Dec 1, 2020 - Senza categoria    Comments Off on LA PYRACANTHA COCCINEA NELLA MIA CAMPAGNA IN CONTRADA MONTESOLE A LICATA

LA PYRACANTHA COCCINEA NELLA MIA CAMPAGNA IN CONTRADA MONTESOLE A LICATA

1 OK

Un’esplosione di gioia! Ecco come descrivo questa pianta, che coltivo nella mia campagna, in contrada Montesole a Licata, ogni qualvolta osservo i tantissimi frutti rossi! Si trova in un’aiuola ai piedi di un grande Pino e sotto le Hoye carnose.
E’ la “PYRACANTHA COCCINEA”!

???

3 OK

???????????????????????????????

 

https://youtu.be/EOazu7tC-0Y

CLICCA QUI

I Greci la chiamavano “Spina di fuoco”.

Il termine scientifico del genere “Pyracantha” deriva dall’unione delle due parole greche πύρ” “fuoco” e “άκανθα” “spina”, vale a dire “spina di fuoco” per ricordare i due tratti distintivi della pianta: nome che fa riferimento all’abbondante numero di spine che ricoprono i suoi rami e i frutti rossi che incendiano il giardino autunnale. In Italiano comunemente è chiamata “Agazzino” e “Roveto ardente”.
In inglese è chiamata “Firethorn” “spina di fuoco” alludendo alla coloratissima profusione di frutti invernali che ricoprono i rami spinosi.
Il genere Pyracantha appartiene alla famiglia delle Rosacee e comprende diverse specie, sia europee sia asiatiche, che differiscono per dimensioni, per le bacche di diversi colori, per la presenza più o meno di spine.
Molte sono le cultivar ottenute mediante ibridazione delle specie originarie e delle quali spesso non è nota  la specie di provenienza.
Tra le specie più diffuse ricordiamo: LaPyracantha angustifolia, una specie arbustiva sempreverde che produce fiori di colore bianco crema e i frutti di colore arancio che persistono sui rami per tutto l’inverno.
La Pyracantha crenulata, specie di provenienza cinese, con portamento compatto, di piccole dimensioni.
Non supera i tre metri di altezza. Produce bacche di colore arancio. Viene utilizzata anche come pianta officinale.
La Pyracantha yunnanensis, che somiglia molto alla specie coccinea con larghi corimbi di fiori bianchi, che sbocciano in maggio giugno, seguiti da frutti rossi. Le foglie e i frutti sono più grandi di quelli della Pyracantha coccinea.
La Pyracantha atalantioides, che raggiunge notevoli altezze, anche oltre sette metri. E’ un arbusto a rapida crescita e a portamento eretto, con frutti invernali rossi.
La Pyracantha “Orange Glow” che, nei mesi di maggio e giugno, produce ombrelle di fiori bianchi a cui seguono in autunno bacche color arancione. Le bacche attirano molti uccelli, che spesso vi nidificano.
La Pyracantha “Mohave” a bacche rosse.
La Pyracantha “Soleil D’or”, arbusto da siepe molto rustico e vigoroso. Ha rami spinosi ricoperti di foglie di colore verde lucido, fiori bianchi e, in autunno, si ricopre di bacche di colore giallo oro che tingono la chioma fino a inverno inoltrato e sono molto gradite agli uccelli.
La Pyracantha “navaho” è un arbusto sempreverde, spinoso, caratterizzato da uno sviluppo più contenuto, adatto come siepe o tappezzante. In primavera, tra aprile e maggio, produce una fioritura bianca seguita, in autunno, da abbondanti bacche.
La Pyracanthateton” è un arbusto da siepe robusto e a lento accrescimento alto circa 1,5 metri. Ha portamento colonnare, con spine e foglie di dimensioni più piccole rispetto alle altre varietà. In primavera produce piccoli fiori bianchi dal profumo delicato, seguiti da un’abbondante produzione di bacche di color giallo che ricoprono i rami fino a inverno inoltrato.
La Piracanta “rogersiana” è una specie arbustiva di piccole dimensioni con rami molto spinosi ricoperti di foglie di piccole dimensioni e bacche di una bella tonalità gialla dorata.
La “Pyracantha coccineaè la pianta coltivata nel mio giardino, a Licata.

