granuli pollinici danno origine a due anterozoidi cigliati che raggiungono la camera pollinica nuotando. A fecondazione avvenuta, il rivestimento esterno del tegumento che avvolge l’ovulo diventa carnoso, di colore rosso scuro: è il frutto, una falsa drupa commestibile. Il frutto porta un grosso seme che  si sviluppa lentamente durante l’estate ed è poi raccolto all’inizio della primavera dell’anno successivo. La Cycas si propaga per seme e anche per polloni. La moltiplicazione per polloni si può eseguire in qualunque periodo dell’anno utilizzando i germogli che si formano alla base della pianta o lungo il tronco.  I polloni si devono fare asciugare per circa una settimana, il tempo necessario perchè la ferita cicatrizzi, poi si trapiantano.

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La Cycas è una pianta molto resistente, di facile coltivazione, poco esigente, pertanto non ha bisogno di particolari attenzioni. Anche se è d’origine tropicale, resiste bene al freddo sopportando temperature di alcuni gradi sotto lo zero ma per non troppo tempo. L’esposizione a temperature molto basse potrebbe causare danni alle foglie. Cresce un po’ ovunque, è importante che il terreno sia fertile, ben drenante in quanto non tollera i ristagni idrici. Nel giardino di Mistretta sono presenti diversi esemplari di Cycas revoluta perfettamente adattati all’ambiente e in ottimo stato di salute. Per quanto riguarda l’irrigazione, è bene sapere che il fusto è una riserva d’acqua alla quale la pianta può attingere in caso di lunghi periodi di siccità.
La quantità d’acqua di cui la pianta ha bisogno durante tutto l’arco dell’anno, anche nei giorni più caldi, è modesta: quella piccola quantità necessaria perché la terra non si asciughi completamente. Possiede un ritmo di crescita molto lento e, per produrre anche una sola foglia all’anno, raramente ne genera più di una, richiede molta luce diretta del sole per parecchie ore del giorno. Condizioni di luce troppo scarsa potrebbero causare l’arresto vegetativo. In primavera è bene eliminare le foglie più vecchie, che ingialliscono, e le parti secche, danneggiate o malate tagliandole il più possibile vicino al tronco. La pratica di eliminare subito le foglie danneggiate è molto importante sia perchè possono essere portatrici di malattie, sia perchè la loro eliminazione stimola la pianta a produrre nuove foglie.
Nei paesi d’origine il midollo del tronco è sfruttato a scopo alimentare per creare una fecola, chiamata sago, che è considerata un alimento apprezzabile. Siccome le Cycas sono spesso confuse con la “Palma da sago“, che appartiene al genere Metroxylon sagu, della famiglia delle Palme, è più probabile che esso si ricavi da questa pianta e non dal Cycas.

 

 

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