May 9, 2021 - Senza categoria    Comments Off on LE PIANTE DI CLIVIA MINIATA NELLA MIA CAMPAGNA DI LICATA

LE PIANTE DI CLIVIA MINIATA NELLA MIA CAMPAGNA DI LICATA

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Pianta molto elegante, è amata e apprezzata per le bellissime infiorescenze di fiori campanulati di un colore rosso aranciato che spuntano al centro di foglie nastriformi. E’ la “CLIVIA MINIATA” chiamata anche “Giglio sudafricano”.
Curo amorevolmente tutte le Clivie presenti nella mia campagna, a Licata, dove crescono nella veranda all’ombra degli alti Pini.

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https://youtu.be/_q0mLgFiSmc

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La scoperta della Clivia risale al 1815 e il merito è di William J. Burchell, che la raccolse presso il Great Fish River nell’Africa del Sud.
Il nome del genere “Clivia” è stato attribuito per onorare Lady Charlotte Florentina Clive, duchessa di Northumberland, nipote del generale Robert Clive, che le aveva coltivate nel suo giardino, e a cui l’ha dedicata John Lindley che, nel 1828 procedette alla classificazione della Clivia con il nome di “Clivia nobilis”.
Il genere Clivia non è molto ampio.
Infatti, comprende poche specie tutte provenienti dal Sudafrica.
Le principali varietà sono: La Clivia nobilis che è la prima specie a essere stata classificata e la prima a giungere in Europa.
E’ la specie che cresce più lentamente rispetto alle altre. Ha fiori tubolari di colore arancio intenso, penduli e tubolari, che sbocciano da metà inverno a primavera, ed estremità verdi che si trasformano in belle bacche rosso acceso.
Le foglie sono nastriformi, di colore verde scuro, molto lucide e decorative anche in assenza di scapo fiorale.
La Clivia caulescens è la più vigorosa.
Ha fiori penduli di colore rosso-arancio bordati di verde. Le foglie sono lunghe e sottili.
La Clivia cyrtanthiflora è la varietà di Clivia ottenuta dall‘ibridazione della Clivia nobilis con la Clivia miniata.
Produce scapi fiorali ricchissimi, recanti anche 60 fiori di un bel colore rosso aranciato. È la pianta più rustica tra tutte le altre  sopportando temperature fino a 0°C e un ambiente piuttosto umido.
La Clivia gardenii produce mazzi di fiori tubolari di colore giallo-arancio o salmone con bordi verdi e foglie verdi strette lunghe.
Fiorisce in pieno inverno.
La Clivia robusta è stata classificata solo nel 2004.
Di notevoli dimensioni, alta oltre 2 metri, produce grandi infiorescenze dotate di tanti fiori, fino a 40, curvi e di colore rosso-aranciato, lunghe foglie persistenti e radici aeree che si dipartono dagli steli. Ama l’acqua e gli ambienti umidi.
La Clivia miniata, specie molto diffusa e coltivata nei giardini, presente anche nel mio villino, elegante, decorativa, è originaria delle basse foreste della regione dello Swaziland, in Sudafrica, dove cresce all’ombra degli alberi.

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 E’ una pianta sempreverde, appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae,diffusa in Italia dove il clima è più mite, come a Licata, in provincia di Agrigento.
Possiede un grande apparato radicale composto da radici rizomatose piuttosto spesse e carnose che tendono a espandersi fino a coprire interamente tutto lo spazio a loro disposizione.
Le radici si possono dividere per produrre nuove piantine.
Le foglie, di colore verde molto intenso, partono dalle radici e sono lunghe, nastriformi, incurvate verso l’esterno, con la punta arrotondata.

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Le infiorescenze a ombrella spuntano all’apice degli steli rigidi, che crescono al centro della rosetta di foglie, e sono formate da un ciuffo di fiori imbutiformi, eretti e rivolti verso l’alto, di colore arancione brillante. La fioritura inizia in primavera.

