Oct 5, 2020 - Senza categoria    Comments Off on I GRANDI FIORI DI ALTHAEA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

I GRANDI FIORI DI ALTHAEA NELLA VILLA COMUNALE “GIUSEPPE GARIBALDI” DI MISTRETTA

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L’Altea è una pianta erbacea di notevole valore ornamentale, ricca di virtù benefiche e facile da coltivare.
E’ nota anche col nome di “Bismalva” perché assomiglia alla Malva.
In genere, è sempre presente nei giardini e negli orti e fa parte della flora spontanea italiana, pertanto no poteva essere assente nella villa comunale “Giuseppe Garibaldi ” di Mistretta.

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A Seconda della specie, può essere una pianta annuale, biennale o perenne.
Appartenente alla famiglia delle Malvaceae, la pianta di Altea si riconosce per i cespi che formano enormi masse fiorite.

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L’Altea possiede una radice a fittone lunga e carnosa da cui parte il fusto robusto, rotondo, di colore verde chiaro, che raggiunge e supera il metro e mezzo d’altezza. Non necessita di sostegni.  Le foglie, che hanno la forma palmata e i margini dentati, sono ruvide, ricoperte, come il resto della pianta, da una lanugine biancastra e disposte alterne lungo il fusto. Il colore varia, seconda della specie, dal verde deciso e un pò glauco a toni più chiari di verde. I fiori dell’Altea, grandi, solitari o a gruppi, si sviluppano all’ascella delle foglie.

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Presentano corolle cuoriformi a cinque petali che possono essere di molti colori: bianchi, rosa, rossi, porpora, violetti, gialli.
Sbocciano generalmente in estate, nei mesi di luglio e di agosto, ma possono apparire anche in autunno o nella tarda primavera dell’anno successivo.. La riproduzione può avvenire: per semina alla fine della primavera, per divisione dei cespi, da eseguirsi preferibilmente in primavera, ma anche in autunno, oppure per talea, ponendo in un substrato di sabbia e torba i rami posti alla base dei cespi e dopo averli staccati con una parte di corteccia. Naturalmente il terreno delle talee va mantenuto ad un giusto grado d’umidità e ombreggiato nelle ore più calde.
Le talee vanno preferibilmente staccate in primavera e conservate al riparo dai venti.

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L’Altea è una pianta rustica e robusta, che cresce vigorosa. Gradisce essere messa a dimora in un luogo aperto e soleggiato perchè non sopporta di essere soffocata da una vegetazione fitta. Ama avere “la testa al sole e i piedi all’ombra“, cioè necessità di costante umidità del terreno per cui le annaffiature devono essere copiose. Durante il periodo di vegetazione è bene concimare i cespi con un fertilizzante organico.
Molto nota nella medicina popolare per le sue numerose proprietà terapeutiche, di questa pianta si usa ogni sua parte: la radice, le foglie e i fiori. Oggi l’Altea viene anche coltivata per fare una raccolta intensiva ai fini dello sfruttamento officinale. Gli estratti si ottengono dalle radici della pianta che si fanno macerare fresche, oppure sminuzzate ed essiccate e lavorate in un secondo tempo.
L’Altea possiede proprietà calmanti, emollienti, espettoranti, diuretiche e lassative. E’ impiegata in particolare come tisana nella cura delle affezioni alle vie respiratorie, per curare il catarro e per alleviare i dolori di stomaco e dell’intestino.
I principi attivi estratti dalla pianta consentono un diversificato utilizzo oltre che per fini terapeutici, anche per fini cosmetici. Si trovano:pectine, amidi, zuccheri, lecitina, asparagina, fitosteroli.
Gli estratti di Altea, ricchi in mucillagini, svolgono sulla pelle un’efficace attività idratante, emolliente, protettiva e rinfrescante. Nella medicina popolare gli impacchi da decotto di foglie e da fiori risultano essere utili nel trattamento emolliente ed antiinfiammante su pelli o su mucose irritate. Gli infusi servono contro il bruciore degli occhi stanchi ed arrossati.
I lavaggi curano le irritazioni vaginali. In cosmetica i principi attivi sono usati sotto forma di creme ammorbidenti associate al miele, di lozioni o di gel rinfrescanti e schiarenti uniti al Tiglio, alla Camomilla, al Sambuco. Le pectine, con la loro azione gelificante e idratante, funzionano da ammorbidenti e leviganti di pelli stanche, secche, senescenti, o parzialmente disidratate dall’esposizione prolungata alle radiazioni solari e dall’uso dei detersivi. Le foglie giovani dell’Altea sono utili anche in cucina. Si consumano crude, mescolate alle insalate, o lessate.
Si possono raccogliere in ogni momento del periodo vegetativo, secondo le necessità, e vanno essiccate. Anche la radice dell’Altea si lessa e poi si soffrigge leggermente in una piccola quantità di burro.
In passato le radici di Altea erano usate come ingrediente per le confetture e gli sciroppi. Ridotta in polvere e sciolta in acqua zuccherata, la radice origina un impasto dal sapore dolce. Grazie alle sue riconosciute proprietà curative, nel linguaggio dei fiori, è stato attribuito all’Altea il significato di “beneficio“.

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