Jun 1, 2021 - Senza categoria    Comments Off on LE PIANTE DI BAUHINIA VARIEGATA ADORNANO IL GIARDINETTO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEI SETTE DOLORI A LICATA

LE PIANTE DI BAUHINIA VARIEGATA ADORNANO IL GIARDINETTO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEI SETTE DOLORI A LICATA

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Davanti alla chiesetta di “Maria SS.ma Dei Sette Dolori”, meglio conosciuta come la chiesa di “Sette Spade”, a Licata, si possono ammirare
4 bellissime piante di “Bauhinia variagata” che, in questo mese di maggio 2021, mostrano una delle più lunghe, eccezionali e spettacolari fioriture. Abbelliscono anche il giardinetto e la piazzetta di San Pio dove è collocato il monumento a San Pio da Pietralcina.

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https://youtu.be/ziXBC_2Js1o

 

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Un po’ di storia sulla chiesetta!
la chiesetta di Sette Spade fu costruita a Licata nel 1844 dal maestro Vincenzo Cibella, incaricato dalla confraternita degli Argillai per svolgere le attività liturgiche.
Fu costruita in periferia, in aperta campagna, posta al centro della confluenza fra la via Palma e la via Campobello, perché queste strade conducono nei paesi vicini di Palma di Montechiaro e di Campobello di  Licata.
La chiesetta misura 23 metri di lunghezza e 8,50 metri di larghezza.
Davanti all’ingresso fu realizzato un giardinetto, circondato da aiuole, e protetto da una bassa ringhiera lavorata in ferro battuto favorendo la visibilità dei veicoli in transito lungo le due arterie stradali della città molto trafficate.
La navata unica della chiesetta non presenta decorazioni particolari.  Ospita la statua lignea dell’Ecce Homo, il busto del Cristo dolente, posto su un piedistallo di legno e collocato in una nicchia chiusa da una lamina di vetro, e la statua di Santa Caterina d’Alessandria, una scultura in legno dipinto.
La veste della Santa martire è azzurra, il velo giallo, il manto rosso con risvolto giallo, la corona e la palma del martirio in argento.
La statua di Santa Caterina d’Alessandria, su richiesta del governatore della confraternita di Maria SS.ma della Carità, il prof. Francesco
La Perna, è stata trasferita e custodita nell’omonima chiesa della Carità.

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 Nel prospetto spicca  il campanile con le tre campane, quella centrale è più grande, quelle due laterali sono più piccole.

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Non ricordo il suono di queste campane perrchè la chiesetta è chiusa al culto da tanti anni. So che nel 1939 in questa chiesetta si sono uniti in matrimonio i miei suoceri, il signor Salvatore De Caro, pittore,  e la signora Dorotea Lauria.
A causa della notevole espansione urbanistica della città di Licata, soprattutto con il lavoro dei tanti emigrati all’estero, principalmente in Germania, che hanno realizzato le loro case abitative per la famiglia, viste le piccole dimensioni della chiesetta e notato il numero crescente dei fedeli parrocchiani, è stato necessario edificare una chiesa.
Nel 1989, con lo stesso nome, a pochi metri di distanza dalla chiesetta, in Corso Filippo Re Capriata, è stata costruita una nuova chiesa molto più capente e più accogliente.
Gli alberi di Bauhinia variegata, che abbelliscono la chiesetta di “Sette Spade”,  in questo periodo sono “tutti in fiore”, ricoperti di una moltitudine di racemi di grandi fiori dal colore rosa e che fanno ben meritare alla specie l’appellativo attribuito dagli americani di “albero delle orchidee” per la bellezza dei fiori molto simili a quelli delle orchidee e molto profumati.

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 Il genere “Bauhinia” comprende circa 300 specie di piante erbacee o a portamento arboreo tra le quali ricordiamo:
La “Bauhinia grandiflora”, una pianta originaria dell’Argentina e dell’Uruguay che produce fioriture spettacolari per tutta l’estate.
La “Bauhinia purpurea”, una pianta originaria dell’Asia e diffusa soprattutto in India e in Cina. Produce fiori vistosi, rosa, profumati, con cinque petali.
La “Bauhinia corniculata,” una specie che teme il freddo e necessita di una posizione soleggiata e alla luce diretta del sole per molte ore del giorno.
La “Bauhinia tomentosa”, una specie originaria di Ceylon con foglie ovali bilobate. Produce bellissimi fiori gialli campanulati con corolla composta da 5 petali tomentosi e vellutati al tatto. I fiori durano solo un giorno e al tramonto del sole virano al colore rosa malva.
La “Bauhinia alpinii”, una specie originaria dell’Africa meridionale. Ha dimensioni più contenute e portamento arbustivo. I fiori, grandi, vistosi e di colore rosso vivo, sono una fonte di attrazione per le farfalle.
La “Bauhinia inermis”, una pianta che produce grandi infiorescenze a spighe composte da fiori di colore bianco. Questa specie è originaria del Messico.
La “Bauhinia blakeana” è rappresentata, in forma stilizzata, come emblema floreale della bandiera di Hong Kong in quanto la pianta è stata scoperta per la prima volta ad Hong Kong nel 1880.
L’areale di origine della specie di Bauhinia comprende la Cina meridionale, il Myanmar, la Thailandia settentrionale, e il Vietnam settentrionale.
È stata introdotta, e si è naturalizzata, in molti paesi tropicali dell’America, dell’Africa e dell’Asia e, allo stato spontaneo, nei boschi e nelle foreste fino a circa 1000 metri di altitudine. In Europa e in Italia le piante del genere Bauhinia sono coltivate soprattutto come piante ornamentali nei parchi pubblici, nei giardini privati e nei vasi in tutti i paesi caratterizzati da un clima invernale mite.
La pianta di “Bauhinia variegata” è un piccolo, ma robusto albero originario dalla Cina  appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

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Questa specie è coltivata non solo a scopo ornamentale, ma anche a scopo medicinale.
La sua parte ipogea è una radice fascicolata abbastanza robusta e profonda.
La parte aerea è formata da un corto tronco, alto 3 – 4 metri, semilegnoso, rivestito di una sottile corteccia grigio verdastra che sorregge una grande chioma globosa.

