Jun 28, 2019 - Senza categoria    Comments Off on A FRANCO GALIA INTITOLATA UNA STRADA A LICATA

A FRANCO GALIA INTITOLATA UNA STRADA A LICATA

Caro Franco,
hai ricevuto questo encomiabile riconoscimento!

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Infatti,  grazie alla proposta formulata dell’Associazione “A Testa Alta” alla Commissione Toponomastica di Licata, presieduta dal geometra Salvatore Bonelli e favorevolmente accolta dal sindaco Giuseppe Galanti e dalla Giunta comunale di Licata, secondo la delibera N° 30 del 19/06/2019, è stata intitolata all’architetto Francesco Galia la strada che, diramandosi dal Corso Umberto I e passando davanti alla parrocchia di San Gabriele, attraversa il campo sportivo Dino Liotta fino alla  rotonda che incrocia via Salvo D’Acquisto, davanti al Centro Commerciale “Il Porto”, che immette sul ponte Serrovira costeggiando il fiume Salso quasi alla foce.
La proposta dell’Associazione “A Testa Alta”, ampiamente motivata e corredata da notizie biografiche e bibliografiche e allegata alla deliberazione dell’Amministrazione comunale di Licata, ha messo in evidenza la grande opera svolta da Franco Galia in qualità di Responsabile della locale sezione del WWF con particolare riferimento all’attività di difesa del territorio, alla lotta all’abusivismo edilizio, alla salvaguardia del fiume Salso e dell’osservatorio naturalistico nato per lo studio degli uccelli migratori e inaugurato nel 2002 nei pressi proprio della foce del fiume Salso.
Da oggi, 25  giugno 2019,  questo tratto di strada  si chiama “CORSO FRANCO GALIA”.

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Molti sono stati i commenti che ho letto su Facebook e sui altri giornali  locali sulla personalità di Franco Galia, giovane che ha lasciato all’intera comunità licatese un’eredità immensa di indiscutibile valore naturalistico.
Soddisfazione per la scelta di intitolare la strada a Franco Galia è stata espressa dal sindaco Giuseppe Galanti. Il suo commento:
La richiesta era stata invocata da più parti anche perché a Franco Galia va riconosciuto il merito di avere lasciato un’eredità culturale e storica importante perché impegnato nel difendere con tenacia il territorio dagli abusi della cementificazione abusiva e incontrollata, nel proteggere l’habitat naturale, nella conservazione della fauna stanziale emigratoria. Salvare uccelli feriti e tartarughe marine, principalmente la specie Caretta Caretta, è stato un impegno che Franco ha assunto con molta responsabilità.Ha agito anche a difesa del  territorio come, per esempio,  quello di Torre Salsa (Siculiana), preservandolo dalla realizzazione di un complesso turistico di notevole estensione e dimensione.  Nel 1989 Torre Salsa è stata assegnata in gestione al WWF per un’estensione di  otto ettari di terreno. E’ diventata un’0asi naturalistica. Grazie anche all’ interessamento di Franco Galia,  dal 2000  l’area è la Riserva Regionale Orientata della Regione Siciliana.
Proprio Franco Galia fu il primo direttore della Riserva e ha pubblicato numerosi studi scientifici sulla Riserva stessa e sul territorio siciliano.
Era, pertanto, giusto  che la Commissione toponomastica accogliesse la proposta di intitolare  una strada a Franco Galia a Licata per sensibilizzare i naturalisti a continuare la sua meritoria opera e per tramandare alle generazioni future tanta operosità. Auspico che, sull’esempio di Franco Galia, sempre più possano essere i nostri concittadini che, in vari settori, con il loro operato diano lustro alla nostra città
”.
L’Associazione “A TESTA ALTA”, nella proposta di intitolazione di una strada a Franco Galia, ha sottolineato  le innumerevoli iniziative promosse da Franco Galia e che hanno reso possibile la diffusione della cultura ambientale tra i giovani coinvolgendo le scuole di Licata e promuovendo un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, temi oggi di pressante attualità.
L’entusiasmo e la passione di Franco Galia, ancora oggi e a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, riescono a coinvolgere i licatesi a difendere e a proteggere l’ambiente naturalistico.

