Apr 19, 2023 - Senza categoria    Comments Off on LE PIANTE DI OSTEOSPERMUM ECKLONIS E DI OSTEOSPERMUM FRUTICUM ADDOSSATE ALLA RECINZIONE DELLA MIA CAMPAGNA A LICATA.

LE PIANTE DI OSTEOSPERMUM ECKLONIS E DI OSTEOSPERMUM FRUTICUM ADDOSSATE ALLA RECINZIONE DELLA MIA CAMPAGNA A LICATA.

Durante la passeggiata nelle campagne di contrada Montesole-Giannotta a Licata, la mia attenzione è stata attratta dalla colorazione bianco-violacea di moltissime piante fiorite che, prepotentemente, occupano ampi spazi delle recinzioni, anche attorno al cancello della mia campagna, creando un ambiente colorato.
Sono i fiori di Osteospermum che mettono allegria, perché sono l’esplosione della vita.
Formano pareti intense, ampie e ondeggiano al primo alito di vento.

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Esistono circa 80 specie di Osteospermum, ma la più frequente è “l’Osteospermum di Ecklon o Dimorfoteca di Ecklon”.
Questa specie è nota con altri nomi: “Margherita sudafricana, Margherita del Capo, Margherita dagli occhi azzurri, Margherita dei Carpazi”.
Etimologicamente il nome del genere “Osteospermum” deriva dall’unione delle parole greche “όστεον”  “osso” e “σπερμα” “seme” per via dei semi duri, che sembrano di osso.
Il nome “Dimorphotheca” deriva dal greco “δίς” “due volte” e da “μορφή” ” forma”, “apparenza”, e da “θήκη” “cassa, scrigno, capsula” per i frutti o i semi di duplice forma.
Il nome della specie “ecklonis” è stato attribuito in onore del Dr. Christian Frederik Ecklon (1795-1868), studioso botanico tedesco.
Si tratta di piante originarie dall’Africa meridionale, ma anche dalla penisola arabica, ritrovate nelle praterie, nelle montagne rocciose, ai margini dei boschi.
L’Osteospermum, per bellezza e per la raffinatezza dei suoi fiori, dal colore bianco, rosa,violetto, ha conquistato molti floricoltori non solo con il bell’aspetto, ma anche per la fioritura a lungo termine.



L’Osteospermum è un genere botanico composto da circa 85 specie appartenenti alla grande famiglia delle Asteraceae maggiormente originario dell’Africa meridionale e della penisola arabica.
Alcune specie sono piante erbacee, altre sono arbusti.
La specie più nota e più coltivata è la “Osteospermum ecklonis”, una pianta erbacea perenne, se il clima è mite in inverno, altrimenti è annuale, se il clima è freddo.



Possiede radici profonde, con le quali si lega al terreno, e dalle quali si sollevano i fusticini, eretti, alti fino a 1 metro, da dove emergono densi cespi di foglie disposte a rosetta alla base della pianta, sessili, lanceolate, ghiandolari, di colore verde chiaro, cerose, cuoiose, leggermente succulente, aromatiche e con il margine intero.


Fra le foglie sbocciano i fiori, simili a margherite, di colore viola che iniziano a fiorire in primavera prolungando la fioritura fino all’inizio dell’estate.



Durante i mesi invernali la pianta si concede un lungo periodo di riposo entrando in una sorta di “letargo” per poi rifiorire durante la stagione successiva.
Nella stessa ringhiera della mia campagna vegetano bene  anche fiori di Osteospermum fruticosum dal colore bianco.

Se le foglie o il gambo sono danneggiati, il fiore emette un odore piuttosto sgradevole che, altrimenti, non c’è.
La pianta di Osteospermum può essere propagata per seme o per talea.
Il frutto è una piccola bacca con la superficie rugosa.

La riproduzione per seme si esegue in primavera.
Si usano i semi raccolti in autunno dai fiori appassiti e si conservano in un luogo fresco ed asciutto.
Seminati in semenzai o nei vasi, su un substrato universale, germoglieranno dopo 10-15 giorni circa.
La moltiplicazione per talee semilegnose si esegue all’inizio della primavera.
Bisogna tagliare alcuni steli teneri, lunghi circa 10 cm, che vanno interrate in un miscuglio di sabbia e di torba nel terreno o nei vasi. Radicheranno in circa 20 giorni.
Nella stagione autunnale è possibile effettuare la divisione dei cespi.
L’Osteospermum è una pianta rustica, ornamentale, facile da coltivare sia in giardino, in piena terra, per formare bordure e aiuole, sia nei vasi, per abbellire le terrazze e i balconi delle case private creando un fenomeno spettacolare allegro in primavera e in autunno.

Essendo una pianta di origine africana bisogna tenere presente che il suo principale nemico è il freddo durante il periodo invernale.
Per questo motivo, pur essendo una pianta perenne, spesso viene coltivata come pianta annuale.
La coltivazione in vaso ha il vantaggio che, all’arrivo della stagione fredda, le piante possono essere riparate in un luogo dove la temperatura si mantiene costantemente più alta.
Gradisce una posizione all’aperto, su luoghi molto soleggiati, dove può ricevere alcune ore di luce diretta ogni giorno, ma cresce anche a mezz’ombra, dove la temperatura minima annuale non deve essere inferiore a -4 -5ºC, pur producendo più foglie che fiori.
L’Osteospermum non è una pianta esigente in fatto di terreno, ma preferisce essere posta su un substrato fertile, ricco di sostanza organica, soffice, leggero e ben drenato.
È adatta anche ai giardini di mare, perché sopporta il caldo intenso, la salsedine ed i venti salmastri.
Potrebbe incorrere in una fase di riposo vegetativo durante la stagione avversa, per riprendere la fase di vegetazione quando le condizioni torneranno favorevoli.
Durante il periodo della fioritura la pianta necessita di irrigazioni regolari ed abbondanti evitando i ristagni idrici, che potrebbero provocare la formazione di marciumi radicali.
Durante le altre stagioni occorre bagnare il terreno con moderazione e solo quando è asciutto.
Dall’inizio della primavera e fino alla fine dell’estate è consigliabile concimare aggiungendo dei fertilizzanti organici, come guano o pacciame.
Oppure usare quelli chimici, liquidi per piante da fiore diluiti nell’acqua d’irrigazione in modo da stimolare un migliore sviluppo della pianta e una fioritura più abbondante.
La pianta non ha bisogno di essere potata. Si devono soltanto eliminare i fiori appassiti, accorciare gli steli che crescono troppo, e tagliare quelli secchi o deboli.
Per quanto riguarda i parassiti, le malattie e le altre avversità l’Osteospermum è frequentemente attaccato dagli Afidi, dalla Mosca bianca, dalla Cocciniglia cotonosa.
L’azione preventiva contro eventuali attacchi è quella di intervenire con insetticidi specifici, da somministrare prima della ripresa vegetativa.
Importante: la pianta di Osteospermum contiene acido cianidrico, che la rende velenosa per il bestiame.

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