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 La chioma è composta dai lunghi rami allargati e dalle foglie che compaiono subito dopo i fiori.

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Le foglie, picciolate, composte, di colore verde intenso, cuoriformi, sono leggermente settate all’estremità e divise in due lobi con punte largamente arrotondate e con nervature evidenti. Per la forma settata della foglia, che si divide in due lobi come le ali di una farfalla, è chiamata “albero delle farfalle “.

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Per la particolare forma delle foglie la Bauhinia è chiamata “Zampa di cammello o di bue” . Alla particolare simmetria dei due lobi fogliari si deve la nomenclatura del genere “Bauhinia” che Linneo dedicò ai fratelli  gemelli Bauhin, botanici e naturalisti svizzeri.
I fiori, raccolti in infiorescenze a grappolo, che spuntano sulle estremità apicali dei rami o tra le ascelle fogliari, sono lievemente profumati, grandi, composti da 5 petali di colore rosato con variegature rossastre e con fasci di stami sporgenti e ricurvi verso l’alto.

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La fioritura inizia dalla fine della primavera e si protrae fino a giugno-luglio. Alla fioritura, dopo l’impollinazione entomofila, segue la produzione dei frutti, lunghi baccelli deiscenti, di colore marrone, che pendono in gran numero dalla chioma.
Contengono da 10 a 15 semi, che sono dei dischi piatti, di forma lenticolare, rivestiti di un tegumento duro di colore marrone scuro alloggiati in cavità interne del baccello separate tra loro da setti legnosi. La facile germinabilità ne garantisce la moltiplicazione.

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In questa fase vegetativa la specie perde parte della sua bellezza per i fiori che appassiscono e per le foglie che seccano, si staccano e cadono volando malinconicamente.

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In primavera, prima del risveglio vegetativo, la Bauhinia può essere propagata anche per via agamica mediante talea semilegnosa.
La pianta di Bauhinia variegata, pur essendo originaria delle regioni tropicali e sub tropicali, si è bene adattata all’ambiente mediterraneo vegetando bene nelle aree dove non si verificano inverni rigidi. Può sopportare temperature fino a 5°C a discapito della sua fioritura.
Gradisce essere posta su un qualunque tipo di terreno, anche se predilige quello alcalino, sciolto, ricco di sostanza organica e, soprattutto, ben drenato. Non tollera la salsedine.
Ama il caldo, l’esposizione in luoghi soleggiati e riparati dal vento.
Coltivata all’aperto, gradisce le zone in cui il clima invernale è mite, mentre nelle zone a clima freddo deve essere coltivata in vaso per essere spostata in un ambiente interno quando le temperature iniziano a scendere sensibilmente.
E’ una pianta che non cresce molto, ma fornisce una bella ombra. Per quanto riguarda le annaffiature, si accontenta delle acque piovane.
Nei periodi di prolungata siccità e in estate è opportuno irrigare il terreno ogni 15 giorni, soprattutto se è completamente asciutto e arido.
La pianta giovane o quella allevata in vaso necessita di abbondanti apporti idrici per tutto il periodo primaverile e estivo.
Per stimolare un’abbondante fioritura, la pianta deve essere regolarmente concimata per tutto il periodo vegetativo con un concime composto da azoto fosforo, potassio e una buona percentuale di microelementi utili allo sviluppo armonioso della pianta.
La potatura serve a contenere la crescita della pianta e a mantenere una forma armoniosa della chioma per ottenere fioriture abbondanti ed eleganti.

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Dopo la fioritura, alla fine dell’inverno si devono accorciare i rami più lunghi, togliere quelli secchi o danneggiati utilizzando delle cesoie ben affilate, pulite e disinfettate per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Infatti, la Bauhinia è una pianta sensibile agli attacchi degli afidi, che generalmente si annidano alla base dei fiori e tra le ascelle delle foglie, ma non teme l’attacco delle cocciniglie o di altri parassiti animali.
E’ sensibile al marciume delle radici causato dagli apporti idrici troppo abbondanti.
E’ molto resistente alle malattie fungine o crittogame.

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La corteccia e le radici della Bauhinia variegata trovano ampia applicazione in erboristeria.
La corteccia è utilizzata dalla medicina tradizionale per il controllo del diabete, per la cura delle emorroidi, dei tumori, delle infiammazioni delle vie aeree superiori, delle infestazioni da vermi.
Gli estratti delle radici  sono rimedi naturali contro il bruciore di stomaco, la diarrea e i gonfiori addominali.
Una curiosità: nella cucina indiana sia i boccioli dei fiori, sia le foglie sono usati come insalate.
Dai semi si ottengono gli oli.

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