5 OK

Appartenente alla famiglia delle Rosacee, è originaria dell’Asia Minore e della Cina.
Naturalizzata in Europa, Italia è presente in tutte le regioni tranne che in Valle d’Aosta e, forse, in Piemonte.
E’ una pianta ornamentale grazie al fatto che è bella in ogni stagione: in primavera perchè è fiorita, in autunno perchè è piena di bacche rosse, in inverno perchè è ricca di fogliame.
Presenta un portamento disordinato perché i fusti, legnosi, sottili, di un bel colore marrone piuttosto scuro, si sviluppano in ogni direzione e sorreggono una chioma di forma piuttosto ricurva.
La pianta è munita di spine lunghe nascoste tra le foglie. Le spine sono aculeate, rigide, lunghe circa 5 cm e, proprio per la loro presenza, le piante di Pyracantha sono utilizzate per realizzare siepi protettive.
Le foglie, piccole, di colore verde brillante, sono lucide, ovali, leggermente coriacee e a margini dentati.
E’ un arbusto sempreverde, vuol dire che le foglie persistono sui rami anche durante l’inverno. Le foglie non cadono contemporaneamente quando sopraggiunge la stagione fredda, ma, man mano che cadono, sono sostituite da altre foglie più giovani.

6 OK

7 OK

A OK

I fiori, a forma di stella, di colore bianco, molto numerosi, piccoli e profumati, sono raggruppati in infiorescenze a grappolo.
Con il loro gradevole profumo attirano le api e altri insetti pronubi. Fioriscono in primavera solo durante i mesi di maggio e di giugno.

B OK

8 FIORI OK

Dopo la fioritura, in autunno maturano sulla pianta dei piccoli frutti, le bacche, sferiche e dal colore arancione-rosso, riuniti in grappoli molto decorativi. I frutti, spettacolari, rallegrano il giardino, persistono sui rami per tutto il periodo invernale e spesso sono utilizzati per decori natalizi. Poiché i frutti persistono sulla pianta per molto tempo, sono amatissimi dagli uccelli, in particolare dai merli che nella mia campagna sono molto frequenti e numerosi.

???????????????????????????????

La pianta si moltiplica per semi, messi direttamente a dimora in aprile, e per talea dei rami posti a radicare nel periodo di luglio – agosto.
I frutti della Pyrarantha, ricoperti di una polpa zuccherina, sono commestibili, anche se il sapore dolce nasconde un retrogusto che, dopo aver consumato pochi frutti crudi, diviene poco gradevole. Un tempo si preparavano conserve di frutta e marmellate.
Le bacche da acerbe sono amare e astringenti.
I semi sono velenosi e tossici per la presenza di glicosidi cianogenetici.
Poiché le notizie discordanti circa la velenosità della Pyracantha sono discordanti, nel dubbio è meglio non mangiare le sue bacche.
La Pyracantha è una pianta rustica, resistente, di facile coltivazione, utilizzata singolarmente a scopo ornamentale per abbellire i giardini e il verde urbano.  Coltivata sotto forma di siepe, è utile, tramite le spine piccole ma pungenti, per rendere impenetrabili i confini dei giardini privati, per creare barriere, per consolidare scarpate stradali, per rinvestire aree incolte e ruderali.
Può essere coltivata in vasi di grandi dimensioni, e in piena terra, dove può allargare il suo apparato radicale.
La Pyracantha coccinea gradisce essere coltivata in luoghi semi ombrosi, deve può ricevere almeno per qualche ora del giorno la luce diretta del sole, adattandosi a qualunque tipo di terreno da argilloso a calcareo, anche se predilige quello sciolto e, soprattutto, ben drenato.
Sopporta l’inquinamento, la salsedine, temperature molto basse e, pertanto, può essere coltivata anche nelle regioni italiane caratterizzate da inverni rigidi e nelle zone montane fino a 1000 metri di altitudine. Per quanto riguarda le annaffiature,le piante giovani o impiantate da poco necessitano di regolari e frequenti annaffiature, ma solo se il terreno è asciutto.
Le piante adulte sono autosufficienti, si accontentano delle acque piovane ma, per produrre abbondanti fioriture e molti frutti devono essere irrigate durante i periodi di prolungata siccità e in estate. L’aggiunta nel terreno di un pò di concime ricco di sali minerali aiuta la pianta nella sua crescita.
È consigliabile sempre potare ogni arbusto durante la primavera asportando eventuali frutti che sono ancora presenti e tagliando con moderazione quei fusti che fuoriescono troppo dalla chioma. La potatura è necessaria per dare armonia di forma alla chioma, per eliminare i rami secchi e danneggiati. La potatura può essere praticata in qualsiasi periodo dell’anno, anche se è preferibile intervenire in primavera, subito dopo la fioritura, asportando i frutti ancora presenti e regolando i fusti che fuoriescono eccessivamente dalla chioma.
La Pyracantha teme l’attacco degli Afidi e, tra le malattie di origine batterica, il cosiddetto “fuoco batterico”, una malattia di origine batterica che va tempestivamente combattuta usando prodotti specifici per evitare la morte della pianta stessa.

 

Comments are closed.