Apr 2, 2016 - Senza categoria    Comments Off on IL CEDRUS ATLANTICA

IL CEDRUS ATLANTICA

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Nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta, assieme al Cedrus deodora, vegeta bene il Cedrus atlantica di cui un bellissimo esemplare è quasi addossato al Quercus ilex.

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Il Cedrus atlantica è denominato “Cedro dell’Atlante” perché la sua patria d’origine è l’Africa settentrionale: l’Algeria e il Marocco e, più precisamente, la catena montuosa dell’Atlante dove vegeta tra i 1200 e i 2500 metri d’altezza e dove forma boschi puri e misti con altre conifere e latifoglie.
Il Cedro dell’Atlante fu introdotto in Europa per la  prima volta, precisamente in Inghilterra, intorno al 1839 e, nel nostro Paese, come specie ornamentale, nel I842.
Tra i molti alberi monumentali presenti in Italia il più notevole è, probabilmente, quello che si trova nel parco di un’antica villa di Montalenghe, in provincia di Torino, ad un’altitudine di 360 metri. E’ alto 36 metri, ha una circonferenza alla base di 13 metri ed un’età stimata di 300 anni.
Il Cedrus atlantica è una conifera fra le più maestose appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Albero dal portamento conico, può raggiungere, allo stato spontaneo, l’altezza di 50 metri nelle regioni d’origine, mentre in Europa supera raramente i 30 metri. Possiede il tronco dritto, cilindrico, terminante con la cima sempre eretta, ramificato fin dalla base, con palchi di rami inferiori quasi orizzontali, carattere più accentuato negli esemplari adulti, e rivolti verso l’alto a formare un angolo acuto.

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E’ rivestito dalla corteccia di colore grigio bruno, screpolata e ricca di strette fessure. I rami brevi hanno molte più foglie di quelli lunghi. Le foglie, aghiformi, di colore verde scuro, persistenti, rigide, pungenti, lunghe fino a 2 centimetri, sono riunite a ciuffi di 25, 30 sui rami dell’anno precedente, sono singole e solitarie sui germogli dell’anno in corso. L’insieme degli aghi forma la chioma piramidale.
E’ un albero monoico. I fiori,molto primitivi, sono unisessuali e portati sulla stessa pianta. La fioritura avviene in autunno per i fiori maschili, in seguito fioriscono i fiori femminili.
Gli amenti maschili, numerosissimi, compaiono in estate. Sono formati da lunghi coni di colore giallo ocra, eretti e di forma più o meno cilindrica, lunghi fino a 5 centimetriche, in autunno, liberano il polline in nuvole gialle che, affidato al vento, viene trasportato lontano.
Le strutture riproduttive femminili sono formate da coni di forma ovoidale. Sono lunghe anche 9 centimetri, hanno l’apice smussato, di colore verde-glauco, sono resinose e, a maturità, diventano legnose, brunastre e con sfumature verdastre.
I coni femminili, a forma di barile eretto, con apice concavo, hanno squame molto larghe, a ventaglio, con margine arrotondato, che si staccano liberando i semi e lasciando sull’albero l’asse centrale. La maturazione degli strobili avviene in due anni. Fruttificazione avviene all’età di circa 30 anni. La propagazione avviene, oltre che per seme, anche per talea.

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 Il Cedro dell’Atlante è una pianta relativamente rustica, longeva, può vivere anche 3000 anni, rapida nella crescita, utilizzata a scopo ornamentale nei parchi e nei giardini per il suo portamento elegante che dà effetti decorativi molto affascinanti.
Esistono diverse varietà: il Cedrus atlantica varietà “glauca”, che presenta il fogliame azzurro e il portamento colonnare, la varietà “pendula”, che presenta le branche divaricate e i rami penduli di notevole effetto estetico e la varietà “fastigiata”, che presenta rami asimmetrici e chioma irregolare. Durante il recente restauro botanico nel giardino di Mistretta sono stati trapiantati due piccoli alberi di Cedrus varietà “fastigiata” posti sotto la ringhiera.

