Mar 13, 2023 - Senza categoria    Comments Off on A MARIA MESSINA INTITOLATA LA CAMERA D’AUTRICE AL B&B “DIMORA SAN GIROLAMO” A LICATA. 1

A MARIA MESSINA INTITOLATA LA CAMERA D’AUTRICE AL B&B “DIMORA SAN GIROLAMO” A LICATA. 1


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Gioiosa e importante è stata la mattina del mercoledì, 8 Marzo 2023, trascorsa nella Piazzetta San Girolamo, a Licata, assieme al gruppo della Toponomastica femminile di Licata.

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna, aderendo al Progetto Camera d’Autrice, il gruppo di Licata della Toponomastica femminile ha voluto intitolare a Maria Messina, scrittrice siciliana per molto tempo dimenticata dalla letteratura italiana del ‘900, la camera del B&B “Dimora San Girolamo” sito nel cuore dei vicoli del quartiere della Marina licatese.
Il tema del Progetto “Camera d’autrice” era la ” SICILIANITA’ ” ,raccontata in un contesto fatto di di vicoli, di cortili, di case che recano il segno del tempo.
La dott.ssa Ester Rizzo, nel suo discorso introduttivo, ha fatto emergere come Maria Messina, nel romanzo
“LA CASA NEL VICOLO”, ha saputo descrivere la vita siciliana dei paesi raccontando le atmosfere di questi vicoli, le donne che si sedevano fuori a parlare tra di loro, i sapori, gli odori, i colori, le voci, i rumori della vita quotidiana in quel luogo. Ecco il motivo della scelta della Piazzetta San Girolamo, alla quale si accede percorrendo un corto vicolo denominato Piano San Girolamo.


Il progetto di intitolare una struttura alberghiera ricettiva da parte della Toponomastica femminile nasce nell’anno 2017 ed è rivolto ai direttori, ai gestori di queste strutture alberghiere perchè è molto bello poter ricordare in quel territorio una scrittrice o una donna che, magari nel corso degli anni, è stata dimenticata o non si hanno più sue notizie.

Molte sono state in Sicilia e in Italia le strutture alberghiere dove una stanza è stata intitolata a donne importanti quali, ad esempio, ad Alda Merini, a Rosa Balistreri, a Renata Fonte.
La prima intitolazione ad Alda Merini avvenne in Versilia il 16 settembre 2017 grazie alla sensibilità di Cristiana Gemignani, ls proprietaria dell’hotel “Giulia”. L’albergo, affacciato sul lungomare del Lido di Camaiore, ha una tradizione gestionale femminile che continua da diverse generazioni. La scelta letteraria è ricaduta su Alda Merini, che vinse il Premio Viareggio nel 1996, con “Ballate non pagate” (1996) e il Premio Camaiore con “Superba è la notte”(2000). Alda era una donna forte, libera e profonda, proprio come il mare sul quale si affaccia la finestra della camera a lei dedicata. La “sua” camera profuma di acqua salata e di aromi trascinati dal vento e dal quale amava farsi pettinare. I libri aperti sul tavolino dell’albergo rievocano il suono della sua voce e il suo ritratto riflette il volto di una donna dai forti contrasti.
Il 5 novembre 2021, presso l’hotel “Villa Giuliana”, a Licata, è stata intitolata la “Sala delle riunioni” a Rosa Balistreri, famosa cantatrice folk licatese, con una cerimonia alla quale hanno partecipato ospiti e il gruppo della Toponomastica femminile. Ha preceduto la cerimonia di intitolazione un percorso lungo le vie dove Rosa Balistreri ha cantato con la sua voce roca l’amore, la passione, la fatica del lavoro, la pesca, il sole cocente, il dolore, suo e delle donne di Sicilia, il carcere.
Il poeta Ignazio Buttitta scrisse:   “la voce di Rosa, il suo canto strozzato, drammatico, angosciato, pareva uscisse dalla terra arsa della Sicilia…”.
Il 25 luglio 2021, l’hotel Terminal di Santa Maria di Leuca ha intitolato la Camera d’Autrice a Renata Fonte , prima Assessora al Comune di Nardò, prima vittima di mafia nel Salento, prima vittima politica del luogo. L’omicidio-femminicidio di Renata Fonte fece molto scalpore nei primi tempi, poi cadde nell’oblio. È stata la caparbietà delle figlie Sabrina e Viviana che si sono appropriate della loro storia personale e hanno cominciato a ricucire nella memoria collettiva i frammenti sfilacciati della vicenda.
All’interno di ogni camera delle strutture ricettive dedicata a queste donne è importante che ci siano: una fotografia, un quadro, alcune frasi, dei libri, richiami alla figura e all’opera della donne in questione, segni che ricordino la loro presenza.
Nella camera del B&B “Dimora San Girolamo” di Licata sono in mostra: la foto di Maria Messina, la pergamena e una piccola libreria che accoglie alcuni libri della scrittrice siciliana a disposizione degli avventori della struttura che amano conoscerla meglio.





