Mar 2, 2017 - Senza categoria    Comments Off on LA BERGENIA SAXIFRAGA DAI FIORI VILETTI

LA BERGENIA SAXIFRAGA DAI FIORI VILETTI

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 Scrisse Chateaubriand che “ il fiore è il figlio del mattino, la delizia della primavera, la sorgente dei profumi, la grazia delle vergini, l’amore dei poeti”.
Le piante di Bergenia saxifraga in fiore  nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta vogliono dare proprio il benvenuto alla Primavera del 2017.
Sia che tappezzano l’interno delle aiuole,

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 sia che circondano il tronco degli alberi,

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 sia che rivestono il muro,

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  le piante di  Bergenia saxifraga sono il primo e forse l’unico fiore presente nella villa in questo periodo.

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La Bergenia saxifraga è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae che riunisce un gran numero di specie.
Sono tutte piante originarie delle zone temperate e delle zone artiche ed aventi una distribuzione tipicamente boreale. Sono presenti in Europa, in Asia, nel Nord America, in Sud America, fin sulla catena delle Ande e nel Nord Africa.
Verso Nord si spingono fino agli estremi limiti della vegetazione, in Groenlandia, in Norvegia, nell’arcipelago delle Svalbard e in tante altre isole del Mar Glaciale Artico.
Generalmente le sassifraghe, dal latino “saxum”, “sasso” e “frango”, “rompo”, si presentano come dense rosette di foglioline che tendono ad avere uno sviluppo tappezzante.

La Bergenia saxifraga possiede il fusto epigeo brevemente strisciante d’altezza variabile tra i 5 e i 15 centimetri.  In primavera produce steli carnosi che portano uno o alcuni fiorellini di colore di tutte le tonalità del bianco, del rosa chiaro, del rosa scuro, del violaceo. I rami fioriferi sono leggermente ramificati.

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Le foglie, larghe, intere, rotondo-cuoriformi, a margine dentellato, spesse, carnose, lucide, di colore verde chiaro, arrossate inferiormente, provviste di picciolo, partono tutte da una rosetta basale.

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Il fiore, ermafrodita, con ovario supero e con 10 stami, dialipetalo, è formato da 5 sepali arrossati nel calice e da 5 petali rosei o violacei nella corolla a forma di campanula. I fiori, numerosi, sono raccolti in infiorescenze a corimbo compatte che fioriscono da novembre fino alla fine dell’inverno. Il frutto è una capsula che contiene molti semi.

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 La pianta è stata introdotta in Europa e coltivata a scopo ornamentale per abbellire giardini e parchi, ma ha poca utilità. Dalle radici si estrae una sostanza usata per conciare le pelli. Dai rizomi si ricavano estratti con proprietà medicinali.
Poco esigente, indifferente a qualsiasi substrato, raramente tende ad inselvatichire anche se si può scoprire in zone limitrofe ai centri abitati o in ambienti semi ruderali. La pianta ama essere esposta in luoghi molto luminosi, in pieno sole nelle stagioni fredde e tiepide, a mezz’ombra in estate. Non teme il freddo, mentre più facilmente paventa i caldi intensi dei mesi di luglio e d’agosto.
Necessita di abbondanti annaffiature evitando di lasciare asciugare il terreno. In inverno è bene diradare le annaffiature lasciando anche seccare il terreno per brevi periodi.
Gradisce qualsiasi tipo di terreno da giardino purché sciolto, ricco di sali minerali e ben drenato per evitare dannosi ristagni idrici. Per riprodurla basta staccare, in autunno, i polloni, che la pianta tende a formare naturalmente, e che vanno fatti attecchire in un miscuglio di torba e di sabbia, quindi si rinvaseranno la primavera successiva.
La pianta può essere attaccata da alcuni parassiti quali gli Afidi e la Cocciniglia.

 

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