Jan 1, 2020 - Senza categoria    Comments Off on L’ALBERO DI PICEA PUNGENS KOSTERIANA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

L’ALBERO DI PICEA PUNGENS KOSTERIANA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

 

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Il Picea pungens varietà “kosteriana” è una bellissima coniferasempreverdepresente nelgiardino “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta con diversi esemplari. Il Picea pungens kosteriana è detto “Abete azzurro” a causa della colorazione verde blu dei germogli che spuntano in primavera.

 

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Etimologicamente il nome del gene “Picea”, utilizzato già dai latini, potrebbe derivare da “Pix picis”pece”, in riferimento all’abbondante produzione di resina.
Il nome della specie “ pungens” fa riferimento alle punte acute e pungenti degli aghi.
L’alberello presente nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta è la varietà “Koster”. Secondo la teoria di den Ouden la varietà Kosteriana dopo il 1885 fu selezionata da seme su una base locale da Arie Koster Mz di Boskoop (Olanda).
Appartenente alla numerosa famiglia delle Pinaceae, Il Picea pungens kosterianaè stato introdotto in Europa proveniente
dall’ America settentrionale, diffuso in tutta Italia e coltivato esclusivamente come pianta ornamentale per l’effetto cromatico argenteo dei suoi rami.
Albero medio-piccolo, quello della villa comunale ha raggiunto un’altezza di circa tre metri, ma la specie può raggiungere anche i trenta metri d’altezza crescendo molto lentamente per la sua longevità.

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Presenta un portamento piramidale con unico tronco diritto, che può raggiungere 1,5 metri di diametro, e rivestito dalla corteccia rugosa, a scaglie, profondamente scanalata nella parte inferiore del tronco, di colore grigio scuro-marrone.

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I rami del primo ordine sono numerosi, corti o moderatamente lunghi, sviluppati orizzontalmente, più eretti o assurgenti quelli vicini alla cima. I rami del secondo ordine sono densi, rigidi, sviluppati in orizzontale.

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I rami sono coperti dalle foglie aghiformi, con le punte pungenti, rigide, lunghe 1,5-3 cm e leggermente ricurve, robuste, di colore azzurro – argento intenso con riflessi bluastri.

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Possiedono gli stomi su entrambe le pagine, disposti su 3-6 linee per ogni pagina. I fiori maschili sono strobili ovoidali, gialli, ascellari, cilindrici, lunghi 2-3 cm.
I fiori femminili, più lunghi di quelli maschili, si trovano all’apice dei rami.
La pianta fiorisce quasi tutto l’anno.
I coni femminili sono terminali, sessili, ovoidali-oblunghi o cilindrici, inizialmente eretti, poi pendenti a maturazione, lunghi 5-8 cm e larghi 3-4,5 cm, inizialmente verdi, poi marroni-giallastri o marroni-pallidi. Le pigne sono pendule, di colore marrone chiaro lunghe circa 12 centimetri.

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 I semi, marroni, sono ovoidali, appuntiti, lunghi 3 mm, con parte alata obovata lunga 6-9 mm, marrone-giallastra.
La moltiplicazione avviene per seme in primavera. Durante i mesi estivi è possibile praticare talee semilegnose.
L’habitat naturale del  Picea pungens kosteriana  è prevalentemente lungo torrenti di montagna, negli umidi versanti settentrionali, su litosuoli montani e ghiaiosi vegetando bene ad altitudini comprese tra i 1000 e i 3300 metri. Pertanto l’areale è molto vasto e, sebbene le subpopolazioni siano sparpagliate e non numerose, non vi sono evidenze di declino delle stesse. Per questi motivi è classificata come specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN.
Ogni albero presente nel giardino di Mistretta è ben inserito nel suo ambiente montano, non teme il freddo, vive bene isolato, posto su un terreno acido, anche povero ma sciolto e con un ottimo drenaggio.

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 Albero molto rustico, tollera bene anche le alte temperature, soffre la siccità, quindi è indispensabile annaffiarlo quando è necessario,  resiste all’inquinamento atmosferico.
Richiede almeno alcune ore al giorno di irradiamento solare. Ogni 2-3 anni, verso la fine dell’inverno o l’inizio dell’autunno, è prudente mescolare al terreno, ai piedi del fusto, una buona quantità di fertilizzante per portare il giusto apporto di nutrienti alle radici che subito si sviluppano abbondantemente.
Con l’innalzarsi delle temperature diurne, all’inizio della primavera, è bene praticare anche un trattamento preventivo con un insetticida ad ampio spettro e con un fungicida per prevenire lo sviluppo di malattie il cui dilagare è favorito dall’elevata umidità ambientale. Il Picea pungens kosteriana  teme l’attacco degli afidi, degli acari e degli insetti xilofagi.

 

 

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