Apr 5, 2021 - Senza categoria    Comments Off on LA POLYGALA MYRTIFOLIA NELLA MIA CAMPAGNA IN CONTRADA MONTESOLE A LICATA

LA POLYGALA MYRTIFOLIA NELLA MIA CAMPAGNA IN CONTRADA MONTESOLE A LICATA

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Ho sempre custodito e ammirato questa pianta, posta in un’aiuola vicino alla cisterna dell’acqua nella mia campagna in contrada Montesole, a Licata, non solo per la forma e per la bellezza dei suoi fiori, ma anche perchè nel linguaggio dei fiori è simbolo di purezza e di castità.
E’ la Polygala myrtifolia!

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https://youtu.be/KmuKHeHqipg

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Il nome del genere “Polygala”, derivante dal greco, è composto di due parole “πολύς” “molto” e “γἄλα” “latte” e significa “molto latte“.
Secondo un’antica credenza popolare le piante appartenenti a questo genere, se brucate dalle mucche, facevano aumentare la secrezione di latte. Dioscoride, riprendendo questa credenza, affermava che anche le neo-mamme producevano latte in abbondanza.
Il nome della specie “myrtifolia” si riferisce alla forma delle foglie simili a quelle del Mirtus communis.
Al genere Polygala appartengono molte specie di piante erbacee perenni diffuse in tutto il globo terrestre.
La maggior parte delle specie sono originarie delle zone tropicali, particolarmente numerose sono nelle Americhe.
In Italia la maggior parte di esse sono erbacee, perenni, allo stato selvatico e si trovano su tutto il territorio, nei prati mediamente soleggiati e nei margini di boschi.
Nella mia campagna sono nate spontaneamente alcune piante che ancora sono molto piccole, ma che io aiuterò a crescere.

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Alcune specie importanti di Polygala sono:
La Polygala amara L. (1759) che cresce in Europa, probabilmente non in Italia, ed è usata nella medicina popolare.
La Polygala butyracea Heckel (1889), che si trova in Africa occidentale e produce un grasso alimentare chiamato burro di Malukang.
La Polygala chamaebuxus L. (1753) o Poligala falso-bosso che è una specie suffruticosa, molto frequente anche in Italia, dove cresce in ambienti calcarei. Produce  fiori molto caratteristici e simili a quelli del Pisello odoroso.
La Polygala latifolia Ker Gawl che ha foglie molto larghe e vive in America Settentrionale.
La Polygala senega L. (1753) o Senega o Poligala virginiana che è una piccola pianta erbacea, originaria delle regioni orientali dell’America settentrionale, con radice tortuosa, poco ramificata, foglie alterne e lanceolate, fiori verdastri in grappoli terminali.
Le radici di questa pianta sono usate in erboristeria poichè sono dotate di proprietà stimolanti, diuretiche ed espettoranti. Anticamente si pensava che potesse contenere un antidoto contro il morso dei serpenti.
Le specie di Polygala italiane sono: La Polygala  myrtifolia, la Polygala chamaebuxus (nota anche come falso bosso), la Polygala lutea e la Polygala paucifolia.
La Polygala myrtifolia, meglio conosciuta come “Poligala a foglia di mirto”, èun arbusto sempreverde, originario del Sud Africa, appartenente alla famiglia delle Polygalaceae. Questa pianta fu introdotta in Olanda alla fine del ‘700 e, successivamente, nel resto d’Europa essendo già molto apprezzata per il suo particolare effetto decorativo.
E’ considerata una tra le specie ornamentali più diffuse nelle isole maggiori, in Sardegna e in Sicilia, e nella riviera ligure per il suo facile adattamento alle condizioni pedoclimatiche.
Inoltre, per il suo aspetto sempreverde e per il valore estetico dei fiori, si associa alle specie della flora spontanea delle regioni mediterranee.

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La Polygala myrtifolia è un arbusto di dimensioni medio-piccole a portamento cespuglioso. La mia pianta è alta circa 2,5 metri.

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Possiede la radice a fittone dalla quale di solleva il fusto di colore grigio, legnoso, ben ramificato da cui si diramano rami lunghi e flessibili ricoperti da tantissime di foglie coriacee.

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Le foglie, di colore verde chiaro, sono persistenti, alternate, lanceolate, glabre e piatte lunghe circa 2,5 cm.
Permangono sulla pianta tutto l’anno assumendo l’aspetto di pianta sempreverde.
Le foglie ricordano quelle del mirto, pur avendo dimensioni maggiori, e un colore con una sfumatura grigiastra ben diverso da quello delle foglie del Mirto.