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Ogni singolo stelo può sostenere 10-15 fiori.
Anche se il singolo fiore dura pochi giorni, l’antesi è lunga e rigogliosa perché vengono rigettati continuamente nuovi fiori.
La  nuova pianta fiorisce, in genere, dopo tre anni di vita.
I fiori appassiti devono essere immediatamente rimossi.
Una volta terminata la stagione dell’antesi, si dovranno semplicemente tagliare tutti i fiori proprio alla base dello stelo.
Dopo la fioritura, sulla pianta si formano i frutti, che sono delle carnose bacche rosse riunite all’apice dello scapo floreale.

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La maturazione è lenta e rimangono  sulla pianta per molto tempo.
All’interno del frutto sono presenti uno o più semi fertili che maturano dopo parecchi mesi. La Clivia si moltiplica per seme e per divisione della pianta.

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Tolta la polpa e lasciati asciugare, i semi possono essere interrati e fatti germinare tenendo il vaso in un luogo luminoso, fresco e umido.
Il periodo giusto per la semina è la tarda primavera o l’inizio dell’estate.
Non appena compariranno le nuove piantine, esse si potranno travasare in vasi più grandi.
Generalmente, le piante ottenute dal seme fioriranno dopo alcuni anni.
Per divisione della pianta si interviene a primavera. Si separano le piante lasciando diverse foglie su ognuna di esse e avendo cura di non danneggiare le radici. Poi si procede a rinvasarle in piccoli vasi mantenendo umido il terriccio. Si lasciano all’ombra e, dopo la formazione delle radici, si potranno spostare al sole.
La Clivia miniata è una pianta di facile coltivazione, che si fa apprezzare per le splendide fioriture dei fiori a campana, di colore arancione, e per le foglie nastriformi caratterizzate da uno splendido colore verde lucente.
E’ ideale per decorare giardini, terrazze di abitazioni private,  uffici.
E’ una pianta resistente, che vegeta bene posta su qualsiasi tipo di terreno ben drenato servendosi della materia organica ivi contenuta.
Il terriccio deve rimanere costantemente umido, ma senza ristagni idrici.
Necessita di un luogo riparato e sopravvive all’aperto solo in climi particolarmente miti a una temperatura costante dai 21 ai 28 °C durante l’estate e dai 13-15 °C durante l’inverno.
Preferisce essere esposta alla luce, ma non ai raggi diretti del sole.
Le annaffiature devono essere abbondanti e regolari dal periodo primaverile a quello autunnale.
Molto utili sono anche le concimazioni, in media ogni due settimane, utilizzando un concime liquido ad alto contenuto di azoto, di fosforo, di potassio, di ferro, di manganese, di rame, di zinco, di boro, di molibdeno.
Non necessita di alcuna potatura, ma bisogna rimuovere le foglie secche e appassite.
Generalmente la Clivia  miniata si coltiva nel vaso di terracotta, ma può essere coltivata anche in piena terra solo nei climi miti.
Quando le radici non hanno più spazio disposizione, allora è necessario effettuare il rinvaso, solitamente ogni 2 anni, utilizzando un vaso poco più grande. La Clivia miniata, pur essendo una pianta molto resistente, non è immune alle malattie.

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I casi più frequenti sono: l’ingiallimento delle foglie dovuto a clorosi ferrica o a eccesso di acqua d’irrigazione, la comparsa di macchie scure sulle foglie per la presenza della cocciniglia cotonosa, degli acari e delle lumache, l’attacco dei funghi Phythophthora, che si sviluppano quando il terreno non garantisce un buon drenaggio o quando la pianta viene irrigata troppo spesso per cui la parte basale marcisce.
Se la base della pianta si macchia di nero e diviene molle, c’è un eccesso d’acqua.
Tutte le parti della Clivia miniata sono tossiche e, se ingerite in gran quantità, possono causare problemi di stomaco.
La sua linfa è irritante a contatto con la pelle. Infatti, nelle foglie e nelle radici è contenuto un alcaloide, la licorina, una sostanza tossica.
Nel linguaggio dei fiori per il suo aspetto rigoglioso la Clivia simboleggia la “generosità”.

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