Oct 14, 2020 - Senza categoria    Comments Off on la THUJA PIRAMIDALIS E la THUJA PLICATA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

la THUJA PIRAMIDALIS E la THUJA PLICATA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

???

Alta, slanciata, bella, elegante la Thuja piramidalis, presente nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi” di Mistretta, è posta all’interno dell’aiuola centrale, alle spalle dell’edicola votiva a San Sebastiano.

1A OK

 

CLICCA QUI

 

Il nome scientifico Tuja è stato usato per la prima volta da Teofrasto nella “Historia plantarum“, ma la sua origine greca “θύον”, “incenso”, “albero odoroso”, per il caratteristico odore del legno, indica che è utilizzato per ardere a scopo sacrificale.
Dioscoride parla della Tuja riportando il nome scritto “Thuia” secondo l’uso ionico. La Thuja, per la sua longevità, ha meritato in America l’appellativo di “Arbor vitae”, “Albero della vita“.
La Thuja, piramidalis appartenente alla famiglia delle Cupressaceae, è un albero di taglia media, che può raggiungere in 15 anni i 3 metri d’altezza perchè cresce non troppo rapidamente. Originaria della Cina, del Giappone, dell’America Settentrionale, dell’Alaska, la Thuja piramidalis è una pianta robusta, generosa, elegantissima, per le diverse gradazioni di verde cangiante del suo fogliame e usata a scopo ornamentale. E’ una pianta sempreverde, in inverno assume una colorazione giallo-verde, ma mantiene le foglie per tutto l’arco dell’anno.

2 OK

Esistono diverse specie arboree e arbustive. La Thuja piramidalis e la Thuja occidentalis sono piante molto simili.
La Thuja piramidalis è più slanciata e con l’apice più appuntito.
La Thuja occidentalis ha le foglie di colore verde intenso che tende al giallastro nella pagina inferiore.
La Thuia piramidalis è una pianta dal rapido accrescimento, molto longeva, raggiunge i migliori sviluppi nelle zone dove le estati sono fresche e gli inverni non eccessivamente rigidi, con precipitazioni medie e forti.
La Thuja piramidalis, presente nel giardino di Mistretta, è una conifera ad arbusto legnoso, resinoso, con un portamento piramidale, eretto.
Il fusto, in basso, in genere è spoglio, mentre in alto si allarga a formare la chioma ed è rivestito dalla corteccia fessurata di colore rosso-cannella.

3 OK

I rametti sono brevi, molto ramificati, orizzontali e leggermente appiattiti, con la faccia superiore diversa da quella inferiore e disposti sullo stesso piano a formare delle strutture a forma di ventagli.

4 OK

Le foglie, di colore verde brillante, sono persistenti, appressate, ridotte a squame e distribuite su una fitta rete di rami e rametti formanti una specie di ricamo. Molto aromatiche, se schiacciate, emanano una fragranza particolare.

5 OK

6 OK

I fiori, unisessuali, riuniti in infiorescenze maschili e femminili distinte, prodotti sulla stessa pianta, sono piccoli, terminali posti su brevi rametti.  Fiorisce da marzo a maggio. I frutti, gli strobili, di forma ovata, globosa, sono solitari, legnosi, posti all’estremità dei ramuli e ospitano due semi non alati situati sotto le squame fertili.

7 OK

8 OK

La moltiplicazione avviene per semina, per talea e per margotta. Il legno, chiaro, ha un gradevole profumo aromatico e un lieve sapore amarognolo. Si presta per lavori di falegnameria in genere, di carpenteria, per la costruzione di mobili.

Nel giardino di Mistretta sono presenti anche alcune piante di Thuja plicata che si trovano nell’aiuola dietro l’altalena dei bambini.
La specie, per la sua rusticità, è di facile coltivazione.
Il nome “plicata” è giustificato dalle sue foglie disposte come le pagine di un libro.
Il suo areale è esteso dalle coste dell’Alasca meridionale a quello del California settentrionale, dalle Montagne Rocciose alla Columbia.
Introdotta in Gran Bretagna nei vivai di John Veitch, si è poi diffusa in tutta l’Europa nel 1853 come albero ornamentale perché adatta per viali e per filari e, poiché sopporta bene la potatura, anche per la formazione di siepi.
La Thuja plicata è una pianta a portamento ovato-conico, che raggiunge un’altezza fino a 60 metri nella terra d’origine e fino a 30 metri in Europa.