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La Polygala produce numerosi, piccoli fiori di colore violaceo riuniti in corimbi all’apice dei rami.
La fioritura inizia nel mese di marzo e si protrae per tutta l’estate e, in genere, anche fino all’autunno inoltrato.

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 Il frutto è una capsula lateralmente compressa.
I semi sono dispersi dalle formiche (mirmecoria) attratte dalle sostanze zuccherine contenute nella membrana di sostegno che aderisce al seme dopo la dispersione. La moltiplicazione avviene, oltre che per seme, in primavera, anche per talea, in estate, utilizzando i rami dell’anno che non hanno portato fiori. La Polygala myrtifolia è una pianta molto decorativa che, per la sua coltivazione, non richiede cure particolari.
Di facile adattamento, trova posto in giardino, adattandosi a terreni mediamente ricchi di sostanza organica, soffici, ben drenati.
Gradisce l’esposizione alla luce solare perché favorisce la fioritura.  Accetta anche i luoghi ombreggiati ma riparati dal vento, teme il gelo, soprattutto se molto intenso e persistente; per questo motivo la coltivazione della pianta all’aperto in giardino in piena terra avviene solo nelle zone con inverni miti come a Licata. La temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto dei 4 °C.
Nelle zone caratterizzate da inverni troppo rigidi può essere coltivata in serra in vasi e portata fuori in estate posta in zone semi-ombreggiate.
Le annaffiature, da aprile fino alla fine dell’autunno, saranno regolari e da effettuarsi soltanto quando il terreno è ben asciutto, evitando i ristagni idrici.
Ben sopporta la siccità.
All’acqua di annaffiatura durante il periodo vegetativo deve essere mescolato del concime per piante da fiore.
Alla  fine dell’inverno bisogna ricorrere alla potatura. E’ sufficiente rimuovere le parti eventualmente sfiorite o danneggiate. Si accorciano tutti i rami in modo da favorire lo sviluppo di numerosi germogli e ramificazioni per ottenere un bell’arbusto denso.
Infatti, con gli anni la Polygala tende a svuotarsi nella parte bassa del fusto sviluppando nuove ramificazioni e fiori soltanto nella parte alta dell’arbusto.
L’aumento delle temperature e dell’umidità ambientale può favorire la comparsa di parassiti, quali gli Afidi, la cocciniglia, e di malattie fungine. Quindi, oltre all’insetticida, è bene praticare anche un trattamento fungicida ad ampio raggio.
Bisogna evitare di utilizzare insetticidi e fungicidi durante la fioritura per evitare di colpire con i prodotti chimici anche gli insetti utili.
Eccessive annaffiature o un terreno scarsamente drenante possono favorire lo sviluppo di marciumi radicali.
Le Poligale in genere hanno uno scarso valore economico e sono coltivate a scopo ornamentale.
Anticamente qualche specie era usata nella farmacopea solo nella medicina popolare e omeopatica.
In fitoterapia sono adoperate tutte le parti della pianta, anche la radice, che vanno raccolte durante la fioritura e poi fatte essiccare.
Sono utilizzate sottoforma di infuso.
Nelle pratiche fitoterapiche, la Poligala ha principalmente proprietà emollienti, espettoranti nelle affezioni polmonari e contro la tosse, lassative, diuretiche, stomachiche, toniche, emetiche, antireumatiche. In passato, si credeva avesse anche proprietà galattogoghe ed era dunque utilizzata per aumentare la produzione di latte nelle mucche. I nativi americani utilizzano questa pianta anche come rimedio per il trattamento del mal di gola, dei raffreddori, del mal di denti e perfino delle convulsioni.
Inoltre, alcuni studi hanno messo in luce potenziali proprietà antitumorali degli estratti di radice di Poligala. Tali importanti proprietà terapeutiche sono dovute alla presenza di principi attivi quali: la poligalina, la gaulterina, la poligalamarina, le saponine, i tannini, le mucillagini e l’eteroside gualterina.
È molto importante non eccedere nelle dosi.
La quantità deve essere assunta a dosaggi molto bassi, altrimenti potrebbe causare effetti collaterali spiacevoli come nausea, vomito e diarrea. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall’azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto. Pertanto è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
È contro indicata l’assunzione dei prodotti di questa pianta durante la gravidanza e l’allattamento.
Prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente Poligala è bene consultare preventivamente il proprio medico.

 

 

 

 

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