Feb 3, 2013 - Senza categoria    Comments Off on CHI ERA MARIA MESSINA

CHI ERA MARIA MESSINA

 MARIA

Maria Messina nacque a Palermo, nel quartiere “Acqua Santa”, il 14 marzo del 1887. Si arrese alla sofferenza fisica all’alba del 19 gennaio del 1944 morendo a Masiano, una frazione a pochi chilometri da Pistoia, nella casa di contadini della famiglia Tarabusi dove si era trasferita per sfuggire ai bombardamenti della guerra, che aveva diviso l’Italia in due parti separandola dall’amato fratello e dalle nipoti, e dove viveva in solitudine in campagna, “vinta” dal destino, divorata dalla distrofia muscolare.
Prima di morire donò alla sua affezionata infermiera Vittoria Tagliaferri “I doni della vita”, un documento di fede e di religiosità, un’esperienza di sofferenza fisica e spirituale. A Pistoia fu sepolta nel Cimitero della Misericordia Addolorata. Riesumata nel 1966, i suoi resti mortali furono custoditi nella stessa tomba della madre, signora Gaetana Valenza Traina.
Maria Messina fu una delle più grandi scrittrici veriste, ammirata dal Verga, commentata da Borghese come “scolara del Verga”.
Tuttavia, completamente dimenticata, è stata assente dalla letteratura italiana del Novecento.
Abbattere il muro del silenzio attorno a lei, schiudere le porte dell’oscurità, che avevano nascosto per oltre mezzo secolo il nome e l’opera di Maria Messina, aprire quelle della sua fama, furono meriti dello scrittore Leonardo Sciascia che, nei primi anni ottanta, ha riproposto la lettura di alcuni dei suoi racconti. Da allora le sue opere hanno attraversato una nuova stagione di notorietà e sono state tradotte in diverse lingue.
Nelle sue opere ha raccontato, con una commiserazione pervasa di ribellione, la società maschilista dell’epoca, la sottomessa e oppressa condizione femminile in Sicilia quale era fino agli anni della seconda guerra mondiale.
Ha esaminato diversi temi come quello della gelosia, dell’adulterio, dei maltrattamenti, dell’abuso sessuale, dei pregiudizi, dei costumi, delle contraddizioni, della religiosità. Nei suoi lavori la Messina ha evidenziato anche l’isolamento e la percezione di un destino avverso, a cui non ci si può ribellare, che non dà ai “vinti” la possibilità di evasione e di liberazione in una società dove le regole sono stabilite da sempre.
Poichè dimorò a Mistretta dal 1903 al 1909, in una casa di Via Paolo Insinga dove ambientò le sue novelle e i suoi racconti, l’Associazione “Progetto Mistretta” ha rivolto alla scrittrice grande attenzione assegnando a Maria un posto di meritevole rilievo nella cultura amastratina divulgando il suo nome e la sua opera attraverso la promozione del concorso letterario “Maria Messina” con cadenza annuale (già alla X edizione) e la cui premiazione avviene nell’elegante sala di rappresentanza del Circolo Unione.
In questo modo Maria è stata ricompensata per essere stata dimenticata dai critici, dagli storici della letteratura italiana del Novecento e dai lettori. Nel mese di febbraio del 2009 l’Amministrazione comunale di Mistretta ha conferito alla scrittrice Maria Messina la cittadinanza onoraria e le ha intitolato una strada del centro storico.
Mistretta onora Maria Messina intitolandole una strada  della città. Sabato, 20 Ottobre 2007, il Sindaco , avv. Iano Antoci, e la giunta comunale, con al seguito la banda musicale, hanno intitolato una via del centro urbano alla scrittrice siciliana.

20071020_01 ok

4 ok

Grazie all’interessamento dell’Associazione “Progetto Mistretta”, al giornale “Il Centro Storico”, e al certosino lavoro di ricerca del pistoiese “mistretteseGiorgio Giorgetti, le spoglie di Maria Messina sono state trasferite dal cimitero della Misericordia di Pistoia al cimitero monumentale di Mistretta.
Maria riposa lì accanto alla sua amata madre Gaetana Traina. Il merito di questo “ritorno” in patria si deve attribuire soprattutto al prof. Nino Testagrossa, il presidente dell’associazione “Progetto Mistretta”, che ha messo in risalto il legame della Messina con quelli che lei stessa definì “i miei buoni mistrettesi”. La cerimonia di accoglienza e di tumulazione dei resti mortali della scrittrice è avvenuta il 24 aprile del 2009.Le due piccole casse sono state collocate nella zona alta del Cimitero di Mistretta. Ada Negri, poiché le due donne relazionavano in forma epistolare, scrisse a Maria Messina: “Non ti conosco fisicamente, ma mi sembra di conoscere bene la tua grande anima”.
Anche noi mistrettesi non l’abbiamo conosciuta personalmente, ma possiamo dire di conoscere bene la sua anima, i suoi messaggi, la sua arte narrativa.
Sicuramente, come il popolo di Mistretta, così anche il popolo di Licata, leggendo il nome della strada che porterà il suo nome, potrà ricordare la scrittrice siciliana Maria Messina e potrà apprezzare l’alto valore letterario leggendo la sua abbondante produzione custodita in parte anche nella Biblioteca comunale di Licata.
L’Amministrazione comunale di Licata, il sindaco Angelo Graci, l’assessore alle pari opportunità dott.ssa Patrizia Urso, il prof. Francesco La Perna, presidente della Commissione per la Toponomastica sicuramente accoglieranno favorevolmente la proposta della prof.ssa Concetta Callea, presidente della FIDAPA, di intitolare a Maria Messina una strada  anche a Licata.

Finalmente, dopo tanti anni, nel  2016, per volere del sindaco Angelo Cambiano, anche la città di Licata  ha onorato la scrittrice Maria Messina intitolandole la strada,  una traversa di via Salso.

ok okokok

 

 

Comments are closed.