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A TESTA ALTA , in un post pubblicato nella propria pagina facebook, ha ringraziato il Sindaco Giuseppe Galanti, il Vice Sindaco Antonio Vincenti e gli Assessori comunali che hanno accolto e condiviso la proposta di intitolazione della strada a Franco Galia evidenziando l’altissimo valore simbolico, etico e civico. Il il nome di Franco Galia è fortemente legato a questi luoghi per averli studiati, valorizzati e difesi con tutte le sue forze.
Gino Galia, suo fratello, ha commentato: “ Finalmente una svolta per il grande Franco. Gli è stata intitolata quel tratto di strada che lui teneva tanto, la strada che porta all’osservatorio avifaunistico della foce del fiume Salso.
Grazie all’associazione A Testa Alta che ha creduto sempre nei suoi valori naturalistici,di legalità e di amore verso il prossimo”
.
La prof.ssa Antonella Cammilleri commenta: “  Il caro Franco, ogni tributo alla sua memoria è una lode all’onesta, alla lealtà, all’impegno profuso nel voler cambiare le cose, ma soprattutto alla bontà d’animo… A casa sua, in quella stanza su in terrazzo con le mura tappezzate con “i cartoni delle uova”, iniziò tutto. L’avvenura del WWF.
La battaglia di Franco Galia! Quella battaglia in cui è riuscito a coinvolgere le persone più diverse. Eravamo entusiasti , anche se non sapevamo dove ci avrebbe portato l’ennesima “idea balorda” di Franco Galia. Il mio ricordo di Franco è legato ad un periodo bellissimo, in quella classe di soli uomini, i miei compagni mi facevano sentire una privilegiata.
In quella classe in cui una sana competizione ci portava a fare sempre meglio, c’era lui che scherzosamente chiamavamo “il rosso”, il comunista che faceva catechesi. E nell’idea diffusa che un comunista dovesse essere per forza di cose un ateo, Franco era un riferimento fuori dalle riga. Ma lui era così: credeva in tutto quello che faceva! Era una persona seria, di quelle che ormai non le trovi neanche a cercarle con il lanternino. Un amico leale, sincero… che credeva nella sincerità degli altri.
Quella categoria di amici che sanno quando stai male anche se lo nascondi pure a te stessa! Penso spesso ai giorni trascorsi insieme: facevamo gruppo, io, Franco e Angelo Bonvissuto.
Anche Angelo è andato via troppo presto… chissà perchè le persone più buone, quelle che potrebbero dare amore al mondo, sono sottratte alla vita prematuramente. Non riusciremo mai a spiegarlo. Dobbiamo solo accettarlo! Da un paio di anni sono ritornata, da docente, nella scuola in cui ho studiato. quasi ogni anno ritrovo una classe in cui c’è solo una ragazza e puntualmente le racconto la mia “avventura”. Gli anni meravigliosi trascorsi al Geometra… il progetto di fine corso a casa “del custode”, il carissimo signor. Bonvissuto, nonchè papà di Angelo.
Ogni pomeriggio l’appuntamento era a casa di Angelo… non c’era AutoCad, si lavorava su “lenzuola” di carta, e non c’erano tavoli che bastassero a contenerli tutti. E si lavorava divertendoci, e lavorando maturavamo amicizie profonde, di quelle che ti accompagnano per la vita. Anche se la vita non è sempre dalla parte dei buoni!
Personalmente ricordo Franco Galia ospitato nella clinica Maddalena di Palermo dove lo andavo spesso a trovare durante la sua degenza.
Gli portavo tanti libri. Insieme gli facevamo tanta compagnia. Franco ed io parlavamo delle condizioni del fiume Salso, dei Cormorani, degli uccelli migratori, delle tartaruga Caretta caretta, della Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, a Siculiana, in provincia di Agrigento.

