Oct 22, 2020 - Senza categoria    Comments Off on GLI ALBERI DI JACARANDA MIMOSIFOLIA NELLE STRADE DI LICATA

GLI ALBERI DI JACARANDA MIMOSIFOLIA NELLE STRADE DI LICATA

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La Jacaranda mimosifolia è uno degli alberi più decorativi che ho ammirato! A Licata ho incontrato tre di questi meravigliosi esemplari messi a dimora: due nelle aiuole del Liceo Ginnasio Statale “Vincenzo Linares”, in via Bengasi, di cui uno sporge con la sua imponente chioma in Via Gen.le Carlo Alberto dalla Chiesa,

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e l’altro in contrada Cannavecchia, nei pressi del presidio ospedaliero “San Giacomo d’Altopasso”, fra la via Giotto e la via Cimabue.

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 Particolare è l’aspetto di questo albero, slanciato, delicato, ma soprattutto da ammirare per il colore dei fiori, che tingono di violetto la sua chioma trasformando i fitti rami in sorgenti di piccole cascate violacee.
Il genere Jacaranda comprende circa 50 varietà diverse di Jacaranda, ma quelle interessanti a livello orticolo sono due: la Jacaranda mimosifolia e la Jacaranda obtusifolia.
La varietà più famosa, più diffusa, più conosciuta e più apprezzata è la Jacaranda mimosifolia.
Il nome del genere “Jacaranda” ha origini Guaranì, lingua parlata in Paraguay e in altri stati dell’America meridionale, e significa “fragrante”.
Il nome della specie “mimosifolia” perché è simile alle foglie della pianta di mimosa pudica.
La Jacaranda mimosifolia,  chiamata volgarmente “Jacaranda o Jacaranda Blu”,  pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae, è originaria della Bolivia e dell’Argentina.
Pretoria, la capitale amministrativa del Sudafrica, è popolarmente conosciuta come “La città della Jacaranda “, o “Jakarandastad” in Afrikaans, a causa del gran numero di alberi che rendono la città blu quando fioriscono in primavera.
Il nome “Jakarandastad” è frequentemente usato nelle canzoni sudafricane, come in “Staan Op” di Kurt Darren.
La canzone natalizia australiana “Christmas Where The Gum Trees Grow “ fa riferimento agli alberi di Jacaranda, siccome le fioriture si vedono solo in estate, come spiega la canzone, “Quando la fioritura dell’albero di Jacaranda è qui, il tempo di Natale è vicino“.
In Argentina lo scrittore Alejandro Dolina, nel suo libro “Crónicas del Ángel Gris”, racconta la leggenda di un enorme albero di Jacaranda piantato a Plaza Flores a Buenos Aires, che era in grado di fischiare canzoni di tango su richiesta.
Maria Elena Walsh ha dedicato all’albero la sua canzone “Canción del Jacarandá”.
Anche la canzone popolare di Miguel Brascó “Santafesino de veras” menziona l’aroma della Jacaranda come una caratteristica del litorale di Santa Fe.
Il cantautore britannico Steve Tilston elogia il bellissimo albero blu, che ha incontrato in Australia, con la sua canzone “Jacaranda“.
LaJacaranda mimosifolia, considerata una specie invasiva, cresce spontanea in California, nel Nevada, Arizona, nel Texas e in Florida e in alcune parti del Sudafrica, dove Baron von Ludwig la introdusse a Città del Capo nel 1829, e dell’Australia, mentre in Europa vegeta bene sull’intera costa mediterranea della Spagna dove, di solito, fiorisce più precocemente rispetto al resto dell’Europa, e nel sud del Portogallo.
E’ presente nel sud della Grecia e sulle isole di Malta e di Cipro.
Nell’Italia meridionale è abbastanza facile incontrare esemplari belli.
La Jacaranda mimosifolia è un albero a crescita rapida, molto longevo che, in condizioni ideali, può vivere fino a 150/200 anni.
Mostra un portamento arbustivo o arboreo raggiungendo i 10-12 metri di altezza.

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E’ sostenuto da un fusto eretto, lineare rivestito dalla corteccia scura, liscia molto rugosa e fessurata. Il legno è di colore variabile da grigio pallido a biancastro, a grana dritta, relativamente morbido e privo di nodi.

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I rami, fortemente ramificati e spesso contorti, sono di colore marrone chiaro e nodosi.
La chioma, densa e tondeggiante, molto folta e imponente, è formata da un insieme di foglie molto grandi, (20–30 cm), multipennate, di un colore verde brillante.  Si tratta di una specie a fogliame caduco, quindi durante i mesi freddi perderà un po’ del suo splendore per poi riprenderlo con il sopraggiungere del primo caldo.

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La fioritura è precoce, alla fine della primavera, da maggio a luglio.
Sui rami ancora sprovvisti di foglie produce moltissimi grappoli apicali costituiti da fiori a trombetta, lunghi circa 5-6 cm, nelle tonalità dall’azzurro al violaceo,che donano alla pianta un aspetto molto decorativo.
I fiori, quindi, cominciano a sbocciare prima della comparsa delle foglie. La pianta potrebbe rifiorire una seconda volta in autunno.

