Sep 7, 2019 - Senza categoria    Comments Off on L’ABIES PROCERA REALE NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

L’ABIES PROCERA REALE NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

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Verso la metà del secolo scorso lo scozzese David Douglas introdusse l’Abies procera reale, albero dal bellissimo portamento, nel nuovo ambiente delle “policies”, cioè dei boschi ornamentali che circondavano le case gentilizie di campagna in Scozia.
Nel giardino “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta si può ammirare l’Abies procera reale appoggiato quasi alla ringhiera percorrendo il viale di destra della villa.

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Fa da sfondo la casa del compianto prof. Sebastiano Ribaudo posta tra la strada Scalinata e la strada Siracusa a Mistretta.

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 L’Abies procera, sottospecie “reale”, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, è un albero sempreverde originario dell’America settentrionale e diffuso nella Catena delle Cascate in una vasta regione compresa tra lo stato di Washington e la California settentrionale.
Comunemente chiamato anche Abete Nobile, è più famoso come Albero di Natale. In Europa si è adattato a vivere ad alte quote perché è una pianta molto resistente.
L’Abies reale è una conifera che cresce rapidamente sollevandosi di 40, 50 centimetri l’anno. Presenta uno sviluppo eretto e l’esemplare adulto supera i 30 metri d’altezza.

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Il fusto è abbastanza spoglio nella parte bassa, mentre molte ramificazioni si sviluppano nella parte alta. E’ rivestito dalla corteccia che, nelle piante giovani, è di colore grigio–argenteo, è marrone-rossiccia e profondamente fessurata nelle piante adulte.

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 I rami sono rigidi, orizzontali al terreno. I rametti hanno piccoli peli ruvidi. Le gemme invernali sono resinose.

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Le foglie, aghiformi, molto fitte, lunghe da 2 a 4 centimetri, lisce, rigide, acuminate o leggermente dentellate all’apice, sono di colore verde-blu-argenteo su entrambe le pagine. Sui rami bassi, all’ombra, gli aghi rimangono appressati al rametto; sui rami alti, in piena luce, sono lunghi e rivolti all’insù.

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 La chioma assume la caratteristica forma conica, appuntita, con ramificazioni dense che conferiscono alla pianta un aspetto assai ornamentale.

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 Sono presenti le infiorescenze maschili e femminili. I fiori femminili sono raggruppati in strobili di squame spiralate portanti alla base gli ovuli; i fiori maschili, raggruppati pure in coni, che si formano in prossimità della cima negli esemplari adulti, sono formati da stami squamiformi. La fioritura avviene in autunno, da settembre a novembre.
Alla fioritura seguono i frutti. Sono le pigne erette, lunghe circa 20 centimetri, di colore giallo-marrone, presenti solo su alberi alti più di 6 metri e provviste di brattee sporgenti, acuminate e rivolte verso il basso. La pigna racchiude i semi alati che, quando si disintegra a maturità, li libera cadendo a terra e lasciando sull’albero il rachide sottile. La moltiplicazione avviene per seme.
Il periodo migliore per la semina è la primavera. S’interrano leggermente i semi in un miscuglio di terriccio e di sabbia mantenuto abbastanza umido fino alla germinazione.
L’Abies procera reale è strettamente affine all’Abete rosso e all’Abete del Caucaso con i quali può ibridarsi.
E’ una pianta rustica, ma di non facile adattabilità. Esige climi freschi e con piovosità abbondante e ben distribuita, perciò non è molto diffuso nel nostro Paese.
Predilige terreni soffici, freschi, profondi, privi di ristagno idrico, ma abbastanza umidi. Resiste al vento e al freddo, può sopportare temperature molto rigide, teme la siccità prolungata, quindi è consigliabile annaffiare, soprattutto gli esemplari giovani, durante i mesi estivi.
Periodicamente bisogna arricchire il terreno con un abbondante fertilizzante.
Per uno sviluppo equilibrato dell’Abete procera reale è bene scegliere una posizione in semi-ombra dove la pianta può godere della luce diretta del sole soltanto durante le ore più fresche della giornata.
Nei mesi estivi è bene praticare trattamenti mirati, specifici contro i parassiti, da praticarsi soltanto quando si nota sulla pianta la presenza di funghi o di insetti.
In genere, in questo periodo dell’anno è molto probabile l’infestazione da parte degli Acari e della Ruggine il cui sviluppo è favorito dal clima secco.
Talvolta è attaccato dagli insetti del genere Adelges, molto aggressivi e nocivi.
 L’Abies procera reale è comunemente coltivato per il rimboschimento.
Produce un legno leggero e piuttosto solido, a grana fine e compatta.
Nell’America settentrionale è usato per opere di falegnameria non destinate a restare all’aperto.

 

 

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