DELLA NATURA!
Mi diceva: “Grazie, Nella, sei molto affettuosa!”
Dimostrava di possedere piena fiducia nelle terapie. Sperava in una rapida guarigione. Non lo dimenticherò mai!
Giuseppe Patti  commenta: “Dopo 39 anni stamattina ho avuto il mio primo <contatto> con il nostro fiume Salso. Lo abbiamo disceso per circa 4 km fino alla foce, grazie alle escursioni organizzate dal WWF di Gino Galia e alla Pro Loco.
Il nostro fiume è <VIVO>  e solo da vicino puoi ammirare la fauna che lo popola.
Licata non ha mai avuto un rapporto vero con il suo fiume e queste escursioni sono un primo passo per un auspicabile innamoramento. Complimenti
!
Elisa Terrasi commenta: “I miei zii: una fonte d ispirazione grandissima e tanto onore da parte mia.Zio Franco vivrai sempre nei nostri cuori. Gino Galia grazie di portare avanti questa cosa perchè è speciale”.
 Gianluigi Pirrera commenta: “Giustissimo riconoscimento, alla memoria, per Franco”.
Anna Schirò: “ Sono contenta che è arrivato questo riconoscimento!
Massimiliano Scala:  “Io non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente  Fanco, (anche se mi pare che da ragazzo é stato alunno di mia mamma),ma ne ho sempre e solo sentito parlare benissimo e questo, nella nostra attuale società, non è così comune…”
Quilicata:  “Franco è sempre in mezzo a noi. Non poteva esserci modo migliore per ricordare Franco Galia, ambientalista, fondatore del WWF di Licata e dell’oasi di Torre Salsa, di cui è stato il primo direttore, di intitolargli una strada Licata”.
Il WWF commenta: “ Franco Galia è stato il primo e indimenticabile direttore della Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa  affidata da quasi 20 anni al WWF. Volontario e attivista del WWF di Licata, Franco Galia ha dedicato la sua vita alla causa ambientalista. Scomparso prematuramente, ha lasciato un vuoto difficile da colmare, impossibile nei cuori, irraggiungibile nei risultati ottenuti da direttore della riserva”.
Le città di Licata e di Siculiana, ricorrendo la data della sua scomparsa, dal 15 al 18 giugno 2017 hanno dedicato a Franco Galia quattro impegnate giornate.

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Giovedì, 15 giugno, è stata celebrata una santa messa di suffragio  nella chiesa Madre di Licata. A seguire nella villa Messico, la cui cura è affidata al WWF di Licata, guidato dal fratello Gino Galia, è stato deposto un cippo di pietra di Siculiana con una targa che ricorda l’ambientalista licatese.
Il 16 giugno, a Siculiana, si è tenuto un convegno dell’ordine degli architetti di Agrigento.Il convegno, dal titolo “Francesco Galia, Architetto, Pianificatore, Paesaggista, Conservatore” è stato patrocinato dall’Ordine degli Architetti e da altri Ordini e Collegi professionali dell’area tecnica. Hanno relazionato: il Prof. Domenico Costantino, docente  della facoltà di Architettura dell’Università di Palermo e relatore della tesi di Laurea di Franco, e la prof.ssa Valeria Scavone, urbanista.
Il 17 giugno, nel Centro Visite della riserva di Torre Salsa è stato attivo uno sportello filatelico temporaneo con annullo postale speciale.
Presenti gli amici di Franco che hanno ricordato la responsabile figura di ambientalista e l’impegno in difesa delle tartarughe marine e della Riserva di Torre Salsa.  Quindi la passeggiata all’Oasi WWF percorrendo il sentiero “Franco Galia”.
Il 18 giugno, nella riserva orientata di Torre Salsa ha avuto luogo la festa della mietitura, organizzata proprio da Franco Galia tanti anni fa e riproposta ora per  ricordarlo.

CHI ERA FRANCO GALIA ?

