Feb 10, 2021 - Senza categoria    Comments Off on L’ AGAVE ATTENUATA NELLA MIA CAMPAGNA DI LICATA

L’ AGAVE ATTENUATA NELLA MIA CAMPAGNA DI LICATA

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Madre Natura mi regala sempre nuove sorprese! E’ stato entusiasmante trovare, all’improvviso, nella mia campagna di Licata, in contrada Montesole, in un’aiuola dietro alla casa, un bellissimo arco di fiori gialli! Non è stato difficile riconoscere la pianta a causa della sua unicità e della sua bellezza.
E’ L’ AGAVE ATTENUATA.
Veramente piante di Agave attenuata nelle aiuole della mia campagna ce ne sono tante, ma questa è stata l’unica a regalarmi questa magnifica fioritura che ho tanto apprezzato.

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Purtroppo la pianta, dopo diversi anni di vita vegetativa, fiorisce una sola e poi muore per lo stress di produrre un arco così grande e così pieno di fiori che si schiudono gradatamente.
Mi dispiacerebbe assai!

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Tutte le specie di Agave, prima di morire, dopo la fioritura emettono germogli basali che, raccolti e rinvasati, favoriscono la propagazione della specie.
Etimologicamente il termine del genere “Agave” deriva dal greco “αγανόϛ” “splendido, meraviglioso”, termine che non smentisce la verità. L’Agave attenuata è una specie originaria dell’America meridionale, e più precisamente delle aree deserte del Messico. Per questo motivo è chiamata “Agave americana”.
Appartiene a una numerosa famiglia di piante che comprende circa trecento specie tutte originarie del Messico.
Fu lo studioso slovacco Benedict Roezl che, durante le sue ricerche nelle due Americhe, scoprì alcune specie di Agave. Dalle Americhe le piante furono portate in Europa, dove attecchirono nei giardini e nelle ville signorili considerate come piante esotiche. La specie più diffusa di agave è l’Agave americana. Fu l’esploratore Galeotti a trasportarla in Italia nel 1834.
È considerata una pianta rara poiché si trova difficilmente come vegetazione spontanea ma, poichè è coltivata artificialmente, non corre alcun rischio di estinzione.
L’Agave attenuata, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, è una vigorosa, elegante e ornamentale pianta succulenta, turgida, molto acquosa e di rapida crescita.
E’ formata da un insieme di foglie disposte a rosetta.

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Le foglie sono di colore verde-azzurro, prive di spine, di forma lanceolata, grandi, possono raggiunger i 50–70 cm di lunghezza, di natura fibrosa e dotate di abbondanti tessuti acquiferi per resistere ai lunghi periodi di siccità.
Nel mese di febbraio del 2021 l’Agave attenuta nella mia campagna ha prodotto un bellissimo arco di fiori giallo-verdastri.

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E’ un’inflorescenza racemosa che può raggiungere anche i 3 metri di altezza.
I fiori sono visitati da quasi tutti gli insetti imenotteri avidissimi del loro nettare. Dopo la fioritura, la pianta produce una grande quantità di semi che si disperdono nel terreno dando origine a nuove piantine.
L’Agave attenuata è una pianta ornamentale, che sfoggia il meglio della sua bellezza ed eleganza in ogni stagione dell’anno. Pertanto è ampiamente utilizzata per abbellire le aiuole dei giardini e delle ville.
Non è facile scoprire che questa pianta cresce spontaneamente in Natura. Coltivare l’Agave attenuata, sia in vaso sia in piena terra, è facile.  Vegeta molto bene nelle zone a clima mite invernale, mentre teme le temperature particolarmente basse. La temperatura non deve scendere mai al di sotto dei 5°C. Accetta qualsiasi tipo di terreno. Deve  essere esposta per molto tempo alla luce del sole, quindi è bene collocarla in un luogo ben esposto ai raggi solari. Essendo una pianta succulenta, non ama particolarmente l’acqua. Potrebbe essere sufficiente un’annaffiatura mensile. Durante l’inverno le annaffiature devono essere molto ridotte. La concimazione è necessaria solo in primavera aggiungendo un concime a base di fosforo e di potassio che aiuta la fioritura.
La pianta teme l’attacco degli afidi e delle cocciniglie. Le abbondanti piogge e le escursioni termiche potrebbero favorire anche la comparsa dei funghi. Per combattere questi parassiti è opportuno effettuare un trattamento con un insetticida ad ampio spettro alla fine dell’inverno e usando un fungicida sistemico.
La potatura deve essere eseguita solamente per eliminare le parti malate. Il marciume al colletto, dovuto all’eccessiva umidità del terreno, va combattuto limitando le annaffiature e mantenendo asciutto il terreno.

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