La prof.ssa Giuseppina Incorvaia ha messo in evidenza come su Maria Messina c’è stato troppo silenzio che, per molti anni, ha coperto la vita, le opere di questa piccola grande donna, voce suggestiva autentica della letteratura siciliana. Ha magistralmente letto la biografia di Maria Messina affermando che notizie sulla vita della scrittrice sono state fornite dall’unica nipote, Annì, figlia del fratello Salvatore, e dalla brevissima corrispondenza che Maria tenne con Giovanni Verga, che tanto l’amava e tanto la stimava. Dei suoi paesani mistrettesi così Gli scriveva:”I miei buoni mistrettesi”.



La prof.ssa Nella Seminara ha parlato della permanenza di Maria Messina a Mistretta, dal 1903 al 1909 perchè il padre, essendo un insegnante di Scuola, si è trasferito con la famiglia a Pistoia. Ha raccontato la grande attenzione che l’Associazione “Progetto Mistretta” rivolge all’amata scrittrice istituendo annualmente il
“PREMIO LETTERARIO MARIA MESSINA”, giunto quest’anno alla XVIII Edizione.
Ha parlato del giornale locale “Il Centro Storico”, dove spesso si scrive e si legge su Maria Messina.
Ha regalato l’ultima copia del giornale alla prof.ssa Lia Nogara per darne comunicazione ai suoi alunni, qualcuno dei quali potrebbe partecipare al Premio letterario.



La prof.ssa Mariella Mule’, ricordando che l’8 Marzo è la giornata internazionale dei diritti della donna, ha rivolto il suo pensiero alle donne violentate, maltrattate, uccise. Quindi ha letto magistralmente una pagina del romanzo
“LA CASA NEL VICOLO”.

La dott.ssa Donatella Meli ha letto, anche lei in maniera chiara e coinvolgente, il racconto “ROSE ROSSE” tratto dal libro “Ciancianedda” dove Maria Messina cita la città di Licata.


Infine la prof.ssa Arianna Bona ha letto un’altra pagina del romanzo “LA CASA NEL VICOLO” ricevendo molti applausi. 
La signora Lavinia Licata, titolare del B&B “Dimora San Girolamo”, ha ringraziato: il gruppo della Toponomastica femminile, la Pro Civis, tutte le associazioni e le altre persone intervenute alla cerimonia.



E’ stata scoperta la piastrella in onore di Maria Messina, realizzata dalla ceramista Susanna De Simone di Palermo.




Gli applausi sono stati abbondanti, sinceri, affettuosi e cordiali.
Insieme abbiamo dimostrato grande amore per Maria Messina, notevole elogio per l’iniziativa di questa cerimonia, l’entusiasmo di portare lontano il nome della città di LICATA.