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Franco Galia nasce a Licata, in provincia di Agrigento, il 4 ottobre 1965 da Vincenzo e da Vincenza Montana. Quattro sono i suoi fratelli maggiori: Giuseppe, Giovanna, Concetta e Gino.
Frequenta la scuola elementare “Angelo Parla” e la Scuola Media Statale  “Salvatore Quasimodo” a Licata. Nel 1979 si iscrive all’Istituto Tecnico per Geometri.
Sin da ragazzo aiuta il padre nel lavoro dei campi. Dal padre eredita l’amore per le piante e per la terra.
Di idee politiche comuniste, ma profondamente cattolico, frequenta la chiesa San Paolo partecipando attivamente alle attività della parrocchia.
Diventa responsabile del gruppo ACR (Azione Cattolica Ragazzi).
Nel 1984 consegue il diploma di maturità e si iscrive alla facoltà di Architettura dell’Università di Palermo dove si laurea.

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La proclamazione della laurea

Nell’estate dello stesso anno, assieme ad alcuni amici, costituisce un “gruppo attivo WWF” e inizia il suo percorso in difesa dell’ambiente, che diventa presto la sua ragione di vita e per la quale, non di rado, sacrifica anche gli studi e gli impegni familiari.
Nell’estate del 1987 organizza la prima edizione di “Natura in Festa”, una manifestazione con giochi e musica per sensibilizzare le persone verso le tematiche ambientali.
L’iniziativa sarà ripetuta per i quattro anni successivi.
Nel novembre 1987, a coronamento di tutta l’attività svolta, la Delegazione WWF Sicilia promuove il gruppo attivo a sezione e viene nominato Responsabile della Sezione WWF di Licata.
Si occupa della difesa del territorio, della cementificazione dei fiumi siciliani, dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e speciali, del recupero della fauna selvatica ferita, della tutela delle tartarughe marine etc.
Promuove l’indagine floristica nell’area archeologica di monte Petrulla e dintorni in territorio di Licata, i progetti: “Le domeniche ecologiche”,
“I naturalisti siciliani” e “L’itinerario naturalistico della Sicilia”.
Alla fine degli anni ottanta decide di dare un freno al dilagante abusivismo edilizio costiero e intraprende delle azioni legali contro chi tenta di costruire illegalmente lungo la costa licatese, Resterà amareggiato per il cattivo funzionamento della giustizia.
Nello stesso periodo é in prima linea nella battaglia per impedire che a Torre Salsa (Siculiana, AG) venga costruito un comprensorio turistico per seimila posti letto e fa in modo che il WWF Italia acquisti nel 1989 otto ettari di terreno.
Da agosto a ottobre 1988 lavora presso la filiale di Milano delle Poste Italiane come portalettere.
Dal 1989 al 2001 ricopre la carica di responsabile dell’oasi WWF di Siculiana.
Per un disguido, non gli viene accettata la richiesta d’obiezione di coscienza al servizio militare che svolge in Marina dal marzo 1990 al marzo 1991, per i primi tre mesi a Taranto e successivamente imbarcato sulla Nave Alcione, con base ad Augusta (SR), con il grado di sottocapo radarista.
Nel mese di agosto del 1992 incontra a Licata Domenica Zagrì che sposerà a Bagheria nel 1998.
Dal 1993, e negli anni seguenti sino al 2007, organizza nell’oasi WWF di Siculiana un campo naturalistico di volontariato al quale partecipano numerosi giovani provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
Nel dicembre 1994 viene nominato componente del Consiglio Provinciale Scientifico delle Riserve e del Patrimonio Naturale della Provincia Regionale di Agrigento, carica che gli viene confermata nel settembre 2000.
Dal 1994 al 1995 cura il notiziario regionale del WWF Sicilia.
Ė responsabile degli obiettori di coscienza presso l’Oasi WWF di Torre Salsa e la Sezione WWF di Licata.
Nei mesi di luglio 1996/97/98/99 partecipa al progetto del Comune di Palermo “Tempo d’estate” guidando scolaresche nelle aree naturali della Provincia di Palermo.
Nell’agosto 1998 viene eletto componente del Consiglio del WWF Sicilia.