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Alla fine dell’autunno autunno produce lunghi baccelli cuoiosi, piatti e generalmente rotondi, di colore marrone, che contengono all’interno numerosi semi scuri e alati.

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La moltiplicazione può avvenire per seme in primavera o per talee semi-mature in estate.

Entrambi i metodi sono consigliati poiché la pianta cresce abbastanza rapidamente e in poco tempo si ottiene una piccola pianta.
Per i primi due-tre anni la nuova piantina andrà coltivata in un contenitore, posta in luogo temperato prima di essere messa a dimora.
La nuova piantina acquisirà la necessaria forza per sopportare lo stress del trapianto.
La Jacaranda mimosifolia è utilizzata a scopo ornamentale, grazie alla bellezza e alla particolarità della sua fioritura, perfetta per ornare giardini e parchi, viali e strade. Non è una pianta particolarmente esigente o delicata e non necessita di particolari cure.
Preferisce i luoghi soleggiati e ben aerati. Gradisce essere posta su terreni sciolti, molto ben drenati e fertili.
Teme i terreni molto umidi e troppo compatti evitando che la formazione di ristagni d’acqua che potrebbero compromettere la salute della pianta.
All’inizio della primavera e in autunno è bene interrare ai piedi della pianta del concime organico maturo per fornire il corretto nutrimento e per favorire la regolare crescita oppure del fertilizzante liquido per piante da fiore ricco di azoto, di potassio, di fosforo e di ferro, diluito nell’acqua d’irrigazione.
È una pianta adatta a tutte le regioni con inverni non troppo rigidi. Non sopporta le gelate.
A Mistretta è assente perché l’inverno è lungo e freddo. La temperatura ideale è, infatti, quella che non scende sono i 5-7°C.
La pianta adulta è, comunque, in grado di resistere a temperature di poco sotto lo 0°C, al contrario delle piante giovani che vanno messe al riparo almeno nei primi anni dalla messa a dimora per evitare che il gelo possa compromettere la loro crescita.
Sopporta bene anche i 40°C, temperatura che si raggiunge a Licata in estate.
Per quanto riguarda l’irrigazione, gli esemplari giovani vanno annaffiati con regolarità, mentre gli esemplari adulti non necessitano di annaffiature, tranne durante lunghi periodi di siccità.
Nel periodo invernale le annaffiature vanno sospese.
Generalmente, la Jacaranda necessita di una potatura regolare, specialmente nei primi 10-15 anni di vita. Anche quando la pianta sarà adulta, potrà essere potata, più o meno annualmente, per aiutare la fioritura e rimuovere i rami danneggiati.
Regolari cimature dei rami portano a una maggiore emissione di rami secondari e donano all’insieme un aspetto più pieno, oltre a fioriture più copiose.
Generalmente questa pianta non viene attaccata da parassiti o da malattie. In presenza di segni che possano mostrare la possibile insorgenza di malattie è bene intervenire con tempestività attraverso l’uso di prodotti ad ampio spettro che consentiranno di ottenere una buona protezione per il migliore sviluppo della pianta. Gli eventuali parassiti sono: gli afidi, le mosche bianche e i ragnetti rossi.
È importante accertarsi che il terreno sia ben drenante per evitare i marciumi causati da attacchi fungini.
La Jacaranda, oltre ad essere coltivata come albero decorativo per la sua vistosa fioritura, è sfruttata per il legno che se ne ricava, impropriamente chiamato palissandro (il vero palissandro deriva da una fabacea, la Dalbergia), molto pregiato, utilizzato per la costruzione di mobili. L’albero è chiamato anche “Falso Palissandro”.
Dalla Jacaranda mimosifolia in Brasile il legno è usato principalmente per la costruzione di chitarre acustiche, riconoscibile per il colore vivace e rosso, e di pianoforti. Inoltre, da una piccola varietà brasiliana, dalla Jacaranda caroba, le foglie sono trattate dalla medicina tradizionale per curare i reumatismi e come ottimo agente antinfiammatorio e analgesico.
La Jacaranda è simbolo di saggezza, di rinascita, di ricchezza e di buona fortuna.
In Australia è diffusa la voce che se un petalo di Jacaranda, cadendo, si appoggia sulla testa, allora si avrà fortuna.
Una leggenda amazzonica racconta che un meraviglioso uccello di nome Mitu atterrò su un albero di Jacaranda portando sulle sue ali un’incantevole sacerdotessa indigena. La sacerdotessa, chiamata Figlia della Luna, discese dall’albero e visse tra gli abitanti del villaggio. Condivise con loro le sue conoscenze, la sua saggezza e la sua etica facendo vedere la differenza tra il bene e il male.
Quando ebbe finito di portare a termine la sua missione, tornò sull’albero, che nel frattempo si era adornato di fiori, e ascese al cielo unendosi al Figlio del Sole, che aveva compiuto una missione simile in un’altra zona della giungla.

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