Chi era MARIA MESSINA?
Maria Messina nacque ad Alimena, un paesino in provincia di Palermo, il 14 marzo del 1887. Si arrese alla sofferenza fisica all’alba del 19 gennaio del 1944 morendo a Masiano, una frazione a pochi chilometri da Pistoia, nella casa di contadini della famiglia Tarabusi dove si era trasferita per sfuggire ai bombardamenti della guerra, che aveva diviso l’Italia in due parti separandola dall’amato fratello Salvatore e dalla nipote Annì, e dove viveva in solitudine in campagna, “vinta” dal destino, divorata dalla distrofia muscolare.
Prima di morire, donò alla sua affezionata infermiera Vittoria Tagliaferri “I doni della vita”,  un documento di fede e di religiosità, un’esperienza di sofferenza fisica e spirituale. A Pistoia fu sepolta nel Cimitero della Misericordia Addolorata. Riesumata nel 1966, i suoi resti mortali furono custoditi nella stessa tomba della madre, la signora Gaetana Valenza Traina.
Maria Messina fu una delle più grandi scrittrici veriste, ammirata dal Verga, commentata da Borghese come “scolara del Verga”.
Tuttavia, completamente dimenticata, è stata assente dalla letteratura italiana del Novecento.
Abbattere il muro del silenzio attorno a lei, schiudere le porte dell’oscurità, che avevano nascosto per oltre mezzo secolo il nome e l’opera di Maria Messina, aprire quelle della sua fama, furono meriti dello scrittore Leonardo Sciascia che, nei primi anni ottanta, ha riproposto la lettura di alcuni dei suoi racconti. Da allora le sue opere hanno attraversato una nuova stagione di notorietà e sono state tradotte in diverse lingue.
Nelle sue opere ha raccontato, con una commiserazione pervasa di ribellione, la società maschilista dell’epoca, la sottomessa e oppressa condizione femminile in Sicilia quale era fino agli anni della seconda guerra mondiale.
Ha esaminato diversi temi come quello della gelosia, dell’adulterio, dei maltrattamenti, dell’abuso sessuale, dei pregiudizi, dei costumi, delle contraddizioni, della religiosità. Nei suoi lavori la Messina ha evidenziato anche l’isolamento e la percezione di un destino avverso, a cui non ci si può ribellare, che non dà ai “vinti” la possibilità di evasione e di liberazione in una società dove le regole sono stabilite da sempre.
Poichè dimorò a Mistretta dal 1903 al 1909, in una casa di Via Paolo Insinga dove ambientò le sue novelle e i suoi racconti, l’Associazione “Progetto Mistretta” ha rivolto alla scrittrice grande attenzione assegnando a Maria un posto di meritevole rilievo nella cultura amastratina divulgando il suo nome e la sua opera attraverso la promozione del PREMIO LETTERARIO “Maria Messina” con cadenza annuale (già alla XVIII edizione) e la cui premiazione avviene nell’elegante sala di rappresentanza del Circolo Unione.
Mistretta onora Maria Messina intitolandole una strada  della città. Il Sindaco, avv. Iano Antoci, la giunta comunale, con al seguito la banda musicale, le hanno intitolato una via del centro urbano il 20 Ottobre 2007.
Nel mese di febbraio del 2009 l’Amministrazione comunale di Mistretta ha conferito alla scrittrice Maria Messina la cittadinanza onoraria.
Grazie all’interessamento dell’Associazione “Progetto Mistretta”, al giornale “Il Centro Storico”, e al certosino lavoro di ricerca del pistoiese “mistrettese”  Giorgio Giorgetti, le spoglie di Maria Messina sono state trasferite dal cimitero della Misericordia di Pistoia al cimitero monumentale di Mistretta.
La cerimonia di accoglienza e di tumulazione dei suoi resti mortali è avvenuta il 24 aprile del 2009.
Ada Negri, poiché le due donne relazionavano in forma epistolare, scrisse a Maria Messina: “Non ti conosco fisicamente, ma mi sembra di conoscere bene la tua grande anima”.
Nel 2016 anche la città di Licata  ha onorato la scrittrice Maria Messina intitolandole la strada,  una traversa di via Salso.
Alcuni titoli dei libri:
La casa nel vicolo, Casa paterna, piccoli borghi, Pettini fini, Ciancianedda, L’amore negato, Personcine, Ragazze siciliane, Il guinzaglio.

 

 

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