Aug 15, 2022 - Senza categoria    Comments Off on IL VIBURNUM ODORATISSIMUM ADORNA E PROFUMA UN LUNGO MURO A LICATA

IL VIBURNUM ODORATISSIMUM ADORNA E PROFUMA UN LUNGO MURO A LICATA

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A Licata un lungo muro è adornato da numerosissimi e profumatissimi fiori bianchi di una pianta che ha la capacità di creare una massa impenetrabile. Il nome scientifico di questa essenza vegetale è il “VIBURNUM ODORATISSIMUM”.
Il suo nome volgare è “VIBURNUM DOLCE”.

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Al genere Viburnum appartengono circa cinquanta specie che possono essere sempreverdi o decidue.
Ogni specie possiede caratteristiche proprie e diverse dalle altre. In generale le caratteristiche simili riguardano la particolarità delle foglie di forma ovale, liscia-arrotondata o seghettata e con i colori dalle sfumature dal grigio-verde al verde brillante.
Anche il colore delle bacche distingue le varie specie. In alcune assumono una colorazione rossastra, in altre la colorazione è nera e in altre ancora è blu brillante.
Alcune specie sono maggiormente apprezzate e coltivate per le loro caratteristiche. Esse sono: il Viburnum lucido, il Viburnum tinus, il Viburnum carlesii e il Viburnum odoratissimum.
Etimologicamente il nome potrebbe derivare dal latino “viere” “legare-intrecciare”, riferito alla flessibilità dei rami utilizzati per la realizzazione di cesti. Oppure dal termine “vovorna” ovvero “dei luoghi selvatici”.

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Il Viburnum odoratissimum è un arbusto ornamentale sempreverde appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae e originario dell’Asia, dall’Himalaya al Giappone. In Italia si trova soprattutto nelle zone centro settentrionali. Possiede un portamento cespuglioso, eretto, alto da 2 a 3 metri. Dai fusti, numerosi, legnosi, di color bruno, partono le ramificazioni sulle quali si sviluppano le foglie ovato-lanceolate, quelle giovani di color bronzo, che mutano in un bel colore verde lucido, intenso, lunghe fino a 20 cm, e con i bordi leggermente frastagliati.

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Nella tarda primavera, sui rami, rigogliosi, sbocciano bellissimi piccoli fiori imbutiformi, bianchi, profumati, raccolti in pannocchie lunghe anche 10 cm, che attraggono gli impollinatori, uccelli e api.

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Dopo la fioritura compaiono i frutti, le bacche, piccole, ovoidali, di colore rosso, che diventano nere a maturità. Sono velenosissime.
La riproduzione avviene tramite la diffusione dei semi in autunno, o per talea, da praticare tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, solo quando la pianta ha smesso di fiorire.
Il Viburno ha stimolato la vera poetica di Giovanni Pascoli che ha composto la poesia ”Il Gelsomino Notturno” dedicandola alle nozze dell’amico Gabriele Briganti, e pubblicata nel 1903 nei Canti di Castelvecchio :
E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso ai miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala
l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s’è spento…
È l’alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta,
non so che felicità nuova”.
In questa ode emerge uno dei temi cardine di Giovanni Pascoli: il confronto tra la Natura che lo circonda, la sensibilità acuta e l’inquietudine esistenziale, sentimenti,questi, che traspaiono dalle sue poesie.
Il Viburnum è protagonista anche della più importante e famosa canzone russa ”Kalinka” scritta dal compositore Ivan Petrovič Larënov nel 1860.
O viburno rosso di casa mia,
dove in giardino fioriscono i lamponi.
Bacche di bosco,
lasciatemi dormire,
sotto il pino verde odoroso.
E voi fate piano
non turbate i miei sogni leggeri.
Ma tu dolce fanciulla,
quando accetterai l’amore mio?
Dimmi che mi ami…”

Il Viburnum odoratissimum è di facile coltivazione richiedendo poche cure.
Molto apprezzato per il particolare colore del fogliame, è coltivato per la formazione di siepi o bordure in grado formare un’importante copertura lungo il perimetro dei giardini o anche come singolo esemplare nelle aiuole.
Nonostante cresca in modo spontaneo, si può coltivare anche in vaso. Ha una crescita veloce.
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, preferibilmente fertile e ricco di calcio, con ottimo drenaggio che, periodicamente si deve arricchire aggiungendo del concime liquido nell’acqua di annaffiatura da effettuare almeno una volta alla settimana quando gli arbusti sono ormai adulti. Gradisce una posizione soleggiata, ma si adatta anche alle zone dove è prevalente l’ombra parziale. E’ resistente alla basse temperature.
Le irrigazioni devono regolari, soprattutto in estate, da effettuare a substrato asciutto, evitando i ristagni idrici.
Per aver una siepe ordinata è bene effettuare la potatura per rimuovere i rami secchi e le parti danneggiate della pianta e può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno.
Il Viburnum odoratissimum, purtroppo, è attaccato da parassiti che arrecano delle malattie.
L’Oidio agisce quando l’umidità e le temperature sono elevate durante il giorno e le notti sono relativamente più fresche.
Una sostanza bianca e polverosa compare sui margini delle foglie che appassiscono e si staccano dal ramo.
La presenza dell’Oidio si può combattere spruzzando sulla pianta dei fungicidi.
La Maculatura fogliare si presenta facilmente in ambienti dove la temperatura e l’umidità sono elevate. Inizialmente compaiono delle piccole macchie di colore giallo-marrone sulla superficie delle foglie che, con il progredire della malattia, si diffondono su tutto il fogliame .
Sono utili i trattamenti con i fungicidi.
Gli afidi sono piccoli parassiti che succhiano la linfa dalla pagina inferiore delle foglie, dai teneri germogli e dai fiori.
I Tripidi si trovano sulla pagina inferiore delle foglie e nei boccioli dei fiori. Essendo microscopici, le secrezioni lucide e argentee deposte sulla parte inferiore delle foglie manifestano la loro presenza. L’infestazione fa diventare il fogliame di colore rosso fuoco, e il fiore cade prima di sbocciare. Le foglie infette vengono distorte, incurvate, arricciate e defogliate dai rami. Bisogna applicare un insetticida specifico.
Il Viburnum odoratissimum non è una pianta usata nella medicina popolare a differenza delle altre specie quali: il Viburnum Lantana, il Viburnum Opulus e il Viburnum Prunifolium.
Le principali proprietà terapeutiche di questi Viburni sono: antiallergiche, calmanti dei dolori addominali, curativi dei sintomi influenzali e dei disturbi mestruali.
Nell’arte magica, secondo lo scienziato Scott Cunningham, il Viburno è utilizzato per la protezione contro i malefici, per tentare la fortuna al gioco, per cercare il lavoro e per conseguire il potere. Un pezzettino di corteccia, nascosto dentro una tasca, protegge dagli spiriti malvagi e dagli avvenimenti accidentali chi lo porta con sè.

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