Apr 24, 2020 - Senza categoria    Comments Off on IL FICUS BENJAMIN NELL’AIUOLA DAVANTI AL PORTONE DEL MIO CONDOMINIO A LICATA

IL FICUS BENJAMIN NELL’AIUOLA DAVANTI AL PORTONE DEL MIO CONDOMINIO A LICATA

1 ok

Il mio alberello di Ficus Benjamin, posto nell’aiuola davanti al portone d’ingresso del mio condominio, a Licata, ha una bella storia da raccontare.

???????????????????????????????

E’ stato il gradito dono che i nostri carissimi amici, l dott. Giustino Meli e la signora Pina Graci, sua moglie, ci hanno portato quando sono venuti a congratularsi per l’acquisto della  nostra nuova casa in via Honduras prendendo esempio dall’Asia dove il Ficus Benjamin è simbolo di accoglienza e di  benvenuto.
In Thailandia è considerata la pianta nazionale.
La religione buddhista lo ritiene un albero sacro.
Carmelo ed io ci siamo trasferiti in via Honduras nel mese di settembre del 1997 perché era diventato difficoltoso abitare in un palazzo del centro di Licata e in un appartamento al 10° piano, soprattutto quando l’ascensore spesso si guastava, in considerazione delle non buone condizioni di salute del prof. Carmelo De Caro.
Siamo stati costretti a cambiare abitazione!
La scelta di risiedere nel quartiere Montecatini, distante dal centro circa 900 metri, e in questo condominio è stata motivata da diverse ragioni: dal presupposto  di coabitare con le brave famiglie già residenti, formate da persone con le quali abbiamo instaurato rapporti di rispetto, di amicizia e di solidarietà, dagli spazi esterni molto ampi, per cui è sempre facile trovare il posteggio per la macchina, dai viali alberati, dalla tranquillità e dal silenzio della zona che permettono l’ascolto dei piacevoli cinguettii degli uccelli.
Abbiamo pensato che il posto migliore dove l’alberello poteva vegetare bene non era collocato in un locale all’interno del nostro appartamento che, grazie al suo portamento elegante, al colore e alla lucentezza delle sue foglie, avrebbe reso l’ambiente elegante e decorativo, o nel balcone di casa nostra, ma nell’aiuola più ampia del condominio affidato non solo alle nostre cure, ma anche a quelle degli altri condomini.

3 ok

Bernardo di Chiaravalle, il monaco cristiano, abate e teologo francese dell’ordine cistercense, nella sua famosa citazione: ”Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà” rievoca un’ancestrale necessità dalla quale l’uomo contemporaneo si è quasi del tutto allontanato: l’amore per la Natura.
Noi amiamo le Piante! Noi amiamo la Natura!

Il nome del genere “Ficus” deriva dalla similitudine delle foglie di alcune specie di Ficus con il comune fico da frutto.
Il nome della specie  “benjamin” deriva dal termine “benyan” con cui questa pianta è conosciuta in India.
Il Ficus benjamin, appartenente alla famiglia delle Moraceae, è una specie vegetale perenne, sempreverde, robusta, piuttosto longeva, ornamentale, decorativa, originaria delle zone tropicali dell’Asia, ma è molto diffusa anche in India, in Cina meridionale, nella Malaysia, nelle Filippine, nel nord dell’Australia e in alcune isole del Pacifico meridionale.
Nelle zone d’origine può arrivare a un’altezza di 25-30 metri.
Il mio alberello, che ha circa 30 anni di età, ha raggiunto l’altezza di appena due metri.

4 ok

Le radici sono poco profonde. Spesso, per coprirle, aggiungo del buon terriccio prelevato dalla mia campagna.
Il tronco, legnoso, cilindrico, leggermente incurvato, è rivestito dalla corteccia di colore grigio chiaro, che tende al marrone più intenso man mano che la pianta raggiunge la sua maturità.

