Mar 1, 2016 - Senza categoria    Comments Off on L’ABIES CEPHALONICA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

L’ABIES CEPHALONICA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

1 OK

Il visitatore della villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta, appena superato il cancello d’ingresso, addossato al balcone belvedere, all’inizio del viale di destra è accolto dagli splendidi alberi: dal Cedrus deodara e dalla Sequoia sempervirens e, nella parte sottostante, dall’Abies cephalonica e dall’Abies nebrodensis, mentre nel viale di sinistra emerge, per la sua altezza, l’Abete del Caucaso. Sono alberi alti, slanciati, maestosi, vicini, in solidale compagnia.Hanno resistito alla forza impetuosa distruttrice del vento che in  questi giorni ha soffiato arrabbiato?

CLICCA  QUI

L’Abies Cephalonica, più comunemente conosciuto come  “Abete greco”, è una conifera sempreverde appartenente alla Famiglia delle Pinaceae. La pianta, originaria della Grecia, esattamente dell’isola di Cefalonia dalla quale ha preso il nome, vegeta spontaneamente in tutto il sud della Penisola balcanica, sulle montagne del Peloponneso, e nelle zone mediterranee.
L’Abies cephalonica abita su Enos, il più alto monte dell’isola e dell’intera regione, un gigante per la piccola isola di Cefalonia di appena 737 km2, il più grande “museo” naturale che, con la sua sommità, alta 1628 metri, chiamata Megas Soros, svetta sul mare Ionio.
La foresta nazionale di Enos ha una superficie di 28.620 ettari di cui 19.730 sono coperti da una rara specie di Abete: dell’Abies cephalonica. La foresta di Abeti dell’Enos, pertanto, è di particolare rilevanza per la purezza della specie Abies cephalonica. Nelle zone originarie la foresta forma boschi misti a Castagni e a Querce e anche boschi puri perché, a causa dell’isolamento di tutta l’isola, l’Abies cephalonica non ha prodotto ibridi con altri Abeti, mentre nelle regioni continentali della Grecia si è ibridato con la specie di Abete dei Balcani, l’Abies borisii-regis. Il primitivo denso bosco del monte Enos è stato gravemente danneggiato dagli incendi del 1792 che hanno ridotto drasticamente la sua superficie ad un quarto di quella originale con grave danno per tutte le specie vegetali e animali.

 L’Abies cephalonica è stato introdotto in Italia e negli altri Paesi europei e diffusamente impiegato come pianta ornamentale per la rapidità del suo accrescimento e per la gradevolezza della sua chioma. Ha abbellito esteticamente parchi, giardini, orti botanici. Insieme all’Abete bianco e all’Abete rosso è anch’esso simbolo “dell’albero di Natale”. Vegeta bene nei luoghi montani da 700 a 1500 metri di altitudine, ma in Grecia può anche vegetare a quote maggiori.

2 OK

L’Abete cephalonica è un albero maestoso, elegante, che raggiunge un’altezza di oltre 30 metri e un diametro del tronco fino a 1 metro. L’albero, sempreverde, a forma di cono allungato, è sostenuto da un tronco colonnare rivestito dalla corteccia liscia, di color marrone scuro tendente poi al grigio che, con la vecchiaia, si rompe in placche quadrate da cui fuoriescono lacrime di resina.

3 OK

 Dal fusto si dipartono i rami disposti in palchi orizzontali pendenti in modo da fare scivolare facilmente la neve. La chioma è formata dalle foglie aghiformi. Gli aghi sono solitari, brillanti, lineari, rigidi, appuntiti, pungenti, inseriti radialmente attorno ai rametti. Sono lunghi da 20 a 30 millimetri, di colore verde carico sulla pagina superiore e nella pagina inferiore si evidenziano due strisce bianche-blu. Gli aghi sono leggermente aromatici ed emanano un profumo molto sottile.

4 OK

E’ una pianta monoica dicline. Le infiorescenze maschili ad amento, prima di colore rosso e poi giallo, sono riunite in gruppi nella parte inferiore dei rami dell’anno precedente. I fiori femminili, riuniti in strobili da 10 a 16 centimetri di lunghezza, sono eretti e di colore verdastro.
La fioritura avviene tra maggio e giugno. I coni, affusolati alle due estremità, lunghi anche 20 centimetri, marrone, formati da circa 150 squame, si disintegrano a maturità per rilasciare i semi alati.
I semi, caduti a terra, hanno solo il 60-70% di probabilità di germinare perché di essi si nutrono molti altri esseri viventi, ma germinano facilmente. L’albero comincia a fruttificare intorno al ventesimo anno d’età continuando la fruttificazione fino ad un centinaio di anni. La pianta, longeva, raggiunge anche i 500 anni d’età. La raccolta avviene ogni 2- 4 anni. La propagazione avviene, oltre che per seme, anche per talea.

5 OK

6 OK

L’Abies cephalonica predilige il clima di montagna e riesce ad essere un grande albero imponente se posto su terreni calcarei, fertili, profondi, sciolti, umidi e ben drenati. Si può sviluppare bene anche sulle rocce e sul suolo gessoso. Sopporta il freddo, ma risente di eventuali gelate primaverili nonostante abbia una buona capacità di resistenza al vento ed alle intemperie, sopravvive alla siccità e alle temperature elevate ed è abbastanza intollerante all’inquinamento.
Ama essere esposto in luoghi anche particolarmente soleggiati richiedendo alcune ore al giorno d’irraggiamento solare e irrigazioni frequenti. E’ consigliabile, per il periodo primaverile, effettuare una concimazione ricca in azoto e un trattamento preventivo con qualche insetticida ad ampio spettro e con un fungicida sistemico in modo da prevenire l’attacco degli Afidi e lo sviluppo di malattie fungine spesso favorite dal clima fresco e umido.
Molto nocive sono le muffe dell’Armelaria melea e dell’Agrobacterium tumefaciens. Necessita di potature in rare occasioni solo per ripristinare la forma e per eliminare i rami spezzati.
La pianta produce il legno molto simile a quello dell’Abete bianco, ma di qualità inferiore per resistenza e per durezza. L’Abete greco, per la sua ramificazione irregolare, nel legno presenta molti nodi che non sono graditi nei lavori di falegnameria. Fino alla metà dell’Ottocento il suo legno era usato per la costruzione delle navi.

 

Comments are closed.