Si laurea in Architettura col prof. Domenico Costantino, docente di gestione del territorio, il 27 luglio 1999, con una tesi sul “Piano di sistemazione della Riserva naturale orientata di Torre Salsa” che, grazie soprattutto al suo impegno, viene istituita nel giugno 2000 su 760 ettari.
Da febbraio a luglio 2000 è impegnato presso la “Casa Amica” di Agrigento e la “Casa del Sorriso” di Caltanissetta come tecnico esperto nel progetto ICARO per il recupero della devianza minorile attraverso laboratori di educazione ambientale.
E’ socio fondatore della Sezione di Licata dell’Archeoclub d’Italia.
Diventa socio della Società Siciliana di Scienze Naturali.
Nel settembre 2000 ricopre l’incarico di responsabile tecnico nell’ “European Heritage Campuses 2000” che si svolge nella Riserva naturale di Torre Salsa.
Il 2 agosto 2001 viene nominato direttore della riserva. Diventa socio dell’Associazione Italiana Direttori Aree Protette.
Nei primi mesi del 2002 realizza un osservatorio avifaunistico alla foce del fiume Salso (Imera Meridionale) gestito dal WWF tramite convenzione con il Comune di Licata.
Si iscrive all’albo professionale dell’Ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Agrigento.
Nel mese di giugno 2002 nasce il figlio Vincenzo.
Da ottobre a dicembre 2002 è docente di tirocinio in un corso di formazione professionale per il conseguimento della qualifica di “Operatore del Paesaggio”.
Cura la pubblicazione “Guida alla flora della riserva naturale di Torre Salsa” scritta dal prof. Carmelo Federico.
Da gennaio a marzo 2003 è impegnato in qualità di docente esperto esterno presso la Scuola Media Statale “Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro (AG) in un progetto per la prevenzione della dispersione scolastica dove sviluppa il tema della raccolta differenziata dei rifiuti.
Da febbraio a marzo 2004 è impegnato in qualità di docente esperto esterno presso l’Istituto d’istruzione superiore “E. Fermi” di Licata nel progetto “Le dimore liberty a Licata. Il recupero della memoria”. Sempre nello stesso istituto, da giugno 2004 a novembre 2004, è impegnato nel progetto “Tutela dell’ambiente”.
Nell’agosto del 2005, subito dopo la prematura scomparsa del fratello maggiore, scopre la sua terribile malattia. Nonostante ciò, continua il suo impegno di sempre e a fare progetti per il futuro tra cui la specializzazione in Bioarchitettura e la candidatura alle elezioni 2008 per il rinnovo del consiglio comunale di Licata.
Si spegne il 15 giugno 2007, all’età di 41 anni.
Riposa a Licata, nel cimitero dei Cappuccini, accanto a suo padre e a suo fratello Giuseppe.
Gli amici e la comunità licatese ricorderanno per sempre Franco Galia leggendo le sue testamentarie parole: “Riposerò sotto il gelso della vita, il gelso di mio padre e del padre di mio padre. Ritornerò alla terra che mi ha generato, sarò contento di aver finalmente completato questo mio viaggio. Sarò al sicuro sotto la sua ombra e nutrirò le sue radici. E anche dopo questa vita potrò seguire le rotte dell’aquila, smarrirmi nel pensiero, volteggiare tranquillo. Quella sarà la mia eterna casa” (Franco Galia).

La  villetta di via Messico è una zona attrezzata a verde che, nel 2016, la delegazione WWF di Licata ha preso in affidamento.
La villetta era abbandonata e priva di piante a causa del Punteruolo rosso che ha distrutto tutte le palme.
Nello stesso anno 2016 è iniziata la bonifica e la piantumazione delle piante, in collaborazione con le scolaresche di Licata.
Nel 2017 è stata posta questa targa per il decennale della sua morte.

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Lo stesso anno il WWF Sicilia, Area Mediterranea, avanzò la proposta di intitolazione della villetta, intitolazione che ancora oggi si aspetta per ricordare questo grande ambientalista che negli anni si é distinto.

La villa comunale di Via Messico, traversa di Via Campobello, finalmente si chiama ” VILLA FRANCO GALIA”.
Il comune di Licata, accogliendo la richiesta dei familiari e dei tantissimi amici di Franco, ha deciso di intitolare l’area verde al pioniere dell’ambientalismo licatese.
La cerimonia inaugurale è avvenuta il 15 Luglio 2022.

 

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