4a ok

4b

I molti rami, sottili, flessibili, leggermente arcuati, da qui il nome comune di “Ficus piangente, sono ricoperti dalle foglie pendenti, di forma ovale, appuntite, lucide, di colore verde brillante che diventa di colore più scuro con l’avanzare dell’età e che donano alla pianta una folta chioma.

5 ok

Fiorisce durante la stagione calda.
I frutti sono dei siconi neri, dalla forma globosa e, al loro interno, ospitano i semi.
Il sicono è un’infiorescenza tipica del genere Ficus costituita da un complesso di numerosi piccoli fiori maschili e femminili, privi di petali, che tappezzano la parte interna del ricettacolo, detto anche talamo, ingrossato, carnoso e cavo, dotato di un’apertura situata nella parte apicale che consente l’impollinazione da parte degli insetti pronubi o impollinatori, soprattutto dalle api.
Nella mia campagna di Licata ci sono due alberi di Fichi bianchi. I primi siconi maturi sono per gli uccelli, che bucano i frutti  attratti dalla loro dolcezza.
La riproduzione del Ficus benjamin avviene anche per talea apicale o fogliare, e per margotta.
Le talee sono prelevate dalla pianta madre nei mesi da aprile ad agosto.
Devono avere una lunghezza di circa dieci centimetri e tagliate con un coltello affilato e pulito.
Quando le piantine emettono le radichette, si potranno trapiantare.
La moltiplicazione per margotta si compie nei mesi di maggio e di giugno sui rami posti più in alto.
Consiste nel praticare un taglio nella corteccia del ramo scelto per la moltiplicazione, quindi si avvolge la torba intorno alla parte dove è stato praticato il taglio e si riveste il tutto con della pellicola bucherellata per permettere all’aria di passare e di apportare l’acqua. Al taglio di alcune parti della pianta fuoriesce il lattice, una sostanza opalescente.
Il Ficus benjamin è una specie molto diffusa e presente soprattutto nei viali cittadini.
A Licata abbellisce tutti i corsi principali.
Vi sono stupendi esemplari di Ficus nei giardini botanici siciliani e di Ischia con moltissime varietà di cui il Ficus dispone, anche bonsai.

Le più diffuse sono:
il Ficus Benjamin Exotica, che presenta foglie lucide con nervature scure.
Il Ficus Benjamin Golden King, che presenta foglie grandi con margini di color giallo-avorio con macchie verdi.
Il Ficus Benjamin Nuda, che ha foglie di forma stretta e margine ondulato.
Il Ficus Benjamin Mini Gold, che ha foglie di dimensioni molto piccole di colore verde chiaro contornate dai margini bianco-avorio.
Il Ficus Golden Monique che ha foglie di colore verde intenso e margini ondulati.
Il Ficus Danielle che ha foglie dal colore verde intenso e margine ondulato.
Il Ficus Midnight Beauty che ha foglie dal colore molto scuro.
Il Ficus Danita che ha  foglie lucide e di colore verde scuro.
Il Ficus Indingo che ha foglie spesse di color verde scuro.
Il Ficus Starlight che ha foglie di colore bianco-crema.
Il Ficus Natasja che ha  foglie di colore verde chiaro.
Il Ficus Barok che ha foglie arricciate.
Il Ficus Too Little è pianta nana usata per i bonsai
Il Ficus Benjamin si può coltivare anche all’interno degli appartamenti, dentro i vasi, ma con i dovuti accorgimenti.
In genere la sua coltivazione non richiede eccessive attenzioni.
Coltivato in piena terra, si adatta a qualsiasi tipo di terreno purchè soffice, ben drenato utilizzando ciottoli, argilla espansa, sabbia grossolana in modo da fare defluire velocemente l’acqua per evitare i marciumi radicali.
Per avere una bella crescita vegetativa necessita di somministrazioni periodiche di un buon fertilizzante liquido ricco di azoto, elemento necessario allo sviluppo delle foglie, ma anche di tutti gli altri elementi necessari a un ottimo sviluppo di tutta la pianta quali: fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno.
Gradisce la luce del sole indiretta e abbondante.
Sopporta la temperatura calda delle estati, preferibilmente  tra i 14° e 16°C, ma, in inverno, non deve scendere al di sotto dei 10 °C poiché non sopporta il freddo.
Non bisogna essere generosi con le annaffiature! Devono essere moderate senza, comunque, fare asciugare del tutto il terreno.
Devono essere più frequenti in estate e meno frequenti durante il periodo invernale.
La pianta ama avere le radici umide, ma soffre i ristagni idrici.
Infatti, la troppa acqua potrebbe favorire il proliferare di funghi dannosi per le radici con effetti negativi sulla buona salute della pianta stessa.
Nel suo ambiente naturale l’apporto idrico non è dato solo dalle piogge, ma anche dall’alta umidità atmosferica.
Questa pianta si è adattata e può assorbire l’acqua anche dalle foglie o dalle radici aeree.
Teme il vento e le correnti d’aria, che fanno cadere le foglie.
Per avere una pianta con una chioma armoniosa e più ordinata nel periodo primaverile è bene eseguire la potatura per togliere i rami secchi, danneggiati o malati, per ridurre le parti cresciute troppo, per dare aria e luce uniformemente a tutte le foglie.
Per quanto riguarda i rami di grandi dimensioni sarebbe opportuno procedere alla loro potatura durante il periodo invernale perché, durante questo periodo, il latice prodotto dalla pianta è in quantità minore.
Il lattice è una sostanza  biancastra, densa e appiccicosa che può provocare irritazioni cutanee, lievi o intense, e bruciori agli occhi.
Nei soggetti più sensibili può essere la causa di shock anafilattico.
Bisogna, quindi, fare attenzione e usare tutte le precauzioni necessarie prima di iniziare le operazioni di potatura.