9 TUIA PLICATA OK

Il tronco è diritto, rivestito da una corteccia bruno-rossastra molto screpolata e visibilmente solcata verso la base, che lascia scivolare l’acqua in superficie senza farla penetrare all’interno per non fare marcire il legno.
Presenta foglie aromatiche sempreverdi e, nonostante la loro ottima fragranza, le foglie di tutte le specie di Thuia sono velenose per la presenza del tuione.
Le foglie squamiformi, più o meno ghiandolose, opposte su rametti appiattiti, sono di colore verde chiaro nella pagina superiore, sfumate di giallo rossiccio nella pagina inferiore, con apici ottusi e formanti dei disegni ad X.

10 OK

I coni maschili sono ovoidali, gialli, piccoli; quelli femminili poco visibili, sono verdognoli. Le squame del cono sono appiattite.
Le Thuje stanno bene a gruppi formando siepi sempreverdi. Per dare una bella forma compatta alla siepe, bisogna eseguire necessariamente, in ogni momento dell’anno, una spuntatura dei rami, altrimenti crescerebbero in maniera disordinata.
E’ consigliabile compiere i tagli più energici nei mesi di febbraio o di novembre, quando, in pratica, la pianta è a riposo vegetativo perché non gradisce interventi violenti di potatura.
Tutte le Thuje sono piante rustiche, di facile coltivazione all’aperto, ma esigenti in quanto ad umidità, perciò preferiscono vivere nelle zone fresche. Possono sopportare temperature anche non molto rigide, e resistono al caldo estivo.
Preferiscono essere ben esposte ai raggi solari diretti, anche se tollerano le zone ombrose poste su un substrato di coltivazione abbastanza ricco, non eccessivamente drenato, soffice.
Necessitano di sporadiche concimazioni organiche all’inizio della primavera o in autunno e di annaffiature regolari solo per gli esemplari giovani, o da poco posti a dimora, invece per gli adulti è sufficiente l’acqua piovana.
Il miglior periodo per mettere la pianta a dimora è l’inizio della primavera o il tardo autunno.
In compagnia di Abeti, di Pini, di Aceri e di Querce, le Thuje formano boschi ricchi e floridi.
La Thuja possiede un legno profumato, durevole, resistente, di ottima qualità, facilmente lavorabile.
Gli indiani d’America settentrionale usavano il legno della Tuja plicata per costruire le loro canoe.
In Italia è adoperato per produrre tegole di legno, imbarcazioni, infissi, palizzate, rivestimenti, cassettame, muri dei bungalow, gazebi per i giardini. In omeopatia gli estratti della Thuja sono utilizzati nelle forme dolorose cagionate da processi artritici diffusi, per migliorare la sensazione di rigidità della colonna vertebrale e degli arti. In fitoterapia raramente è utilizzato l’olio essenziale di Thuja per combattere le verruche.
La Thuja plicata è minacciata dal “Palmar festiva”, un coleottero particolarmente dannoso, lungo circa 10 millimetri, di colore verde brillante, con riflessi metallici e con punteggiature nere.
L’insetto è presente in Italia dal 2003. A danneggiare la pianta è la larva perchè scava lungo il fusto gallerie appiattite che riempie di materiale eroso e di escrementi che interrompono i vasi vascolari corticali. Causa il disseccamento della parte apicale della pianta che reagisce producendo nella zona colpita una certa quantità di resina che forma un callo cicatriziale. La lotta meccanica con potature selettive, e quella chimica, con prodotti di contatto e sistemici, non hanno prodotto risultati apprezzabili.
Purtroppo, per la somiglianza al Cipresso, le piante di Thuja non sono molto apprezzate.

 

 

Comments are closed.