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 Il Cedrus atlantica, specie eliofila, vegeta bene nel giardino di Mistretta perchè è stato collocato in un ampio spazio dove riceve la luce del sole per diverse ore del giorno. Gradito è il substrato sciolto, profondo, ben drenato, siliceo e ricco di nutrimenti. Non necessita di troppe annaffiature, bisogna intervenire solo quando il terreno è asciutto. Resiste relativamente bene al freddo e sopporta temperature di molti gradi inferiori allo zero, risulta, però, sensibile alle gelate intense e prolungate e agli inquinamenti atmosferici.
Il legno del Cedrus atlantica è bruno, molto odoroso, durevole nel tempo, lavorabile ed apprezzato in quanto resiste agli agenti atmosferici. E’ adatto, in particolare, per costruzioni, per mobili, per sculture e per lavori d’ebanisteria. Il suo intenso odore allontana gli insetti. Il legno era usato come incenso sin dalle civiltà più lontane, come quelle degli Egizi e degli abitanti del Tibet. E’ ancora ampiamente usato nella medicina tibetana.
I buddisti tibetani usano un bastone di legno di Cedrus atlantica durante le loro meditazioni perché, secondo loro, è ritenuto capace “di rinforzare la spiritualità e di avvicinarli al mondo Divino”.
Per la sua maestà e per la sua imponenza, il Cedro ispirò in ogni tradizione i simboli “dell’immortalità, dell’eternità, della grandezza e della potenza, del divino”. L’associazione del Cedro con il divino permane nel corso del tempo. Nella religione  cristiana si narra che l’albero che diede il legno per la croce di Cristo fu derivato da tre virgulti di Cedro, di Cipresso e di Pino, piantati ai tempi di Abramo, che si unirono miracolosamente insieme a formare un solo tronco indivisibile.
Per questo motivo il legno era usato nella costruzione dei loro templi. In Mesopotamia le popolazioni assire e babilonesi costruivano con il legno di Cedro le porte e le strutture portanti dei loro templi e dei palazzi regali.

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 Il legno del Cedrus atlantica, del Cedrus deodara e del Cedrus libani fornisce degli oli essenziali molto simili tra loro, dal colore giallo ambrato, usati per profumare la casa, conservandoli nel diffusore di essenze o negli umidificatori. Nelle applicazioni fisiche, l’olio di Cedro è un antisettico e un valido mucolitico che libera le vie respiratorie dal muco accumulato. E’ usato anche come coadiuvante nella cellulite, perché stimola la circolazione sanguigna, e nella ritenzione idrica.
Come altri oli estratti da piante forti e longeve, l’olio del Cedro può aiutare a restituire vitalità ed energia durante le malattie croniche che debilitano e mettono a dura prova le capacità di resistenza e il tono generale dell’organismo. Infatti, l’energia di un albero secolare, raccolta e concentrata nel suo olio esenziale, può essere in qualche modo veicolata in alcune gocce dorate e profumate di olio e trasmessa all’organismo che ne ha necessità. In cosmetica è molto benefico per curare la pelle ruvida e asfittica, per combattere le micosi cutanee, per contrastare la caduta dei capelli e per alleviare le punture degli insetti.
Utilizzato per bagni aromatici e per massaggi tonificanti l’olio di Cedro agisce come fortificante. E’ sconsigliato l’uso dell’olio di Cedrus nelle donne in gravidanza e nei bambini. Per questi motivi i boschi di Cedri furono letteralmente decimati dalle popolazioni antiche. Il legno di Cedro rappresentava anche un’ambita merce di scambio.
I Fenici lo importarono in Egitto dove era utilizzato, oltre che per fini di costruzione e per estrarre l’olio essenziale, per scopi cosmetici, medici, rituali anche per preservare nel tempo i papiri. I sacerdoti lo usavano per purificarsi prima delle sacre cerimonie. Il legno era ritenuto incorruttibile tanto che i Romani usavano la frase “digna cedro” per indicarequalsiasi azione degna di notorietà.
Il nome “Cedro” deriva, probabilmente, dalla parola araba “kedron” che significa “potere”. Anche gli Arabi nutrono una grande venerazione per i Cedri.  Infatti attribuiscono loro non soltanto una “forza vegetativa”, ma anche “un’anima” che consente loro di dare segni “di saggezza e di intelligenza”: sono esseri divini in forma di alberi.
In Cina il Cedro è il simbolo “dell’amore fedele”, che persiste anche dopo la morte.
I Cedri sono coltivati principalmente come alberi decorativi per giardini piuttosto che come piante da essenza perché, da qualche tempo, sono divenute specie protette che non possono essere abbattute.

 

 

 

 

 

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