???

Il Ficus benjamin può essere attaccato da varie malattie provocate da parassiti vari.
I parassiti più frequenti sono: i tripidi, le cocciniglie e gli acari.
I tripidi sono dei piccoli insetti che pungono la pianta e succhiano la linfa provocando la deformazione delle foglie, lo scolorimento e anche il rallentamento della crescita.
Si combattono con l’uso di insetticidi sistemici.
La cocciniglia bruna e la cocciniglia farinosa attaccano le foglie e, attraverso la produzione di melata, vi depositano una sostanza bianca appiccicosa, zuccherina che attira altri parassiti provocando l’indebolimento strutturale della pianta.
Le cocciniglie si eliminano nebulizzando con un insetticida specifico.
Gli acari sono insetti che creano delle ragnatele bianche nella parte inferiore delle foglie provocando l’ingiallimento e la loro caduta.
La moltiplicazione degli acari è favorita da un ambiente secco.
Il ragnetto rosso provoca macchioline gialle o marrone sulle foglie che cominciano a scolorire e poi a cadere.
La riproduzione di questo parassita è favorita da un ambiente povero di umidità.
E’ sufficiente bagnare le foglie con acqua perché l’aumento dell’umidità fa si che l’ospite indesiderato, che predilige luoghi caldi e secchi, si allontana da solo. In casi di grave infestazione bisogna somministrare gli antiparassitari specifici.
Il  Ficus potrebbe perde le foglie per altri motivi: per l’esposizione alla luce diretta del sole, per uno sbalzo improvviso della temperatura, per un colpo di freddo o di caldo eccessivo, per l’essiccamento delle radici.
Anche le abbondanti annaffiature possono causare la caduta delle foglie, il marciume e l’asfissia radicale.
Tutti i Ficus sono considerati antismog, cioè validi purificatori dell’aria per cui sono indicati per umidificare gli ambienti chiusi.
In particolare, la pianta del Ficus Benjamin è una buona consumatrice di formaldeide, nota anche con il nome di formalina o formolo, una delle principali sostanze responsabili dell’inquinamento atmosferico.
La sua formula chimica è CH2O.
Questa sostanza è prodotta dal fumo delle sigarette, dal gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, dagli smalti, dalle vernici, dalle stoffe e dai tendaggi.

Comments are closed.