Sep 19, 2014 - Senza categoria    Comments Off on LA BELLISSIMA PARTHENOCISSUS QUINQUEFOLIA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

LA BELLISSIMA PARTHENOCISSUS QUINQUEFOLIA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

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23 Settembre. Equinozio d’autunno. La durata delle ore di luce eguaglia la durata delle ore di buio. Diamo l’addio alla stagione estiva e il benvenuto alla stagione autunnale.
La pianta di Parthenocissus quinquefolia offre l’aspetto della sua maggiore bellezza proprio in autunno quando l’insieme delle foglie assume splendide tinte scarlatte molto vivaci e brillanti e, in special modo, quando la pianta è ben esposta al sole come quella che ben vegeta nella villa comunale “G.Garibaldi” di Mistretta.

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Il Parthenocissus è un genere che comprende circa dieci specie di piante rampicanti a foglie caduche appartenenti alla famiglia delle Vitaceae e ampiamente diffuse nell’America settentrionale, nell’Asia orientale, in Cina, in Giappone. Alcune specie sono state introdotte in Europa nel XVII secolo andando ad  abbellire i giardini pubblici e privati. In Italia crescono ovunque adattandosi alle più svariate condizioni ambientali e climatiche. Più comunemente, tutte le specie sono conosciute con l’unico nome di ”Vite americana”.
Esistono le varietà: il Parthenocissus himalayana, il Parthenocissus inserta, il Parthenocissus quinquefolia,il Parthenocissus thomsonii, il Parthenocissustricuspidata.
Il termine del genere “Parthenocissus” deriva dal greco “παρθένος”, “abbondanza, pienezza”  e da “κισσός”, ”viticchio, edera” per la produzione abbondante delle foglie.  Il nome della specie “quinquefolia” ricorda il numero cinque dei lobi fogliari.
Le Viti americane sono piante rustiche, vigorose, a crescita rapidissima.Dal terreno si dipartono i tralci legnosi che, muniti di ventose terminali o di uncini, aderendo strettamente ai muri, alle pareti degli edifici, ai pergolati, alle cortecce degli alberi, permettono alle piante di innalzarsi.
Il Parthenocissus quinquefolia, conosciuta con i sinonimi “Vitis hederacea”, “Vite vergine”, “Vite del Canada”, perché originaria dell’America settentrionale, presente nella villa comunale di Mistretta, è la specie più conosciuta.
La pianta si è strettamente avvinghiata al muro adiacente alla Casa circondariale, allungandosi in verticale senza bisogno di essere sostenuta da nessun altro supporto. E’ bella, altissima, snella, elegante.
E’ avidissima di luce, pertanto il muro al quale si è aggrappata, per la diretta esposizione ai raggi solari per molte ore del giorno, è il suo luogo ideale tanto da essere stimolata ad emettere moltissime foglie capaci di compiere un’efficacissima fotosintesi clorofilliana. Le grandi foglie alterne, ellittiche, formate da cinque foglioline, sono di colore verde-grigio sulla pagina superiore, di colore verde-azzurro sulla pagina inferiore. Presentano il margine finemente dentato e le nervature molto accentuate.

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 In primavera compaiono le infiorescenze costituite da racemi di piccoli insignificanti fiorellini di colore giallo-verdognolo.
I frutti, piccole bacche tondeggianti di colore scuro a maturazione autunnale, sono un alimento molto gradito agli uccelli e permangono sulla pianta per quasi tutto l’autunno. La moltiplicazione avviene per semina e per talea semilegnosa. In estate, allo scopo di alleggerire e di diradare i rami troppo folti, la pianta potrebbe essere sottoposta ad una leggera potatura.

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La Vite americana è impiegata come essenza ornamentale per coprire costoni rocciosi, barriere verticali, cancelli, ringhiere ai quali aderisce perfettamente e che invade estendendosi.
Non richiede particolari esigenze pedologiche. Resiste bene al freddo e all’inquinamento atmosferico. Apprezza un terreno umido e ricco di nutrimento e necessita di una buona quantità di fertilizzante alla fine dell’inverno. Le annaffiature devono essere regolari in autunno e generose in estate assicurando anche un ottimo drenaggio. Non ha molti nemici naturali. Tuttavia l’attacco degli Afidi potrebbe rovinare i boccioli e i germogli.
La pianta non ha particolare interesse in fitoterapia. Gli americani la utilizzavano come rimedio medicinale per combattere la diarrea, per risolvere i problemi di minzione, per alleggerire i gonfiori e le tumefazioni. Foglie e frutti, ingeriti per via orale, provocano infiammazioni alla bocca e, talvolta, potrebbero provocare nell’uomo antipatici fenomeni tossici. Meglio evitare!

 

 

 

 

 

 

 

 

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